Per non soffocare nella plastica
di Alessandra Profilio - 04/09/2009
L’uso ed abuso di buste di plastica comporta danni gravissimi all’ambiente ed alla nostra stessa salute. Il 12 settembre, per iniziativa della MCS (Marine Conservation Society), si celebrerà la prima giornata internazionale senza sacchetto di plastica.
Il 12 settembre si celebrerà la prima giornata internazionale senza sacchetto di plastica
Sono dappertutto: nelle case, per le strade, sulle spiagge, nei nostri mari. Le utilizziamo distrattamente, senza alcuna moderazione, eppure i danni che causano all’ambiente sono gravissimi. Stiamo parlando delle buste di plastica e del loro uso ed abuso.
Proprio per tentare di sradicare questa abitudine, il prossimo 12 settembre 2009 per iniziativa di MCS (The Marine Conservation Society), società inglese non profit dedicata alla conservazione dell'ecosistema marino, si celebrerà la prima giornata internazionale senza sacchetto in plastica: una giornata in cui tutti noi saremo invitati a non accettare o usare sacchetti in plastica e a servirci, per trasportare i nostri acquisti, di borse riutilizzabili.
Sue Kinsey, Capo progetto del programma inquinamento di MCS ha dichiarato: “Speriamo che questa fantastica iniziativa funga da stimolo per coloro che ancora non riescono a fare a meno dei sacchetti. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti perché la giornata si trasformi in un successo. Dobbiamo poter dimostrare che è possibile con la prevenzione eliminare facilmente una fonte di inquinamento da plastica che è la piaga di tutti i paesaggi e una reale minaccia per la fauna marina. Anche in Canada e alle Hawaii alcuni gruppi e associazioni prenderanno parte all'evento per farne una vera giornata internazionale!”
il 19 e il 20 settembre, è in programma l'annuale weekend di pulizia costiera organizzato da MCS : The Beachwatch Big Weekend
Anche in Italia si cerca di sensibilizzare i cittadini attraverso la campagna Porta la Sporta promossa dall’Associazione dei comuni virtuosi.
Qualche mese fa, per saperne di più, abbiamo intervistato Silvia Ricci, referente della campagna e membro dell’Associazione dei Comuni Virtuosi.
“Il primo obiettivo della campagna è quello di concorrere nel frenare l'immissione di plastica nell'ambiente partendo dall'oggetto in plastica più invasivo al mondo, il sacchetto”, ha dichiarato Silvia Ricci, “la plastica si sta accumulando nell'ambiente e nei mari arrivando ad inquinare anche minuscole isole disabitate dell'Oceano Pacifico. Per non parlare, poi, dei danni causati dai contaminanti chimici contenuti nella plastica che sono entrati, risalendo la catena alimentare, nel nostro DNA, con gravi ripercussioni sulla nostra salute, quali l'insorgenza di tumori, danni a fegato e reni, disfunzioni del sistema riproduttivo e alterazioni del sistema immunitario e ormonale.”
La plastica si sta accumulando nell'ambiente e nei mari
Eppure frenare l’immissione di plastica nell’ambiente e limitare le disastrose conseguenze che questa determina non è impossibile: basta prendere coscienza dell’entità del problema, liberarci dai nostri automatismi e ricorrere alle borse riutilizzabili.
Perché non provarci? Qualcuno, del resto, ha già deciso di farlo. È il caso, ad esempio, della città di Torino, all’interno della quale, dal 2010 saranno bandite le buste inquinanti. Negozi e supermercati saranno obbligati ad usare sacchetti bio mentre le famiglie riceveranno in omaggio una borsa in cotone.