Il terrorismo come alibi del Potere dominante
di Luciano Lago - 09/11/2015
Fonte: Controinformazione
Nella turbolenta epoca in cui viviamo, in un mondo dilaniato da conflitti per l’egemonia, accade di frequente che un avvenimento eccezionale catalizzi l’attenzione dell’opinione pubblica e si scateni da questo una campagna mediatica per spiegare e raccontare gli avvenimenti secondo la versione ufficiale dettata in modo uniforme dalle centrali dei media e dalle grandi agenzie di informazione che trasmettono attraverso le reti Tv ed i giornali in tutto il mondo occidentale e non solo di quello.
Non esiste dubbio che il maggior numero di avvenimenti che colpiscono l’opinione pubblica, oltre alle calamità naturali, sono quelli che si riferiscono agli attacchi terroristici, avvenimenti che producono nell’opinione pubblica un clima di tensione, di insicurezza e, spesse volte, di panico.
Questo e’ stato il caso dell’attentato avvenuto a Parigi contro i vignettisti di Charlie Hedbo e, più’ di recente degli attentati a Tunisi, quello attuato al museo e gli attacchi terroristici contro i bagnati presenti nella spiagge tunisine, frequentate da turisti occidentali.
Chi come noi si occupa di controinformazione , in questi casi cerca di analizzare a fondo ed in modo critico gli avvenimenti, diffidando delle informazioni ufficiali e sottolineandone le incongruenze, cercando in parallelo altre fonti alternative ma, oltre a questo, applicando anche una logica politica che cerca di individuare i reali obiettivi dell’atto terroristico e le finalità ultime che questo si propone.
Non sempre si indovina ma spesso, a distanza di tempo, quelle che inizialmente sono soltanto delle ipotesi o congetture, ignorate dai media ufficiali, spesso si rivelano reali e concrete alla luce dei successivi avvenimenti dai quali arrivano le conferme di quello che si era soltanto supposto o di cui vi erano evidenze in fonti non accreditate.
Così è accaduto ad esempio nell’Italia degli anni ’70 quando i vari attentati che scuotevano la commozione dell’opinione pubblica venivano accreditati alla abituale pista “neo fascista”, salvo poi, grazie a rivelazioni fatte dagli stessi esponenti della classe politica, si è scoperta la realtà di una “strategia della tensione” messa in atto da mandanti che erano nelle centrali dei servizi e degli apparati paramilitari occulti (Gladio) che erano a loro volta al servizio del potere atlantista per i suoi scopi, mascherati dalla difesa anti sovietica.
Peculiare fu il caso dell’abbattimento dell’aereo di Ustica ove sono stati necessari oltre 30 anni di indagini, depistaggi e processi per arrivare poi alla verità, inizialmente sempre negata dalle autorità dell’epoca come una ipotesi “complottista”.
In epoche più recenti, in un mondo divenuto globale, abbiamo avuto gli avvenimenti dell’11 Settembre con tutto quello che è venuto dopo, tanto da costituire questo avvenimento, per il potere egemonico degli Stati Uniti, la “Pearl Harbor” della nostra epoca, il pretesto che ha consentito a Washington di scatenare le sue guerre in tutto il mondo ed operare la destabilizzazione di intere nazioni dall’Iraq all’Afghanistan, dalla Somalia alla Libia, alla Siria, ecc., un avvenimento che ha consentito l’abrogazione del principio sancito della inviolabilità dei diritti del cittadino (“habeas corpus”) nei suoi diritti civili con l’emanazione del “Patrioct Act” e subito dopo il “Presidential Military Order”, firmato dall’allora presidente George W. Bush che ha permesso l’applicazione di normative da stato di emergenza che hanno dilatato enormemte ogni potere da stato di polizia dell’ Amministrazione USA e che perdurano ancora oggi. Vedi: Legislazione antiterrorismo e limitazioni alla libertà personale
Possiamo pensare davvero che tutto questo sia stato casuale?
La grande maggioranza della gente normale pensa che questo sia possibile e che tutto sia dovuto al fanatismo di uno sparuto gruppo di terroristi islamici, privi di reali competenze tecniche, i quali hanno architettato, progettato ed eseguito il più grande attentato di tutti i tempi senza disporre di collegamenti con governi o con servizi segreti.
La maggior parte dell’opinione pubblica è stata convinta dalla versione accreditata dai media che sia stato possibile, contro ogni legge fisica, che tre gigantesche torri, fatte di acciaio e di cemento armato, possano essere state polverizzate, crollando sulla loro verticale, non per una demolizione controllata ma a causa dell’impatto prodotto dall’urto di due aereonavi fatte di alluminio e che il Pentagono, l’edificio più protetto del pianeta, potesse essere attaccato da un semplice aereo civile.
Basta considerare che, a questa versione ufficiale, non credono oggi neppure le associazioni professionali come quella degli ingegneri USA che hanno fatto dichiarazioni pubbliche in proposito, chiedendo la verità, naturalmente ignorate dai media ufficiali. Vedi: Architetti & Ingegneri sconvolgono gli USA: “Le tre Torri distrutte da cariche esplosive”
Vedi anche: Were Did the Towers Go? della dr.ssa Judie Wood (docente in materiali) che ha scritto un testo di analisi scientifica sul crollo delle torri.
