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Il conflitto di interessi fatto sistema in UE

di Nicoletta Forcheri - 09/07/2010

Fonte: mercatoliberotestimonianze.blogspot


Approfitto della pubblicazione di un commento di Paolo Barrai sulla ING e il conto arancio, per ricordare a tutti che la ING Groep NV è presieduta da un bilderberger, Jan Hommen, che all'ultima riunione in Spagna sedeva accanto alla ex commissaria europea alla Concorrenza (fino a novembre 2009), Neelie Kroes (http://www.ecplanet.com/node/1534): oltre alla discussione in agenda sul raffreddamento planetario - sic - volete che tra i partecipanti di quel cenacolo super segreto - prima delle rivelazioni del giornalista Estulin - non si formi una sorta di legame del sangue e omertà, che li porterà a coprirsi vicendevolmente in tutte le istanze politiche e commerciali del pianeta? 

Per apprezzare fino a che punto la Commissione europea è l'allegoria del "conflitto di interessi" fatto sistema/istituzione, basti considerare che l'ex commissaria alla Concorrenza e attuale vice commissaria della digitalizzazione della società, fu ministro olandese dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, nelle cui funzioni privatizzò la posta olandese, ciò che le valse il nomignolo di Nickel Neelie, in assonanza con l'espressione "Iron lady" per la Thatcher. 

A maggior riprova della mancanza di considerazione per i colori politici di questi  "vili affaristi",  la donna politica liberale ha sposato un politico socialista - libera lei - ma ciò che più sciocca in questa  UE che si proclama campionessa della democrazia del mondo, è che i cittadini europei per quanto votino i socialisti, i liberali o i democristiani al PE,  si ritrovano governati da  ignoti commissari nominati secondo procedure "tecniche" per lo meno "irrituali", se non occulte.

Per descrivere l'enorme conflitto di interessi della Commissione europea, dicevo, sappiate che la Kroes è stata fino al 2004 amministratrice e presidente di  ben 43 grosse società - tra cui VOLVO, PriceWaterhouseCoopers BV - e di ben 12 associazioni/lobby internazionali, al punto che dovette fare una dichiarazione di interessi e che, duramente criticata dal Parlamento europeo per "conflitto di interessi" quando fu nominata alla Concorrenza con Barroso I (2004), fu inventato per lei il sotterfugio che avrebbe soprasseduto per i casi in cui avesse avuto degli interessi...

Ma i suoi interessi coprono decine di pagine, se è vero che solamente alcuni, quelli degli ultimi dieci anni fino al 2004, quelli che figurano nella sua dichiarazione di interessi, che dovette fare per la carica di commissario e non aggiornata da allora, occupano ben nove pagine (Dichiarazione di interessi, 2004), tra cui:

. l'aviazione olandese (Dutch Aviation Platform (NLO) e KLM Assurances),

. l'acqua (Bezinningropep Water: lobby su questioni di gestione dell'acqua, Overlegorgaan Waterbeheer en Nordzee angelegenheden),

. la psichiatria (TSB: ospedale psichiatrico che ha presieduto in Portogallo),

. varie società private di investimento (NSK, BV),

. varie lobby internazionali (di cui Foundation International Human Resources Development VNO),

. l'edilizia (società edilizie e immobiliari),

. interessi farmaceutici (Wolrd Cancer Research Fund Netherlands),

. interessi assicurativi (MCM),

. interessi bancari (NIB Capital),

. servizi ambientali,

. trasporti  navali internationali (Port Support international BV),

. trasporti ferroviari (Thales Netherlands Groep BN  e Nederlands Sporwegen NV),

. trading di metalli,

. tecnologia (Lucent Technologies),

senza contare la Volvo

. comunicazioni (New Skies Satellites NN) ecc ecc (Dichiaraizone di interessi).

Pensate che durante i suoi mandati alla Commissione lei non abbia lavorato per i suoi vecchi e attuali interessi, sopra? Pensate che durante le sue cariche precedenti di ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni lei non abbia lavorato per i suoi interessi sopra nei trasporti e nelle telecomunicazioni, privatizzando per i suoi interessi e di coloro che l'hanno piazzata alla carica di commissario?

Ricordo che al Bilderberg non manca mai Etienne Davignon, ex vicepresidente della Commissione europea e presidente onorario del Bilderberg, e che rappresenta gli interessi della Société Générale e di Suez, la cui fusione immonda con Gaz de France è stata promossa proprio dalla sua compagna di merenda al Bilderberg Neelie Kroes, deputata nel periodo 2004-2009 a "controllare" e fermare gli screzi alla concorrenza quando fu accettata, senza battere ciglio, la maggiore violazione alle regole anticoncorrenza mai vista negli ultimi vent'anni, la fusione Suez-Gaz de France.

