Minima Ruralia. Semi, piante e mondo contadino
di Massimo Angelini - 17/04/2013
Fonte: pentagora
SENZA CONTADINI NON C’È BIODIVERSITÀ
M’interesso fin dagli inizi degli anni 1980 alle varietà agricole tradizionali e al mondo rurale. In
questo tempo ho amato impegnarmi per dare respiro ed economia ai prodotti locali, fino a quando
non sono diventati per tanta parte un bluff mediatico, nuove banalità di un mercato insincero. E ho
amato impegnarmi per sostenere un primato morale delle varietà agricole tradizionali, fino a quando
non sono diventate oggetto di culto e ostentazione di una nuova ideologia urbana.
Cercare semi … Varietà tradizionali … I semi del corredo … Orti di periferia … Conservare la diversità
… Comunanze … Prezzo giusto … Autocertificazione … Il tempo dei contadini … Costumi di un altro
tempo … Fatevi le vostre varietà … Contadini, dunque villani … Scambio dei semi e diritto originari …
La nostalgia non serve … L’importanza del gallo … Semi della terra, semi dell’anima: sono alcuni tra gli
argomenti presentati in questa raccolta dove, riassunto, vive il percorso di riflessione e di azione
intrapreso dall’autore dentro e intorno al mondo rurale.
L’autore: Massimo Angelini vive tra Savona e il Minceto di Ronco Scrivia. Dottore di ricerca in Storia Urbana e Rurale, è
autore di saggi dedicati alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed
età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità, alle comunanze e alle titolarità collettive. Per
trent’anni si è interessato al recupero e alla tutela delle varietà ortive tradizionali. Coordina la rete nazionale Semi Rurali.
Oggi si occupa soprattutto di antropologia filosofica e studi sul sacro e sulla concezione simbolica del mondo.
Ama leggere Pavel A. Florenskij, Ivan Illich, Giuseppe Lisi e Walt Whitman.