Dal Consiglio d'Europa durissime accuse contro case farmaceutiche e Oms.
di Angelo Angeli - 17/01/2010
Fonte: ilsalvagente
L'influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, era una "falsa pandemia" orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino.
Non si tratta dell'accusa di un medico controcorrente, ma di una precisa denuncia arrivata da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.
Del resto - come spiega Ettore Livini sulla Repubblica in edicola oggi - le multinazionali del farmaco in 6 mesi hanno visto lievitare i loro profitti in borsa di 60 miliardi di euro.
In dettaglio la Roche ha incassato 2,6 miliarid di euro, decuplicando i suoi ricavi, per l'antivirale Tamiflu.
La Baxter avrà un profitto di 750 milioni di euro grazie al virus contro l'H1N1,
Più ricco il bottino della Novartis, che grazie alle notizie sulla pandemia porterà nei suoi bilanci un miliardo di euro più del previsto.
Mentre la GlaxoSmithKline, che si è indignata per le accuse del Consiglio d'Europa, definendole infondate, ha ottenuto dai vaccini un guadagno extra di 3 miliardi di euro.
Big Pharma ha orientato anche l'Oms
Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e di averle spinte a dichiarare la pandemia.
Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i loro bilanci sanitari, spendendo milioni nell'acquisto di vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.
Ci sarà un'inchiesta del Consiglio d'Europa
Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà un dibattito a fine mese.
La denuncia, riportata con grande evidenza dal Daily Mail (e in Italia dall'Agenzia Italia), arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all'apice della crisi.
Il Daily Mail ricorda che, in Gran Bretagna il ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde e un sito web per dare consigli, sospeso la regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto a entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la popolazione a caccia dei farmaci.
"Uno dei più grandi scandali sanitari"
Secondo Wodarg, il caso dell'influenza suina è stato "uno dei piu' grandi scandali sanitari" del secolo.
Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell'Oms e di altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto l'organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.
Una rete di complicità interessate
"Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati".
La Glaxo definisce le accuse infondate
Wodarg non fa alcun nome esplicito di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il Daily Mail aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del governo britannico sull'influenza suina, fa parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline.
L'azienda farmaceutia, che produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle accuse, definendole "sbagliate e infondate".
Ma anche l'Italia fa parte dei novero dei paesi che non sanno più che farsene di milioni di dosi di vaccino (accolte, oltretutto, con diffidenza da chi avrebbe dovuto correre a vaccinarsi come i medici).
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