L’Unione europea non nasce soltanto dal “sogno” di Aldo Spinelli e di Jean Monnet, di Schuman e di Spaak come ci viene sempre raccontato…”* Perché se la componente ideologica fondata sulla mitica solidarietà tra i popoli europei ha avuto un ruolo politico nel motivare attivisti federalisti e nel restituire alle grandi masse la speranza di un futuro finalmente di pace e di riscossa sociale è anche vero che la costruzione materiale, amministrativa, con un progetto non evasivo ma concreto da realizzarsi ponendo pietra su pietra, a passi lenti ma decisi, non è certo opera di democratici che aspiravano a costruire strumenti di partecipazione popolare dal basso verso l’alto ma di alti rappresentanti della politica liberale dipendenti direttamente dal dipartimento di stato americano.
“The Telegraph”* il 19/9/2000 pone bene in evidenza un articolo di Ambrose Evans-Prichard titolato ” Euro-federalist financed by US spy chiefs”.* Già nel 1997 erano stati resi pubblici dei documenti che avallano le tesi di Evans-Prichard (e di altri) che la costruzione per tappe intermedie a partire dal 1948 dell’Unione europea è opera dell’Office of strategic studies e poi della CIA sotto la regia della Presidenza degli Stati Uniti e del Dipartimento di Stato.
A togliere dubbi agli scettici, almeno in Inghilterra, ci penserà l’importante ricostruzione dei documenti CIA effettuata da Cristopher Brooks e da Richard North ” The great deception”*. A secret history of the European Union”*.
L’unificazione europea, voluta dagli Stati Uniti (che ovviamente si avvaleva del mito europeista), con una valanga di dollari necessari per le questioni organizzative e per le buste paga per i politici fedeli, era indispensabile affinché gli ordini arrivassero ad un centro da cui potessero dipartire per arrivare alle periferie (cioè gli stati nazionali) puntualmente ed affrontare così con maggior compattezza il pericolo sovietico all’esterno e la minaccia comunista all’interno presente nella società, nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nel sindacato, nella cultura e nell’arte (Andreotti ad esempio fu particolarmente ostile al”neorealismo” di Rossellini, De Sica, Zavattini…)
L’8 luglio di quest’anno al summit NATO di Varsavia abbiamo assistito alla completa capitolazione dell’Unione Europea.
“Di fronte alle sfide senza precedenti provenienti da est e da sud, è giunta l’ora di dare nuovo impeto e nuova sostanza alla partnership strategica Nato-UE”*. Unione europea che rimette dunque la sua “prudente”* politica imperialista nelle spire di una strategia di dominio planetario e di scontro con le superpotenze russa e cinese. La politica estera europea non sarà più portata avanti (almeno formalmente) da lady Pesc ma sarà direttamente espressa dalla Nato (e cioè dagli States) che deciderà non solo sugli obiettivi e sulle alleanze militati e su quelli che di volta in volta assurgeranno al ruolo di nemici ma anche sugli accordi economico-commerciali ad est e a sud ed eventualmente sulle sanzioni da imporre ai Paesi ostili o nemici.
Il colpo di stato in Ucraina è stato fortemente voluto dagli USA (oltre che dall’intermarium*, l’asse europeo antirusso) per contrapporre e separare la Federazione russa dall’Europa e creare inimicizia paventando un’aggressione ad oriente, date le presunte mire imperialiste della Russia. Sabotati i progetti di gasdotti (vedi South stream) per impedire che l’Europa potesse usufruire di rifornimenti energetici* direttamente dall’Orso russo.
L’ impresa di annettere l’Unione europea è riuscita così bene alla CIA e al Dipartimento di Stato che non solo è stato imposto un aumento vertiginoso delle spese miltari perchè tutti gli stati aderenti possano rispondere prontamente ai diktat strategici NATO ma è stato anche progettato un “Centro per le comunicazioni strategiche” che rafforzi le preesistenti iniziative europe , per manipolare dati, notizie da fornire a tutti i media europei per screditare la Russia ed i suoi alleati, l’Iran, la Siria, il Libano.
Paul Craig Roberts ci racconta che negli anni ’70 il suo relatore alla tesi di dottorato, poi funzionario di alto livello nella sicurezza nazionale, alla sua domanda” Come fa Washington a far sì che Paesi stranieri facciano ciò che Washington vuole?” “Soldi” ha risposto “Diamo ai loro capi vagonate di soldi. Ci appartengono” *.
NOTE
1) Maria Grazia Bruzzone “L’UE dalle origini al TTIP…” 26/2/202016 in Blog Underblog
2)il link dell’articolo di Evans Prichard http://www.telegraph.co.uk/…/Euro-federalists-financed-by-U…
3) deception : inganno
4) testo cit . da M. G. Bruzzone , op. cit .
5) Manlio Dinucci “Il patto di acciaio Nato-UE” 13/7/2016
6) dico prudente perchè finora aveva cercato di disturbare nelle sue imprese imperiali il meno possibile Russia e Cina …ma ora con il patto di acciaio …
7)Intermarium , l’asse antirusso tra il mar Baltico e il mar Nero :espressione utilizata da Lucio Caracciolo in “Limes”
8) due piccioni con una fava : impedire i rifornimenti dai Russi e comprare dagli States il gas
9) Paul Crig Roberts”L’Europa è condannata dal vassallaggio a Washington ?” 29/7/2016 “Sponda sud news”