Nei primi 8 mesi dell’anno 2015 ci sono stati 45.000 morti in più rispetto ai primi 8 mesi del 2014
di Paolo De Gregorio - 28/12/2015
Fonte: Arianna editrice
Rifletto sulle statistiche ISTAT pubblicate da Repubblica: nei primi 8 mesi dell’anno 2015 ci sono stati 45.000 morti in più rispetto ai primi 8 mesi del 2014. Per avere un episodio analogo si deve tornare al 1943.
La sensazione, non certo scientifica, è che si sommano diversi fattori: la diminuita capacità del Servizio Sanitario Nazionale di soddisfare le richieste di accertamenti diagnostici, con attese di mesi e anche di anni, gli aumenti dei ticket, le voci insensate di chi rinuncia alle vaccinazioni, il consumo di cibi scelti non con criteri di una alimentazione sana ed equilibrata, ma scelti per il prezzo basso e spesso dimenticando frutta e verdura, la rinuncia alle cure odontoiatriche che come si sa costano un occhio.
Se aggiungiamo la venefica aria che si respira nelle città e il clima che ormai ci riserva picchi di caldo e di freddo, ecco emergere le cause di tutti quei morti: la crisi economica e l’inquinamento prodotto dalla follia di uno “sviluppo” insostenibile, con porcherie che troviamo nell’aria, nell’acqua, nella terra, nei cibi, che colpisce soprattutto i più poveri.
Inceneritori, discariche, terra dei fuochi dove si bruciano rifiuti tossici del nord industriale, concorrono a formare, nei giovani soprattutto, la sensazione di non avere un futuro, proprio in termini di sopravvivenza e queste statistiche (che verranno immediatamente minimizzate e distorte), secondo me parlano di un mondo ammalato terminale.
Eppure i responsabili di questo disastro hanno nomi e cognomi, sono le multinazionali dei combustibili fossili che vedono nelle energie rinnovabili la loro fine, sono le multinazionali del cibo spazzatura, pieno di chimica e coloranti cancerogeni, che fabbricano obesi e malati per la gioia ed i profitti delle multinazionali farmaceutiche, che vedono nell’agricoltura biologica e nella prevenzione delle malattie la loro fine.
Papa Francesco, che parla tanto di “misericordia” provasse ad invocare misericordia ai consigli amministrazione delle multinazionali, comprese quelle delle armi, per la vita e la salute degli uomini della terra, trattati senza pietà da coloro che si arricchiscono sulla malattia e sul dolore.
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Desidero dare seguito alla mia riflessione di ieri 26 dicembre, sulle cause dell’aumento anomalo della mortalità tra la popolazione italiana nel corrente anno 2015, pubblicato dall’Istat.
Anzitutto si tratta di un allarme che doveva essere dato da chi avrebbe il compito istituzionale di proteggere la salute degli italiani rivelatosi un organismo affarista, composto da politici anziché da funzionari del Ministero della salute, intenti solo a truffare lo Stato con le convenzioni tra pubblico e privati, a trescare con esponenti di Comunione e liberazione per mettere i loro esponenti nei posti chiave, disinteressati alla salute dei cittadini fino al punto di non aver istituito un registro dei tumori, che consentirebbe di avere un quadro certo del rapporto tra territorio, inquinamento, e incidenza delle patologie tumorali, ben sapendo che questi dati sono indispensabili ai magistrati per procedere penalmente contro gli inquinatori.
Ciò dimostra, oltre ogni dubbio, quanto la politica sia subalterna al modo di produrre le merci, cercando in ogni modo di non disturbare gli inquinatori, che, oltre a dare il lavoro, decidono della vita, della salute, spesso della morte di moltissime persone, lasciando a pochi valorosi magistrati l’immane compito di cercare di fermare questa logica criminale.
Se comprendiamo a fondo questo meccanismo e allarghiamo lo sguardo al mondo globalizzato, vediamo che le grandi multinazionali che dominano il mondo, che solo i ciechi definiscono democratico, si muovono nella stessa logica malvagia, contro la salute umana, contro l’ambiente, contro la pace.
E continuiamo a bestemmiare definendo l’America democratica, quando è evidente che la maggior parte dei deputati, repubblicani o democratici (fa lo stesso) sono finanziati da gruppi economici che pretendono tassativamente che non sia toccato il sistema delle assicurazione della sanità privata (che lascia 40 milioni di americani a crepare senza aiuto), dimostrando che il presidente Obama non conta nulla, che non sia toccato il libero commercio delle armi malgrado le stragi, che non sia toccata la politica estera americana basata su 900 basi militari all’estero ed un bilancio spaventoso delle spese militari, che non sia toccato il potere delle banche in mano soprattutto alla lobby ebraica, che non sia toccata l’oligarchia capitalista che possiede tutto il sistema televisivo con cui riesce ancora a far passare per democrazia la feroce dittatura delle multinazionali.
Nessun progresso sarà possibile nel mondo fino a quando ogni paese non uscirà da alleanze militari di qualunque tipo, avrà come strategia l’indipendenza energetica con le rinnovabili, l’indipendenza alimentare con cibi biologici prodotti a km zero, la prevenzione delle malattie per abbattere i costi statali della sanità, l’educazione sanitaria, sessuale, alimentare nelle scuole, la diminuzione dell’orario di lavoro per “lavorare meno, lavorare tutti”, la pensione a 60 anni, utilizzando tutto il denaro che si butta negli eserciti e negli sprechi di ogni tipo, a cominciare dall’8 per mille alle religioni.
L’anno prossimo saremo sommersi nei media dalla interminabile parodia della democrazia, in occasione della elezione del nuovo presidente USA, che spero sia guardata con occhi nuovi, con contorno di risate di scherno in grado di uccidere qualsiasi retorica che inneggia alla “libertà”, rendendosi finalmente conto che il cittadino è un suddito che non conta nulla, il politico è un servo venduto, tutte le decisioni vengono prese nei santuari del potere multinazionale e capitalista, che, consapevolmente, uccide uomini e creato.