Dal sito http://www.ecplanet.com/node/1534 e in modo molto succinto, Etienne Davignon
"È stato vicepresidente della Commissione Europea. Siede in molti consigli di amministrazione di molte aziende o ne è presidente. Ad esempio: la Société Générale de Belgique, Union Minière, Accor, Tractebel, Arbed, Fortis, Anglo American Mining, Fiat, Suez, BASF, Solvay, Gilead, Imperial Chemical Industries, Pechiney, Foamex, Sofina, Recticel, CMB, SN Brussels Airlines. Ha il titolo onorario di un ministro statale, cosa che gli garantisce un posto al “Kronrat” belga (“consiglio della corona”)"
Sempre al Bilderberg è immancabile la maggiore azionista della Shell, la regina Beatrice di Olanda, madrina del Bilderberg, sicuramente un'intima della nostra Kroes, e amica dell'azionista di riferimento della Total, Albert Frère. 

Pensate che abbia vigilato la nostra campionessa dei conflitti di interessi sui rapporti incestuosi, gli abusi di posizione dominante, le intese illecite di Total, del cui cda ha fatto parte? Tutte le cariche della Kroes - pagine e pagine, la più completa qua - si fermano magicamente al 2004, anno d'investitura nella commissione Barroso alla Concorrenza: come se i suoi molteplici interessi finanziari - è nella lista Forbes delle donne più ricche del mondo - potessero interrompersi magicamente  dall'oggi all'indomani per puritana maschera politicamente corretta...

Il colmo dell'ipocrisia di questa mentalità olandese/protestante è che c'è da scommettere che proprio lei e consorelle siano dietro agli attacchi ripetuti, vili, ingiustificati al Premier Berlusconi il quale è proprio un nano rispetto alle ricchezze della Kroes, con la differenza che il primo si è arricchito con il lavoro e l'impresa, la seconda con la speculazione finanziaria e varie privatizzazioni di servizi pubblici...

E con l'altra differenza non minore, che il Premier è a capo di un paese senza più sovranità  -che per certi versi ha tentato di ripristinare, vedi legge di rinazionalizzazione di bankitalia - mentre la Kroes è commissaria di una Commissione tecnica dittatoriale che prende le vere decisioni nella vita economica e dei sudditi dell'UE.

E infatti se da una parte sono continuate le polemiche contro il conflitto di interessi del nostro nano, sebbene abbia preso tutte le cautele del caso affidando in un trust cieco i suoi interessi e delegando i suoi poteri decisionali, esattamente come la Kroes, imperterriti sono continuati gli attacchi a quella pagliuzza nell'occhio del nostro da quell'enorme trave nell'occhio dell'UE.

Si legge infatti nella dichiarazione di interessi della Kroes - edulcorata - alla Commissione europea
"La Kroes ha creato una cosiddetta Fondazione, in olandese "Stitching" con due membri indipendenti nel consiglio non conosciuti [che siano conosciuti o no, i soldi non hanno odore, e si fa in fretta a fare conoscenza ] dalla Kroes e ha traferilo la proprietà legale delle azioni alla Stitching, ricevendo in cambio un titolo di deposito. I diritti di voto collegati alle azioni sono detenute dalla Fondazione. Le ricevute riflettono solamente il valore economico delle azioni: è vietato convertirle in azioni comuni per tutto il periodo in carica alla commissione europea (....) la struttura è simile al trust, guidato da un amministratore indipendente con poteri discrezionali ai sensi della legge anglosassone".
A parte che nessuno ci aveva mai detto che l'Europa ci avrebbe imposto la legge anglosassone come legge superiore ai sistemi di civil law - che è quello che sta succedendo in tutti i livelli della società -, praticamente la signora Kroes sta monetizzando e moltiplicando, con le sue politiche, il valore delle sue future azioni...e di quelle dei suoi amici... al Bilderberg ma non solo..Questa dichiarazione è quindi fumo negli occhi,  visto che lei ha opzioni congelate di un fondo di investimento sul cui aumento di valore sta lavorando alacrement con le sue politiche a livello europeo, e quelle del suo confratello Almunia, attuale commissario alla Concorrenza.

Ecco come si aggirano in Europa, e nel mondo, le regole durissime anti concorrenza, scrupolosamente applicate quando si tratta di distruggere stati nazione come il nostro, ma ovviate quando si tratta di una qualsivoglia impresa/banca presente al Bilderberg, che potrà con gli occhi chiusi e il beneplacito dei pesi grossi che contano in Europa, violare tutte le leggi anticoncorrenza, ed effettuare tutti gli incesti imprese/banche, ottenendo tutti gli "aiuti" leggi racket dagli Stati, non ultimi i famosi bail out delle banche o finanziamento strozzino del debito fraudomento della Grecia, andato a rimpinguare le casse voraci delle banche creditrici francesi (BNP Paribas, socia di Frère) e tedesche.

Ed è così ad esempio che durante il regno della Kroes, tutti i finanziamenti ad Alitalia venivano meticolosamente contestati e annullati, mentre lei aveva fatto parte del KLM Assurances, un organo di controllo sulla parità della fusione tra Air France e KLM, sicuramente interessato al fallimento di Alitalia per incorporarla meglio, mentre verosimilmente chiudeva un occhio su tutti i finanziamenti a Air France e KLM.

Ironicamente, la campionessa dei conflitti di interessi, così si faceva la pubblicità sul sito della Commissione, per la sua carica alla Concorrenza: