Hugo Chavez alle banche: ‘Rispettate la Costituzione altrimenti nazionalizziamo’
di Alessandro Grandi - 31/01/2012
Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez è stato chiaro: la legislazione del Paese prevede che il 10 percento dei finanziamenti elargiti dalle banche debbano essere diretti verso i progetti statali legati all’agricoltura e, comunque, allo sviluppo nazionale.
Sembra però, che alcuni istituti di credito, in particolare il presidente ha puntato il dito contro Banesco, Banco Mercantil e Bbva banco Provincial, non abbiamo favorito questi finanziamenti, ma quasi esclusivamente quelli per i grandi gruppi proprietari di terra e per le aziende. Quasi mai i piccoli agricoltori hanno avuto possibilità di accedere ai finanziamenti.
Per questi motivi il presidente ha avvertito le banche: rispettare la legge e finanziare i progetti statali, altrimenti si dovranno prendere provvedimenti, come la nazionalizzazione. “Se le banche private non vogliono seguire le regole imposte dalla Costituzione – ha detto Chavez durante il consueto appuntamento televisivo settimanale Alò Presidente– non ho nessun problema a nazionalizzale. Dobbiamo fare in modo che le regole di questa Repubblica vengano seguite”. Non solo.
Chavez ha voluto dare nuovo impulso a uno dei suoi cavalli di battaglia e cioè la riforma agraria. Sono molti, infatti, i piccoli agricoltori che riceveranno terre coltivabili, espropriate ai grandi latifondisti speculatori presenti nel Paese. “Bisogna espropriare” ha continuato il presidente. “La borghesia di Barinas (una delle aree agricole più produttive del Paese), si è appropriata dei migliori terreni della zona. Dobbiamo mettere al servizio delle necessità del popolo questi beni che valgono come oro puro”.
E a proposito di oro nell’agosto scorso il numero uno venezuelano aveva lanciato l’idea di nazionalizzare il settore aurifero.
Il Venezuela, infatti, estrae dalle sue miniere 4,3 tonnellate all’anno del prezioso metallo oltre a possedere una delle più importanti riserve d’oro al mondo con circa 366 tonnellate ‘parcheggiate’ nei caveau delle banche nazionali di mezzo mondo.
Fra le miniere d’oro più importanti va segnalata Las Cristinas da cui sembra si possano estrarre ancora 500 tonnellate d’oro.