L'economia della felicità
di Gloria Germani e Alex Jensen - 09/11/2016
Fonte: economiadellafelicita
Resoconto della VIII Conferenza e raduno internazionale L’ECONOMIA DELLA FELICITA’
Firenze, Italia, è stato il luogo adatto per ospitare l'8 ° Conferenza e Raduno Internazionale della felicità. Quale città meglio dell'antica capitale da cui sono nate le banche ed il commercio, poteva ospitare il movimento internazionale della localizzazione che si batte oggi contro quel vecchio sistema?
Nonostante la sua lunga storia nello sviluppo dell'economia commerciale che affligge il mondo intero - e, nonostante gli impatti negativi per il paese della globalizzazione e delle multinazionali - Italia mantiene ancora molte chance per una 'ri-nascita': una società di produzione e consumo locale radicata nei principi di giustizia e integrità ecologica. L'architettura e gli insediamenti - molti dei quali lasciati in eredità dalla secolare ricchezza mercantile - sono ben situati per ospitare nuove iniziative di localizzazione. Con la loro statura storica possono anche presentarsi come barriere naturali contro le griglie infrastrutturali necessarie per gli investitori e il commercio globali.
E quale miglior giorno per tenere questa conferenza se non il giorno di nascita di Gandhi il 2 ottobre, celebrato come la 'Giornata internazionale della nonviolenza'? Gandhi ha visto e ha esposto la violenza e l'irresponsabilità strutturale inerente all’ espansionismo e all'imperialismo economico. Ha riconosciuto che una società nonviolenta necessita di una una economia locale basata sulla sufficienza e guidata dall’etica. "Quando la produzione e il consumo diventano localizzati", ha scritto Gandhi, "la tentazione di accelerare la produzione a tempo indeterminato ed a qualsiasi prezzo, scompare. Tutte le difficoltà e i problemi senza fine che il nostro sistema economico presenta oggi, inoltre, sarebbe finiti.”
La conferenza è stata co-organizzata dalla ONG Local Futures di Helena Norberg Hodge e l'associazione italiana Mani Tese, impegnata per la giustizia globale e contro la fame, con decine di altre organizzazioni come partner sponsor, partner, mediapatner, e amici. Questi gruppi stanno lavorando su una grande varietà di questioni contro l'economia globale, per ricostruire alternative orientate verso la giustizia sociale e ambientale e il benessere.
C’era un atmosfera di entusiasmo che vibrava per sentire discutere le questioni cruciali dell’economia e della felicità da un amplia angolatura e con un impianto complessivo. L’entusiasmo era evidente non solo dal gruppo impressionante di sostenitori e delle organizzazioni coinvolte, ma anche dalle oltre 1.200 persone che hanno riempito l'elegante Teatro Verdi - la maggior parte dei quali rimasti tutti il giorno dalle 9 alle 7 di sera, ascoltando lezioni, forgiando nuove amicizie nel foyer, condividendo cibi locali e biologici. Oltre alla lectio magistralis di apertura tenuta da Helena Norberg-Hodge,si sono ascoltato le lezioni di relatori internazionali di grande rilievo, tra cui l’eco-femminista Vandana Shiva, il fondatore delle Transition Town Rob Hopkins, l’avvocato di affari locali Michael Shuman,l’ ambientalista indiano Ashish Kothari, e il critico della scolarizzazione: Manish Jain.
L’economista e filosofo Serge Latouche ha deliziato il pubblico con la sua demolizione tagliente dell'economia neo-classica trasmessa nel suo inimitabile franco-italiano. Una serie di straordinari attivisti italiani, studiosi e critici hanno sviluppato i due temi del giorno. La studiosa di nonviolenza Gabriela Calderaro; il parlamentare del 5-Star Movimento Carlo Sibilia; il presidente onorario del Movimento per la Decrescita Felice Maurizio Pallante; il noto attivista per la pace Rocco Altieri; la filosofa e psicologa clinico Dr. Giuliana Mieli; e Rosanno Ercolini, presidente della Zero-Waste Europe e nel 2013 vincitore del Goldman Environmental Prize. (Per un elenco completo dei relatori e le loro biografie, vedi: http://www.economiadellafelicita.it/bios-dei-relatori/).
La conferenza ha senza dubbio incontrato un movimento emergente in Italia, visibile nel meraviglioso 'mappa di alternative' in tutto il paese che è stata elaborata da un altro partner della conferenza, Italia che cambia. Lo spirito della giornata è stato colto dall’ ufficio stampa ufficiale della conferenza, Giorgia Vezzoli: "Ultimamente le conferenze non attirano molte persone, ma questo era qualcosa di incredibile!"
Abbiamo lasciato la conferenza provando un senso palpabile di ispirazione e di incoraggiamento, una visione piena di speranza per una miriade di correnti convergenti che si impegnano per un Italia più sana e migliore e, per estensione, per un mondo migliore.