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L’anti Trattato Atlantico, un ponte eurasiatico tra popoli e stati

di Tancredi Sforzin - 29/06/2014

Fonte: L'intellettuale dissidente


Razvitie, in russo “sviluppo”, è un'opera di dimensioni colossali, i cui numeri da capogiro potrebbero stimolare l'appetito degli Europei, attualmente affamati da una recessione intesa quale cataclisma naturale e soggetti all'incanto di ben altre opportunità e convenienze. Se dunque gli Stati Uniti d'America propongono ipotesi che porterebbero l'economia europea al collasso nonché ad un rapporto di sudditanza definitiva, la Russia propone possibilità di investimenti e di crescita per ripartire, “una piattaforma per uno sviluppo onnicomprensivo che si possa fondare sulla cooperazione

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Se ad Occidente si ragiona sul Trattato Transatlantico, da Oriente la Russia rilancia e propone il progettoRazvitie. Si tratta di un progetto infrastrutturale integrato, che comprenderà settori e ambiti diversi quali i trasporti, l’energia, le telecomunicazioni e la stessa urbanizzazione, con la creazione ex novo di almeno 10 nuove città. Se l’idea iniziale prevedeva solamente un ponte di collegamento euro-asiatico, tra l’estremo Est e l’Estremo Ovest della Russia, ora il progetto prende forma, disponendo la creazione continuativa, ad una larghezza di 300 km, di distretti industriali e poli di sviluppo che interesseranno una vasta estensione di aree, oggi soggette ad abbandono da parte delle popolazioni. Un’opera i cui tempi di realizzazione sono stimati in tempi di 10-20 anni, con investimenti previsti ammontanti a 1,5 trilioni di dollari, 12 milioni i posti di lavoro in via di creazione. Queste le cifre da capogiro, presentate dal Presidente delle Ferrovie di Stato russe Yakunin e dal Presidente di Millennium Bank Baydakov nell’ambito della conferenza internazionale “Il progetto di corridioio euroasiatico Razvitie. Un ponte tra popoli e stati”, un’iniziativa promossa dall’Eurispes, da Isiamed e  dalla stessa Millenium Bank e svoltasi di fronte ad un pubblico di esperti ed operatori italiani il 25 giugno scorso. Nel corso della conferenza sono stati illustrati tappe e termini precisi del progetto, di modo da procedere all’individuazione delle aree e dei settori specifici sui quali si concentreranno sia le azioni di sviluppo, sia le relative politiche di investimento, partecipate da operatori russi ed internazionali.

Razvitie, in russo “sviluppo”, è un’opera di dimensioni colossali, i cui numeri da capogiro potrebbero stimolare l’appetito degli Europei, attualmente affamati da una recessione intesa quale cataclisma naturale e soggetti all’incanto di ben altre opportunità e convenienze. Se dunque gli Stati Uniti d’America propongono ipotesi che porterebbero l’economia europea al collasso nonché  ad un rapporto di sudditanza definitiva, la Russia propone possibilità di investimenti e di crescita per ripartire, “una piattaforma per uno sviluppo onnicomprensivo che si possa fondare sulla cooperazione, per superare gli attuali accordi, che attualmente non corrispondono adeguatamente alla necessità di rendere omogenei i passi avanti compiuti dall’umanità”. Ma lo scopo è ancora più ambizioso: creare “un nuovo modello finanziario e uno sviluppo a più livelli”. 

Il progetto Razvitie riprende la tradizioni dei grandi piani che nel Novecento promossero l’industrializzazione della Russia e punta alla centratura del continente euro-asiatico sulla scena mondiale, riportandolo, finalmente, ad un ruolo di primo piano. La differenza con i vecchi piani russi, oltre che per le dimensioni, consta nella promozione di uno sviluppo solidale tra popoli di differente cultura e tradizione, con l’uso di tecnologie avanzate, che verrebbero adottate in un rapporto di compatibilità ambientale e nell’ottica del miglioramento complessivo della qualità di vita delle popolazioni interessate. I concetti di crescita e di sviluppo, secondo il Presidente delle Ferrovie di Stato russe Yakunin, non sarebbero sinonimi ma al contrario farebbero riferimento a idee diverse. Se con la crescita si guarda alla misura quantitativa delle merci e dei servizi scambiati,  con lo sviluppo (razvitie) si pensa invece alla qualità del progresso umano. Con il progetto Razvitie, dunque, la Russia intende avanzare una proposta per procedere al mutamento dei paradigmi economici dati oggi per scontati. In questa ottica, come ha precisato il presidente della Millenium Bank Mikhail Baydakov, il sistema bancario “dovrà ri-orientarsi verso le esigenze della economia reale e il sostegno agli investimenti realmente innovativi a lungo termine”.