Immigrati, prezzo di listino: 10 mila euro per ogni rifugiato reinsediato
di Alessandro Di Marzio - 16/07/2016
Fonte: L'intellettuale dissidente
Ecco l’ultima trovata dei burocrati di Bruxelles per gestire l’emergenza immigrazione: 10.000 euro per ogni profugo al Paese ospitante. Questa la proposta di qualche giorno fa della Commissione Europea. Evviva. Finalmente una soluzione a un problema come quello dell’immigrazione che affligge l’Europa (o meglio una parte di essa) ormai da anni.
C’è da aspettarsi dopo un’affermazione simile, in quest’estate segnata, dopo il referendum inglese, dal montare sempre crescente dell’euroscetticismo, un’improvvisa vampata di euroentusiasmo, una corsa ai rimborsi di Bruxelles anche dai più scontenti membri dell’Unione, che faranno a gara a chi ha più profughi per buscarsi i rimborsi UE. Cosa che prevedibilmente accadrà massicciamente soprattutto nel nostro Paese, per le solite ragioni geografiche e sociali che è inutile ripetere.
Dalla nostra parte abbiamo illustri precedenti di business dell’accoglienza criminali. Ricordiamo bene tutti la storia di Mafia Capitale, la cooperativa 29 giugno, e Salvatore Buzzi che al telefono sosteneva che con gli immigrati si guadagna più che con il traffico di droga. Cosa c’è da aspettarsi per il futuro se tale proposta dovesse divenire esecutiva? Una vera e propria gara all’ultimo rifugiato per accaparrarsi più ‘mazzette’ da 10 mila possibili e lucrare il massimo sulla pelle dei rifugiati, un proliferare di tantissimi Buzzi. Sulla pelle dei profughi si consumerà poi, come già si consuma, un disumano gioco al ribasso, teso a concedere loro lo stretto indispensabile per intascare la maggior quota possibile dei rimborsi europei. Eppure a sentire Avramopoulos, Commissario UE all’Immigrazione, questo provvedimento dovrebbe creare “un sistema di procedure d’asilo comuni”, e garantire “che tutti i richiedenti asilo siano trattati in modo appropriato”. C’è da chiedersi se un’affermazione simile sia stata fatta credendoci davvero oppure semplicemente in mala fede. Per l’intelligenza del signor Avramopuolos ci auguriamo la seconda.
E chi pensasse che per una volta tanto i soldi mangiati dal malaffare arrivano dall’Unione Europea e non dalle nostre tasche si sbaglia, giacché i soldi europei non sono un regalo, non piovono dal cielo, bensì soldi dei contribuenti, compresi quelli italiani. Dunque un’altra volta vedremo andare in fumo i nostri soldi, fagocitati da un sistema apparentemente solidale e accogliente, ma di fatto corrotto e criminale, come abbiamo visto con Mafia Capitale.
Senza contare, in via del tutto incidentale, che l’idea di assegnare un tot di soldi (tanti soldi, come abbiamo visto) a immigrato agli Stati che accolgono è mostruosa anche sotto il profilo umano: quello che sta notoriamente tanto a cuore ai nostri amici di Bruxelles, che nell’ansia di attirare sempre più manodopera a basso costo non si sono resi conto di questo risvolto. La proposta infatti puzza indicibilmente di mercimonio, di commercio di esseri umani. Una sorta di mercato degli schiavi del III millennio. Quanti ne vuoi, 100? Ecco, un milione di euro. Lei signore, solo 20? Va bene, 200.000. Ci saranno anche i saldi di stagione, o i prezzi scontati a fine giornata come al mercato? In un’ottica ribaltata ovviamente, giacchè il saldo e lo sconto qui corrisponderebbero a un aumento del rimborso. Nella stessa ottica vedremo anche offerte del tipo prendi 1, ti paghiamo 2? Ma per i signori che ci comandano da nord questo è tutto normale. Hanno stabilito un prezzo, un valore per un essere umano. E poi ce la prendiamo con gli scafisti.