| Breve, ma molto grave: un esempio di come ci fottono. Nel caso che prendo in esame, al primo livello sta il Potere, cioè la grande finanza del Libero Mercato – che è la macchina globale per distruggere la sovranità democratica di tutti noi e sfruttarci per profitto ( Il Più Grande Crimine, paolobarnard.info, 2010), e Israele – che è la più grande e criminale base militare USA nel mondo sorretta da una lobby di potere inattaccabile (Perché ci Odiano, Rizzoli 2006). Al secondo livello ci sono i loro procacciatori di vittime, fra cui cito in particolare Marco Travaglio, Carlo De Benedetti/Repubblica, Roberto Saviano, cioè Nessuno Tocchi Israele (se non ci cacciano da tutti i media) e Nessuno Tocchi Goldman Sachs.
Questi procacciatori radunano e organizzano le masse adoranti e ignare, che vengono poi inoculate con i dettami fondamentali: primo, il nemico dei diritti sta tutto in quella direzione là (da tutt’altra parte rispetto al nemico reale); secondo, il bene sono i governi tecnici alla Mario Draghi (la Goldman deve tornare a palazzo Chigi); terzo, lo Stato non spenda a deficit per tutelare i cittadini (ci pensa il Libero Mercato del lavoro a chiamata e dei 30 milioni di nuovi disoccupati); quarto l’euro e la UE del Trattato di Lisbona come virtù (la virtù di trasformarci in schiavi alla disperazione come in Irlanda).
Al terzo livello, si trovano cruciali personaggi che s’infiltrano fra noi grazie ai falsari massmediatici di cui sopra, e sono quelli che maneggiano le siringhe che ci inoculano la dottrina del Potere. Due esempi. Guido Ascari, economista dell’ala neoclassica (significa Libero Mercato a go-go e lo Stato si metta da parte), è uno dei massimi formatori politici di Libertà e Giustizia, quelli del Palasharp con Saviano e Co., quelli ‘giusti’ per capirci. E a proposito d’Israele, troviamo l’Ascari nel 2010 a presenziare una partnership fra l’ultra liberista Mari Stella Gelmini e l’Autorità Palestinese su uno studio di riforma dell’economia palestinese chiamato The Palestinian economy: theoretical and practical challenges, dove si propongono i catastrofici modelli economici di destra finanziaria come il Liberismo, le aree di Free Trade e il General Equlibrium a un popolo prigioniero massacrato dall’Apartheid sionista e dalle sue bombe.
E poi c’è Fabio Scacciavillani*, il blogger di economia del Fatto Quotidiano, un uomo della micidiale scuola di Chicago di Milton Friedman (Friedman, l’amico caro di Pinochet), e naturalmente uomo di Goldman Sachs al Fatto. E’ lo stesso personaggio che troviamo intervistato sul New York Times e descritto come “economista che dà consulenze agli Hedge Funds” (quelli che scommettono miliardi sul crollo degli Stati UE o sugli sfratti di milioni di famiglie) e che dice “Berlusconi vuole evitare le urgenti riforme strutturali del mondo del lavoro e delle pensioni”, che sapete bene cosa significa, significa ulteriore chemioterapia di precariato, e una bella mazzata a pensioni che in Italia al 50% non arrivano alla soglia di povertà ufficiale.
Sono devastanti. E sono ben infiltrati grazie ai cari Travaglio Sachs e soci. Sabato 9 marzo l’Italia ha visto nelle piazze i giovani precari gridare “Chiediamo a Berlusconi di farsi da parte per aver trascinato la nostra generazione e questo Paese in un baratro di povertà, depressione e disoccupazione”. C’è da piangere, perché è esattamente come se avessero detto “basta usare i fon! ci hanno causato il riscaldamento globale”. Così li hanno ridotti, ed è un crimine, perché quei giovani ci stanno rimettendo la vita per davvero e vagano col cervello lavato persi nelle nebbie. Così lavorano, il Potere, i suoi squallidi procacciatori di vittime, e i suoi alchimisti nei posti chiave. un grazie a http://www.youtube.com/watch?v=tUV1KWCLcjw, me lo ha fatto conoscere, e già che siete lì guardatevi anche il Piero Ricca che inneggia a ‘Goldman Prodi’ senza sapere cosa sta dicendo. |