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Stupratori di tutto il mondo, unitevi!

di Massimo Fini - 13/06/2011


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Stupratori di tutto il mondo unitevi! Non ho alcuna simpatia per Dominique Strauss-Kahn, ex capo del Fondo monetario internazionale, un covo di vecchi malvissuti col compito di taglieggiare i Paesi poveri per dare ai ricchi. E conosco bene l'arroganza dei potenti, il senso di impunità da cui sono posseduti per cui si ritengono autorizzati a tutto. In Italia ne abbiamo una vera collezione.

Ma ancor meno mi piacciono la gogna e il linciaggio , strumenti di tortura e di punizione medioevali che non dovrebbero avere diritto di cittadinanza nelle democrazie moderne. Strauss-Khan è dovuto passare fra due ali di folla irridente, sotto l'occhio delle telecamere di tutto il mondo,mentre, per aumentarne la pubblica umiliazione, un gruppo di cameriere d'albergo, radunate dagli avvocati dell'accusa, lo insultavano e gli gridavano "vergogna!". Non è stato costretto a infilare la testa nel collare di ferro esponendo il viso al pubblico ludibrio, ma fra le ganasce di uno strumento ancora più infame, la Tv, che solletica gli istinti più bassi dell'essere umano, che non sono quelli sessuali, ma la voluttà per l'umiliazione altrui o, in altri casi, un sozzo voyeurismo mascherato da pietà (Avetrana dote). In ogni caso colpevole che sia Strauss-Khan, come l'ha già giudicato e condannato la folla, ogni tipologia di reato conosce varie gradazioni di gravità e punizioni ad esse adeguate. C'è la rapina a mano armata, la rapina semplice, il furto con scasso, il furto, il borseggio. La decapitazione di una carriera prestigiosa, il braccialetto al piede come per una scimmia,una guardia all'uscio e sei milioni di dollari mi sembrano un prezzo un po' alto per un pompino, sia pure estorto.

L'america, società matriarcale, sta inoculando in Europa, oltre a tutto il resto, il suo puritanesimo ipocrita. In Francia un viceministro, Georges Tron, è stato costretto a dimettersi perché accusato di molestie sessuali da due impiegate cui stava massaggiando i piedi. Pare che, approfittando della situazione, abbia tentato un approccio più esplicito. E non è un caso che in Italia le suorine di sinistra e tutti i giornali si siano focalizzati sulle escori di Berlusconi o sulla presunta induzione alla prostituzione di una pseudominorenne (oggi una ragazza di quasi 18 anni è minorenne solo per l'anagrafe, ci sono in circolazione delle vere mine vaganti) piuttosto che su reati molto più gravi come la concussione o la corruzione di testimone in giudizio, già accertata, questa, in primo grado.

Negli Stati Uniti un deputato democratico, Anthony Weiner, candidato a sindaco di New York, è stato costretto a confessare, in lacrime, davanti ai media di aver scambiato messaggi a sfondo sessuale e fotografie con sei donne, senza peraltro averle mai incontrare. È stato considerato adulterio (per incastrarlo è stato usato il solito, ipocrita, escamotage: in un primo tempo aveva negato, quindi è un mentitore professionale). A parte che un adulterio dovrebbe essere cosa che riguarda solo chi lo compie e sua moglie, stiamo arrivando ad eccessi deliranti. Qui siamo già oltre il processo alle intenzioni di storico stampo cattolico. Siamo in pieno 1984 di Orwell. Ancora un passo è verranno punite le nostre fantasie sessuali. Gli stupri solo immaginati. I peccati di pensiero. Da dieci anni stiamo conducendo una guerra in Afghanistan per estirpare la sessuofobia talebana, ma i veri sessuofobi, a parti invertite, siamo noi.

Quanto a me mi rifiuterò di albergare in qualsiasi hotel dove il personale che si occupa delle camere non sia rigorosamente maschile.