Soros elogia Renzi e vuole un milione di migranti all’anno
di Giorgio Nigra - 28/09/2015
Fonte: Il Primato Nazionale
Ha la faccia del cattivo dei film e, una volta tanto, cattivo lo è davvero. Eppure George Soros passa universalmente per un buono, persino in Italia, nazione che nei primi anni ’90 cercò simpaticamente di mandare in bancarotta.Ma evidentemente non c’era niente di personalese il Corriere della Sera può intervistare il noto speculatore senza causare neanche un centesimo delle polemiche che ha suscitato Vespa invitando in trasmissione quei dilettanti di borgata dei Casamonica.
Cosa dichiara Soros al giornalone della buona borghesia italica? Ma ovviamente che Renzi è l’uomo giusto per risollevare l’Italia. “Sinceramente – dice – per le prospettive dell’Italia ho buone speranze. Matteo Renzi è riuscito a introdurre dei cambiamenti importanti nel mercato del lavoro”.
Ma, attualmente, sono i migranti il core business della sua attività. Dopo alcune banalità sul fatto che “senza una politica realmente europea su questo fronte, il fatto che ogni Paese si muove per proprio conto potrebbe distruggere l’Unione. Di certo ha già distrutto Schengen, l’accordo sulla libertà di movimento delle persone. E il mercato unico sulla libertà delle merci attraverso le frontiere europee può essere la prossima vittima” (chissà perché ai “buoni” non scandalizza mai questo continuo paragone fra uomini e merci…).
Arrivano poi le pagelle stilate nei confronti degli Stati sovrani: “È evidente che quella della Germania è superiore a quelle di Grecia o Ungheria. Ma questa capacità di assorbimento bisogna anche svilupparla. Oggi l’agitarsi più vuoto e inutile mi pare sia in Francia e in Gran Bretagna: per entrambe la capacità di accogliere risulta molto sotto a quanto dovrebbe essere. Anche solo per ragioni demografiche, l’Europa ha bisogno di un milione di nuovi arrivi ogni anno. E i Paesi che ne accoglieranno di più, sono quelli che cresceranno di più in futuro”. Ecco, con l’elegia alla Grande Sostituzione siamo al completo. Benvenuti nel nuovo mondo.