Doppio plenilunio
di Luciano Fuschini - 25/08/2014
Fonte: Il giornale del Ribelle
Dal carteggio di due grandi italiani, Sergio Quinzio e Guido Ceronetti, pubblicato da Adelphi, ricavo l’informazione di una profezia formulata da don Bosco, il fondatore dei Salesiani nel 1854.
Il sacerdote predisse che l’epoca dell’Anticristo, il periodo in cui il mondo sarebbe stato sotto il dominio del Male, prima del secondo avvento del Messia e del Giudizio Universale, sarebbe cominciata nel maggio di un doppio plenilunio.
Ebbene, l’evento raro di un mese di maggio con due plenilunii si è verificato nel 1988, esattamente 100 anni dopo la morte del santo.
Sembrerebbe un’altra delle tante profezie balzane, smentite dai fatti.
Non si ricorda nulla di particolarmente memorabile in quel mese e in quell’anno.
Venne due anni dopo Cernobyl e due anni prima della dissoluzione dell’URSS, quelli sì eventi apparentemente epocali.
Anzi, il crollo dell’URSS è stato comunemente accolto come una vittoria del Bene, avendo segnato la fine di una tirannide e l’inizio di una speranza, presto delusa, di pace universale in un Nuovo Ordine Mondiale.
Se volessimo individuare anni di esordio del Regno del Male, potremmo pensare al 1917: le trincee della Grande Guerra, i gas asfissianti, la rivoluzione russa, la dichiarazione di Balfour che rappresenta la vera data di inizio dello Stato di Israele, seppure in embrione.
Oppure, 28 anni dopo, al 1945: la scoperta dei lager quali campi di sterminio, la bomba atomica.
Oppure, ancora 28 anni dopo, al 1973: la guerra del Kippur, nel corso della quale USA e URSS misero in stato d’allarme i missili intercontinentali con le testate nucleari, la crisi petrolifera, il bombardamento della Casa Rosada.
Stranamente dopo altri 28 anni, al 2001: la distruzione delle Torri Gemelle di New York, erette esattamente 28 anni prima, lo “scontro di civiltà”, l’islamofobia, la dichiarazione di guerra infinita al terrorismo.
Ma forse proprio un anno apparentemente poco significativo si presta a covare in segreto un qualche destino tragico, che si svelerà solo col tempo.
Forse il vero dominio del Maligno non è scandito né dalle guerre, né dai lager e dai gulag, né da eventi che attirano l’attenzione di tutti.
Forse il vero avvento del Regno del Male è il trionfo del Denaro senza più alcun ostacolo di ordine ideologico, forse è la mercificazione di tutte le relazioni umane: fenomeni che hanno sviluppato l’intera loro carica dirompente proprio dopo quel 1988.
Non è il caso di insistere con le profezie e con le elucubrazioni numerologiche.
Che la nostra sia un’epoca marchiata nel profondo da un Male che non è il normale male che ha accompagnato tutto il tortuoso cammino dell’umanità, dovrebbe essere chiaro a tutti i pensanti, a tutti coloro che non stanno a loro agio nel gregge.
L’angoscia che attanaglia l’umanità brulicante del 2.000, in una disperazione e in un disorientamento generali che non hanno confronti in epoche passate; l’inquinamento dei mari, della terra, dei cieli, ben oltre il normale scempio che sempre si è fatto della natura; l’esplosione demografica che minaccia di desertificare il pianeta; la bomba atomica che mette nelle mani dei governanti, per la prima volta nella storia dell’umanità, strumenti capaci di distruggere il mondo; le manipolazioni genetiche, che aprono prospettive inedite e inquietanti: tutto ciò qualifica la nostra epoca come qualcosa di qualitativamente diverso da tutto il male che ci ha preceduti.
Non c’è bisogno di profeti e di profezie per individuare come Regno del Male l’orrore che stiamo vivendo. I cattivi maestri sono quelli che con le parole e coi fatti tentano di perpetuare questo orrore.
Uscire dalle sue strettoie sarà un cammino tormentato e doloroso.
Sperare in una Catastrofe purificatrice è l’ultimo rifugio degli onesti.