Presuntuosi ammantati di umiltà
di Lorenzo Parolin - 17/02/2015
Fonte: Arianna editrice
Discorso impeccabile quello del nuovo Capo dello Stato: analisi perfetta e dettagliata della disastrosa realtà; denuncia accurata degli effetti deleteri prodotti dalla crisi; auspici per l’inversione del ciclo economico da ottenersi anche a mezzo di stimoli da parte della politica; impegno ad essere arbitro imparziale fra le parti sociali nonché garante e tutore della Costituzione.
Io sarò anche un po’ suonato, ma lui ha parlato come se la colpa di ciò che sta accadendo fosse da addebitare ad una forza esterna, come se la crisi fosse una calamità naturale da sopportare a capo chino, quando invece è il frutto dell’insipienza delle classi dirigenti, del loro aver snobbato l’Invisibile, e di conseguenza di aver eretto il Sistema su principi immorali e su abitudini insane, condannandolo a diventare inefficiente, incasinato e costoso.
Da quanti anni questo Sistema non funziona? E quali saranno i responsabili di tanto male se non i veterani del Sistema alla sua guida da decenni?
Costoro si riempiono la bocca con la democrazia esaltandola come istituzione sacra. Non si accorgono che è proprio lei la puttana che corrompe tutti i ragazzi del quartiere e li mette l’uno contro l’altro? È ad essa che dobbiamo questa situazione fallimentare!
La realtà la possono far girare anche come dicono loro, ma a quale prezzo? E con quali risultati? Sarebbe così semplice aprire gli occhi e lasciarsi istruire dal Supremo, sgambettando il Male. Invece, niente e nessuno parla mai di Dio; fanno tutto come se non esistesse. Ma non basta disconoscere il Grande Genitore per poter sostenere di non essere figli (creature) e poter così dettare leggi in autonomia da quelle eterne!
Mentre il neo presidente parlava e faceva tutte quelle ammissioni di impotenza, mi aspettavo sempre di veder irrompere la forza pubblica per arrestare il nuovo capo dell’organizzazione che produce da così lungo tempo così tanti effetti negativi. E invece no: gli hanno persino battuto le mani! E numerose volte! E da casa il popolo gioiva.
Il mondo – ho pensato - gira proprio a rovescio!
Possibile che nessuno sospetti che dietro l’apparato democratico c’è lo zampino del Male e che gli alti funzionari sono i suoi sacerdoti?
Possibile che non si capisca che un Sistema su basi egoistiche approda inevitabilmente alla crisi?
Io disprezzo le alte funzioni di questo Stato, ma provo pena per gli alti funzionari che si sentono onorati di essere stati nominati custodi di regole così insane.
Si ritengono grandi personaggi e grandi giocolieri, in realtà sono i più plagiati dal Male: producono solo confusione, insuccessi, spreco di energie e mancati guadagni da disoccupazione. Ci sarebbe da vergognarsi di un così basso rendimento globale del Sistema, invece, ammantati di falsa umiltà, da gran presuntuosi si occupano delle banalità e trascurano ciò che è prioritario, favorendo così l’aggravarsi della malattia: fanno le unghie rosse al moribondo.
Che cosa resta ancora da dire?
Niente! Questo è il materiale umano disponibile. Su questo e con questo siamo chiamati a lavorare!
In questo marasma ci è di conforto sapere che non siamo soli, ma che l’Eterno ci tiene saldamente per mano, diversamente ci sarebbe da diventare tutti brigatisti.
Il male è male, e chi lo fa ne è responsabile, ma chi ne è colpito e lo sopporta in espiazione delle proprie colpe ne trae ugualmente beneficio. Non tutto il male viene per nuocere.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/680]