L'irresistibile crescita delle energie rinnovabili
di Ugo Bardi - 04/09/2012
Immagine: la crescità delle energie rinnovabili. La potenza installata va intesa come potenza nominale. Notate la scala logaritmica che indica che la crescita non è solo esponenziale: è super-esponenziale! (Cortesia di Emilio Martines)
Probabilmente conoscete tutti la leggenda dell’invenzione del gioco degli scacchi. Si racconta che l’inventore lo regalò al re di Persia, il quale ne fu talmente contento che promise all’inventore un regalo a sua scelta. Questo, allora, chiese al re un chicco di riso sulla prima casella della scacchiera, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza, e così via per le 64 caselle. Il re accettò di buon grado, salvo poi accorgersi che per arrivare alla 64-esima casella avrebbe dovuto tirar fuori una quantità di grano talmente grande da non saperla nemmeno calcolare. Pare che risolse il problema facendo tagliare la testa all’inventore.
Questa vecchia leggenda ci illustra il grosso problema che tutti noi abbiamo nello stimare una crescita esponenziale – come quella dei chicchi di riso sulle caselle della scacchiera.
Ci sono molti altri esempi e uno che stiamo vedendo recentemente è quello della crescita rapidissima – anche più che esponenziale – delle energie rinnovabili. Questa crescita la vedete nella figura. La scala della potenza installata è “logaritmica”, ovvero aumenta di un fattore 10 a intervalli regolari.
Questo vuol dire che una linea retta su questa scala indica una crescita sempre più rapida. Una crescita esponenziale è una vera esplosione: all’inizio parte piccola e quasi non ci se ne accorge.
Poi, all’improvviso, diventa inarrestabile.
Vi faccio un altro esempio di come sia facile essere presi di sorpresa dalle crescite esponenziali. Lo faceva spesso Donella Meadows, che è stata fra gli autori dello studio “I Limiti dello Sviluppo”. Allora, immaginatevi uno stagno in cui crescono dei gigli. Ammettiamo che si riproducano esponenzialmente come i chicchi di riso nella scacchiera: si parte da un giglio il primo giorno, poi due il secondo, poi quattro il terzo, eccetera. Se ci mettono un mese per ricoprire completamente lo stagno; in quale giorno ne copriranno la metà? La risposta non è intuitiva ma, se ci pensate un attimo, ci arrivate subito: è il 29-esimo giorno! Quando si dice essere presi di sorpresa….
Ora, la crescita delle energie rinnovabili è talmente tanto rapida che ci potrebbe veramente prendere di sorpresa, come i gigli dello stagno. Ne avevo già parlato in un post precedente sul “Fatto”, dove avevo citato un articolo in cui si estrapolava che a questo ritmo di crescita le rinnovabili potevano sorpassare i combustibili fossili in termini di produzione di energia in una ventina d’anni e forse anche meno.
Ovviamente, bisogna essere prudenti con queste cose. Ci sono mille motivi che potrebbero fermare la crescita delle rinnovabili: carenza di materie prime, crisi economica, guerre e cataclismi e, soprattutto, l’azione di sabotaggio da parte delle lobby dei fossili. Però, è impressionante notare come la curva di crescita abbia ignorato totalmente la crisi economica del 2008; come pure del crollo degli incentivi sul mercato spagnolo del 2009. Evidentemente le rinnovabili hanno il potere di crescere anche in tempi di crisi e senza bisogno di incentivi. Certo, ci aspettano tempi difficili ma, perlomeno, le rinnovabili sono una speranza che possiamo coltivare.