Si potrebbe continuare esaminando una per una le “strane circostanze” degli attentati alla Metro di Londra dell’11 Marzo che hanno lasciato una scia di interrogativi mai spiegati dalle autorità, come ad esempio la rivendicazione arrivata dopo due mesi attraverso un video di Al Jatzeera, l’identità degli attentatori ed i loro spostamenti fra Europa ed Israele. Vedi: “Attentati a Londra sempre più oscuri”
In ogni caso, al di là dei tanti dettagli, esistono delle evidenze logiche che sono alla portata di qualsiasi mente critica e che per scoprirle non ci sia bisogno di alcuna indagine speciale ma soltanto del senso comune. Sarebbe sufficiente andare a fondo nelle questioni e verificare prima di tutto a vantaggio di chi, di quali poteri siano andati il compimento di questi atti terroristici e quali finalità ci sia nel creare un clima di terrore e di apprensione nell’opinione pubblica.
Questa spiegazione reale sugli avvenimenti, se fosse divulgata, potrebbe mettere in questione la fiducia della gente nello stesso sistema e nelle stesse istituzioni occidentali, nell’affidabilità dell’apparato mediatico che abitualmente propina versioni di comodo su ogni avvenimento di questo genere, avrebbe l’effetto di rivelare il castello di menzogne su cui tutto il sistema di potere è basato nell’inganno dei cittadini, nella copertura di giganteschi interessi (dal’industria degli armamenti al petrolio) e nel perseguimento dei suoi scopi.
Se questo avvenise davvero, crollerebbe la fiducia nei governi, nelle classi politiche e negli organi di stampa, nelle TV di massa, determinando un vero terremoto. Ovvio che questo non è permesso che possa accadere e che tutto l’apparato di potere vigila perchè non accada. Da qui le accuse di “complottismo” per coloro che si ostinano a dubitare o negare le versioni ufficiali, da tale accusa nasce il discredito, l’emarginazione di chi propone queste tesi o si muove la macchina della diffamazione e del ridicolo con opportuna distorsione delle tesi non conformi (accuse frquenti di essere quelli del complotto degli ” illuminati”, dei “rettiliani”, la “Spectre”, ecc..).
Eppure ci sarebbero un paio di osservazioni logiche ed elementari da fare:
1) perchè dare tanta evidenza alle azioni terroristiche fornendo a queste una enorme cassa di risonanza mediatica con ore ed ore di trasmissioni quando il fenomeno si dovrebbe contenere ed evitare l’eventuale emulazione da parte di altri soggetti ?
2) come si spiega che le conseguenze pregiudizievoli delle azioni terorristiche sono sempre a carico delle persone o dei popolazioni che i terroristi affermano di voler difendere, anzi costituiscono sempre il pretesto per le politiche imperialiste e di invasione che producono poi il terrificante bilancio di centinaia di migliaia di vittime di iracheni, afgani o, libici, palestinesi, somali o siriani che sono stati vittime delle guerre scatenate dagli USA e dall’Occidente?
Di fatto abbiamo dei governi che facilitano il lavoro svolto dei terroristi e delle organizzazioni di terroristi che agevolano l’operato dei governi.
Il paradosso è stato raggiunto con gli attuali avvenimenti in Medio Oriente dove si è reso evidente che gli Stati Uniti, la massima potenza che aveva a suo tempo, dopo l’11 S.. dichiarato di scatenare una “guerra al terrore” contro Al-Qaeda, l’organizzzazione dichiarata responsabile ufficiale del crollo delle torri, oggi si trova schierata a sostenere e rifornire di armi i ribelli del ramo siriano di Al Qaeda, il Fronte al-Nusra ed altri gruppi consimili, in quanto questi risultano utili alla strategia USA per rovesciare il governo di Al-Assad in Siria, ritenuto ostile agli interessi geopolitici di Washington. A poco servono le patetiche e ridicole dichiarazioni fatte dall’Amministrazione Obama di considerare questi “ribelli moderati” al contrario dell’ISIS quando risulta che, grazie ai collegamenti fra i vari gruppi, le armi americane ed i miliziani addestrati dalla CIA sono finiti nelle file dell’ISIS dove attuano i peggiori atti di terrorismo contro le popolazioni civili e coloro che sono considerati “eretici”.
Lo stesso era avvenuto con l’operazione fatta dalla NATO in Libia ,dove erano stati arruolati i mercenari jihadisti affiliati ad Al-Qaeda per rovesciare il regime del colonnello Gheddafi, anche lui considerato ostile agli interessi occidentali.
Questo solo fatto evidente dovrebbe far aprire gli occhi a chi ancora crede o ha creduto in passato al castello di menzogne costruito dalla propaganda dei media e dei governi occidentali.
Non sappiamo tuttavia se la gente comune sarà in grado di comprendere la perversità intrinseca della stessa natura del potere, che oggi non si identifica più con un singolo Stato o governo ma con centrali di potere sovranazionali che operano cinicamente per raggiungere i loro fini al di sopra dell’interesse dei popoli, travolgendo ogni ostacolo, al di fuori di ogni regola di giustizia e di umanità.
Come qualcuno ha scritto di recente “il potere è stato edificato su una montagna di cadaveri e seguirà mietendo le sue vittime”.