Guardare il mondo con gli occhi della natura
di Guido Dalla Casa - 24/05/2013
In questo libro si parla di Ecologia Profonda, ma non solo: è assai diverso dagli altri libri in circolazione sull’argomento e alterna considerazioni filosofiche con notevoli indicazioni pratiche e di atteggiamento, personale e collettivo.
La Prefazione è originale e riesce subito simpatica. Il Parlamento della Natura, in una preoccupata riunione, ci fa vedere piante e altri animali come esseri senzienti, non come un contorno della vita umana. Questo “parlamento” passa messaggi importanti all’homo sapiens, e la seduta termina con indicazioni pratiche molto significative e con i consigli dell’ecologia profonda.
Poi ci sono le “lezioni dal prato”, modo assai piacevole di apprendere e meditare.
Subito vediamo la Vita come un unico Essere Collettivo, l’uomo non è al centro della Vita, anzi non è al centro di niente. L’agricoltura ha portato gravi conseguenze alla Terra, soprattutto come viene praticata nell’ultimo secolo. Quella attuale è diventata un disastro.
Vi sono continui collegamenti fra le parti pratiche e la spiritualità che deve accompagnare ogni atteggiamento ed ogni azione. I passaggi e i riferimenti ad altri esseri senzienti (la formica, la farfalla, il cinghiale…) rendono la lettura molto piacevole.
La spiritualità e la gioia di vivere vengono ritenute componenti indispensabili dell’Ecologia Profonda. In effetti, anche se un’ala del movimento insiste solo sulla necessità di una visione sistemica-olistica della Terra, la componente religiosa-spirituale è essenziale per soddisfare l’attuale esigenza di sostituire le religioni tradizionali con profondi legami empatici con la Vita. Il collegamento spirituale all’interno del Complesso dei Viventi è essenziale per una visione veramente ecocentrica, che ha risvolti religiosi-panteisti.
Interessanti i passaggi continui e i riferimenti personali a “colloqui” con altri esseri senzienti. Non mancano poi numerose indicazioni sugli atteggiamenti da assumere nella nostra vita e sugli indirizzi da prendere con convinzione: passeggiare e vivere nella Natura è un ottimo modo per comprendere il tutto e rispettare quanto ci sta attorno, che ha un valore in sé e non in funzione umana.
Vi sono indicazioni per vivere più in sintonia con la Natura, anche in città, ma è dentro di noi che deve avvenire il cambiamento più grande.
L’importanza dell’orto (orto urbano personale o Orto Botanico pubblico) per apprendere in modo pratico l’Ecologia Profonda è messa in evidenza molto opportunamente. Su questo punto finora solo Fritjof Capra aveva insistito, soprattutto per quanto riguarda la formazione dei bambini.
Nella parte finale sono riportati gli otto punti fondamentali dell’Ecologia Profonda (di Naess e Sessions) e il testo completo del Manifesto per la Terra, redatto e pubblicato nel 2004 da due studiosi canadesi di biodiversità (Ted Mosquin e Stan Rowe) e ancora assai poco noto in Italia.
Il testo termina con la “Carta per la rinascita della campagna”, in cui si parla anche dei diritti naturali dei contadini e dei popoli indigeni, toccando così tutti gli aspetti della crisi attuale presente in tutto il mondo.
Questo libro contribuirà certamente al cambio di paradigma in corso. Grazie, Enzo!