L'incubo Berlusconi è tutto ciò che vorreste essere e non siete
di Marcello Veneziani - 18/11/2008
Signori e signorini progressisti che vi alzate ogni mattina denunciando l’esistenza di Berlusconi, che di per sé è un reato; E vi coricate ogni sera denunciando l’insistenza di Berlusconi voler vivere ad ogni costo, che lo rende scandalosamente recidivo, state a sentire: Berlusconi l’avete inventato voi. È figlio vostro per le ragioni che ora vi esporrò. Lo dico mentre esce l’ennesimo libro contro di lui dell’ottimo Massimo Giannini, "Lo Statista. Il Ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo" (Baldini & Castoldi Dalai). Un libro esagerato già nel titolo perché parla di un ventennio che non c’è; mai vista una critica preventiva su un ventennio che non è ancora terminato. E un libro prevenuto anche in senso cronologico. Ma è esagerato soprattutto nel riprendere il più becero repertorio di demonizzazione, pur nobilitato in forma di analisi dal notista politico de la Repubblica: Berlusconi fascista, populista, perfino totalitario. Ma se c’è la libertà di pubblicare questi libri, a volte editi dallo stesso Berlusconi, se nessuno viene represso e perseguitato, se è possibile votare liberamente e democraticamente e vedere il Cavaliere alternarsi a D’Alema e Prodi, se siamo liberi di vivere pensare scrivere come crediamo, è ridicolo parlare di totalitarismo ed è offensivo per chi ha realmente patito sotto regimi totalitari.
Il disprezzo per l’Italia reale
In realtà Berlusconi lo avete inventato voi. È figlio della demonizzazione che lo accompagna da quando è sceso in campo. È figlio della vostra denigrazione permanente, dell’irrisione di tutto ciò che fa, che dice, che indossa, che pensa. È figlio della vostra intolleranza verso l’unico Padrone contro cui vi siete scagliati negli ultimi decenni, magari con il plauso degli altri padroni. È figlio del malgoverno dei vostri governi, della vacuità dei vostri leader, dell’arroganza culturale delle vostre caste, intellettuali, giudiziarie, mediatiche. E figlio di tutto ciò che gli attribuite: per Giannini ad esempio è colpa di Berlusconi se in Italia riappaiono squadristi, Licio Gelli, più razzismi vari. Era colpa di Prodi se c’erano spacciatori clandestini, pedofili e si rivedevano i terroristi rossi?
Persino la tv berlusconiana, sbarazzina e un po’ idiota, nacque per contrappasso alla vostra informazione cupa e ideologica. Poi spuntarono gli emissari del berlusconismo politico, gli zelanti servitori di lui, come una reazione allergica ai vostri funzionari, servi e agenti che pervadevano l’informazione e lo spettacolo. La gente non ne poteva più del vostro manicheismo, del vostro razzismo etico, del vostro disprezzo per l’Italia reale e popolare. E dopo dieci Santoro vuole un Fede. Berlusconi è figlio del vostro settarismo elitario, del vostro antifascismo intollerante a fascismo sepolto, un antifascismo come mestiere e come religione. E gli italiani che di religione ne hanno già una antica e radicata, non vogliono sentir parlare di un’altra religione politica, per giunta, senza Dio e senza pietà per i non credenti. Basta e avanza quella che hanno e preferiscono osservare o trasgredire quella. Berlusconi al potere lo avete portato voi, con i vostri governicchi, la vostra incapacità, il vostro scarso senso della vita e degli interessi generali. Siate stati i suoi sponsor e agenti pubblicitari. Lo avete innaffiato voi, col vostro fiele e la vostra monnezza. Lo avete messo in croce come Chisachi, ignorando che in un paese di matrice cattolica un martirio paga sempre. E gli allungate la vita ogni volta che da iettatori gridate veri e presunti problemi di salute. Avete costruito voi a rovescio il mito dell’uomo della Provvidenza, il Decisionista, l’Ubiquo e Onnipotente. Offrendo agli italiani a basso prezzo il prototipo di un dio in terra, lo zar di tutte le reti, visibili e invisibili, padrone del cielo (l’etere nell’emittenza) e della terra, signore dei consumi e dei sogni nazionali. E ora di che vi lamentate? Totalitario Berlusconi è nei vostri deliri, perché lo vedete dappertutto. Lo avete poi maledetto perché era un importatore del Nuovo o della seconda repubblica; istigandolo così al doroteismo, al riciclaggio dei detriti anche brillanti del socialismo e della dc. Lo avete costruito voi come un puzzle, giorno dopo giorno. E gli avete soffiato voi, col vostro fiato, l’anima che ora volete dannare. Lo avete poi accusato di liberismo e di far west, e ora lo condannate perché interviene nell’economia e sulle banche.
Populismo facile e telepromozioni
Se esiste davvero quel che voi chiamate berlusconismo, voi ne siete i figli naturali. Avete assimilato il populismo facile, la telepromozione; il veltronismo è un berlusconismo minore oltre che minoritario, tutto immagine, america e fiction; ma anche il dipietrismo è la sua versione rozza e terrona: l’antipolitica, il linguaggio diretto e impulsivo, il decisionismo, in versione agropastorale.
Allora vi consiglierei nel ventennale della caduta del Muro di Berlino che fu poi la caduta del Pci, di scrivere a rovescio la storia del berlusconismo, come la storia della sinistra che si guardò allo specchio e fuggì atterrita. Il berlusconismo come il rovescio speculare dell’ideologia sinistrese, il frutto delle sue incubazioni e dei suoi incubi. Scrivete la storia del fantasma berlusconiano che nasce dalla vostra mente bacata, e descrivete in lui il triplice aborto della sinistra italiana: il fascismo, il populismo e il totalitarismo. Ecco un libro necessario da scrivere e soprattutto da capire: una sinistra così si merita Berlusconi esattamente come lo descrive. Se il berlusconismo è l’effetto collaterale del sinistrismo, Berlusconi è tutto ciò che vorreste essere e non siete.