Raccolta differenziata porta a porta: una scelta di buonsenso e civiltà
di Maurizio Pallante - 28/05/2008
Schierarsi contro la raccolta differenziata porta a porta, l’unico metodo che ad oggi ci permette, con estrema flessibilità di raggiungere percentuali dal 65% al 90% a seconda dei contesti e quindi avviare la nostra società verso l’obiettivo piu’ innovativo, cioè Rifiuti Zero e che stimola i cittadini a ridurre i rifiuti stessi, è irresponsabile. Tra l’altro il metodo porta a porta una volta esteso e stabilizzato puo’ avviare la tariffa puntuale. Cioè “piu’ ricicli meno paghi”.
Nella città di Reggio Emilia, Forza Italia, An, Udc aiutati da una parte degli ex DS confluiti nel PD hanno deciso di boicottare questa raccolta e portare la città ad un referendum consultivo. Tra l’altro non vincolante dal punto di vista legale. Dare la parola ai cittadini è comunque importante, quindi il Movimento Decrescita Felice si impegnerà durante la campagna referendaria nell’appoggiare la scelta
dell’amministrazione, condivisa anche da una parte dell’opposizione di puntare al 70% di raccolta differenziata con questo metodo innovativo e flessibile. Spiegheremo ai cittadini reggiani in una serie d’iniziative, la bontà della raccolta differenziata porta a porta, che non è nè di sinistra, destra o centro ma semplicemente un provvedimento tecnico di buonsenso a tutela delle generazioni future e che permetterebbe ad una realtà come Reggio di aprire la porta a tecnologie innovative, non energivore ed economiche, come il Trattamento Meccanico Biologico senza combustione.
Una riflessione finale. An, Forza Italia ed Udc e quella parte di PD che hanno promosso un referendum contro la raccolta differenziata porta a porta di stampo consultivo (non vincolante), non si pongono un problema di coerenza di fronte ai referendum abrogativi nazionali (quindi vincolanti) traditi su Nucleare, Legge Elettorale, Finanziamento Pubblico ai Partiti, Abolizione di Ministeri?