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L'immigrazione di massa, una spada di Damocle sul capo del lavoratore

di Agnese D'Elia - 28/12/2015

Fonte: viaculturale.blogspot



L'immigrazione selvaggia è servita ai grandi proprietari europei per ristabilire la loro posizione di forza contrattuale dopo le batoste subite negli anni '60-'70, ovvero il proprio "diritto" a fare piu' profitti possibili senza scocciature sindacali e rivendicazioni salariali. 

Niente di nuovo. Anche nell'Ottocento e nel Novecento accadde esattamente la stessa cosa, con gli emigranti italiani in prima linea a fare i 'crumiri' tra gli altri. La differenza e'che allora il movimento sindacale e i partiti che sostenevano i diritti dei lavoratori erano in piena espansione, mentre ora e da ben prima della caduta del muro di Berlino e'iniziata la parabola discendente degli stessi, praticamente scomparsi in Europa. 

Gli emigranti dalle ex colonie francesi e britanniche, attirati a milioni già dagli anni Settanta e Ottanta, ebbero un ruolo-chiave per incrinare l'unità del movimento socialista e sindacale. Ricordiamo che George Marchais, segretario del Partito Comunista Francese si beccò nel 1980 l'accusa di essere razzista dai socialisti al governo (già in via di 'modernizzazione' e avvicinamento al modello capitalista). 

Motivo di questa accusa? L'aver osato dire che gli immigrati (perlopiù nordafricani o neri islamici) che il governo aveva tutti ammassato nelle banlieu amministrate dal PCF stavano togliendo case popolari, aiuti sociali e lavoro ai ceti disagiati dei francesi che vivevano li'. 

La 'Confindustria'francese già dagli anni '70 aveva, con interventi di suoi rappresentanti, elogiato il ruolo positivo dei Sans Papiers ( immigrati clandestini) per abbassare il costo del lavoro e calmierare le rivendicazioni contrattuali dei lavoratori autoctoni

Il tutto è finito con il razzista Marchais scomparso assieme al PCF, che stava dalla parte dei francesi, contro le dissennate politiche immigrazioniste, le cui conseguenze, nel tempo, son state disastrose. Far tracimare di immigrati paesi già dotati di milioni di senza lavoro, precari, o 'sommersi' equivale all'azzeramento quasi totale dei diritti conquistati in due secoli di lotte. 

Significa rimettere indietro l'orologio della storia, riempire una nazione di lavoratori-proletari-mendicanti, sospesi nel perenne ricatto del "Ringrazia il cielo che il lavoro ce l'hai, e se non ti va bene, c'e'la fila di immigrati qui fuori pronti a sostituirti".