Il sangue dei cristiani perseguitati in M. O. ricadrà sulle società europee
di Juan Manuel Prada - 28/07/2014
Fonte: controinformazione
In questi giorni ascoltiamo i molti piagnistei nell’ambito cattolico per la persecuzione di cui soffrono i cristiani nel Medio Oriente; di contro si ascoltano molti meno riconoscimenti, attraverso un sincero atto di contrizione, su quali siano le vere cause della persecuzione. Richiama anche l’attenzione il fatto che determinati media sedicenti cattolici, ogni qualvolta ci sia da spiegare quello che sta accadendo in Medio Oriente, ricorrano all’autorità di “analisti di politica internazionale”, “esperti in geopolitica” e altre tipologie di esperti neocons, liberali o progressisti (in prevalenza nei media cattolici si ricorre un pò meno a queti ultimi perchè con i neocons e liberali si ritiene di avere già la copertura di intossicazione del “pensiero politicamente corretto”) mentre mai si da voce ai cristiani iracheni, siriani o palestinesi, i quali sono le reali vittime delle persecuzioni e ne conoscono perfettamente le cause. Non gli si da voce perchè si sa in anticipo quello che andrebbero a raccontare e questo non quadra con tutti i luoghi comuni che ci hanno obbligato ad assimilare nel corso di questi anni; gli stessi che ci continuano a propinare anche oggi.
Lo ha appena dichiarato Michel Sabbah, il Patriarca emerito di Gerusalemme: “ Quello che sta avvenendo a Gaza non è una guerra ma piuttosto un massacro”; ed è che in effetti non c’è una guerra giusta dove non c’è proporzione con la risposta militare. I cristiani palestinesi sanno perfettamente che le Chiese che sono state distrutte a Gaza non lo sono state per opera di Hamas ma per opera degli israeliani.
Anche i cristiani siriani sanno molto bene che sono quelli che hanno finanziato ed appoggiato la ciurma che martirizza ogni giorno i propri fratelli. allo stesso modo i cristiani iracheni sanno quali siano stati coloro che hanno causato la loro feroce persecuzione e l’esodo che patiscono in questi giorni.
Tuttavia qui non basta più piangere “per i nostri poveri fratelli perseguitati” senza che si vogliano conoscere le cause o peggio, con l’impedire che i nostri fratelli perseguitati ce le spieghino, visto che per questo disponiamo già dei nostri specialisti, soloni ben pagati al soldo dell’Ambasciata USA o di Israele (o peggio volontariamente allineati al Nuovo Ordine Mondiale per spiegarcene il nuovo “Pensiero Unico” omologato).
Sono quelli che ci spiegano le mille meraviglie degli interventi fatti negli anni passati dagli Stati Uniti in Iraq per “portare la democrazia”, magnificandoci le “primavere arabe” e giustificando la guerra in Siria e, naturalmente, con l’applaudire freneticamente anche “con le orecchie” ad ogni “intervento militare” di Israele.
Per molti anni, già troppi ormai, i “prescrittori” dei cattolici nei paesi europei sulle questioni che riguardino il Medio Oriente sono stati una ciurma che si è prostrata al totem della “estensione della democrazia” (così chiamano l’espansione del Nuovo ordine Mondiale, i più solerti), come il colonnello Kilgore di Apocalypse Now si dimostrava piacevolmente eccitato dall’odore del napalm nella mattina. Questi “prescrittori” hanno incoraggiato il rovesciamento di tutti i dittatori che tolleravano o incluso proteggevano le minorane cristiane del Medio Oriente (Saddam Hussein, Mubarak, Gheddafi, Al Assad) ed impedivano la loro cruenta persecuzione; questi “prescrittori” ci hanno presentato come “combattenti per la libertà” i componenti della ciurma islamica jihadista che, patrocinata e armata da quelli del “Nuovo Ordine Mondiale” (Stati Uniti, Francia e Regno Unito), hanno torturato, martirizzato e condannato all’esodo i cristiani d’Oriente (e le altre confessioni diverse); questi “prescrittori”, alla fine ahnno difeso fino all’indifendibile le soverchierie più infami di Israele, che sono servite soltanto per invischiare il mondo mussulmano.
Questa marmaglia che popola i media ( le TV come la RAI, le reti Fininvest, la 7 ed i giornali da Repubblica alla Stampa, all’Avvenire, a Famiglia Cristiana, ecc.), che vorrebbero essere gli “opinions leaders” e ispiratori ideologici del “pensiero politicamente corretto”, adesso spargono qualche lacrima ipocrita sulle persecuzioni dei cristiani in Medio Oriente.
Fonte: Tradicion Digital
Traduzione: Luciano Lago