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9 menzogne sulla guerra allo Yemen

di Randi Nord - 25/11/2017

9 menzogne sulla guerra allo Yemen

Fonte: Aurora sito

Circa due anni e mezzo fa, l’Arabia Saudita iniziava a bombardare e occupare lo Yemen per sostenere il governo fantoccio di Abdrabuh Mansur Hadi. Gli attacchi aerei sauditi colpiscono deliberatamente case. Decine di migliaia sono i morti. Milioni a rischio di carestia. L’assedio ha scatenato un’epidemia di colera senza precedenti. E il popolo non può nemmeno fuggire perché l’aeroporto è chiuso per volere dell’Arabia Saudita. I media aziendali non seguono lo Yemen. Non solo evitano informazioni cruciali, ma mentono apertamente per rafforzare la narrazione imperialista. Geopolitics Alert tenterà di sfatare molti miti e spiegare la verità.

1. La guerra nello Yemen non è una guerra civile
La guerra civile indicherebbe che gli yemeniti combattono altri yemeniti, ma ciò è di per sé sbagliato. La resistenza dello Yemen (che include Ansarullah, Guardia Repubblicana e altri) attualmente combatte mercenari sostenuti dai sauditi, tra cui molti soldati sudanesi e degli Emirati Arabi Uniti, nonché della compagnia privata Blackwater. Non può esserci una guerra civile perché Arabia Saudita ed alleati sono una forza d’invasione che occupa lo Yemen inviandovi combattenti stranieri.

2. …o una guerra per procura.
Bene, da un lato è una guerra per procura, ma gli unici fantocci sono quelli di Arabia Saudita ed alleati. La resistenza dello Yemen non riceve aiuto estero e non combatte per alcuna potenza straniera: semplicemente vuole guidare lo Yemen senza interferenze straniere. Perché il conflitto nello Yemen sia una guerra per procura, un’altra potenza straniera dovrebbe manipolare la resistenza dello Yemen, ma non è per nulla così. (Ne riparleremo più avanti).

3. …un conflitto sunnita-sciita.
Se qualche notiziario fa passare la guerra nello Yemen (o qualsiasi guerra) per un semplice conflitto tra sunniti e sciiti, dovreste immediatamente smettere di seguirlo. Tale argomento prima di tutto ignora fattori e poteri, riducendo il conflitto a semplice differenza religiosa. È da ignoranti. Sì, il movimento Ansarullah dello Yemen è stato fondato da zayditi sciiti. Ma vi sono combattenti e politici di diverse sette e religioni che semplicemente non vogliono che potenze straniere controllino il loro Paese. Inoltre, chiamare l’Arabia Saudita sunnita ignorandone l’intollerante e violenta ideologia wahabita è un insulto a tutti i sunniti.

4. L’Arabia Saudita ha sempre desiderato il controllo politico ed economico dello Yemen.
Uno sguardo al secolo scorso dice tutto ciò che si deve sapere delle intenzioni saudite nello Yemen. Durante la rivoluzione dello Yemen del 1962, l’Arabia Saudita sostenne i realisti che combattevano per mantenere l’imamato. Sapevano che uno Yemen indipendente sarebbe divenuto un Paese forte, al confine sud, e che sarebbe diventato un concorrente. Anche a quei tempi, l’imamato sciita era preferibile a una repubblica dal punto di vista saudita. Lo Yemen è ancora l’unica repubblica della penisola arabica e lo è ancora: l’Arabia Saudita non può sopportare una repubblica pluralista, economicamente vitale e indipendente nella penisola arabica.

5. Gli “Huthi” (Ansarullah) non sono una milizia iraniana.
Il comportamento saudita nello Yemen è genuinamente macabro e ripugnante. In che modo Stati Uniti ed Europa possono giustificare militarmente il sostegno a tale guerra terroristica? Ah sì, l’Iran, ovviamente. Sfortunatamente per gli imperialisti, non ci sono prove a sostegno di tale accusa. In realtà, tutte le affermazioni sull'”influenza iraniana” portano a vicoli ciechi come barche oscure nel Golfo o le rotte del contrabbando che passano dal Quwayt. Ansarullah, la resistenza dello Yemen e l’Iran non solo negano tale relazione, ma non ci sono prove che lo suggeriscano. Il Comitato rivoluzionario supremo dello Yemen nella capitale Sana ha i mezzi per fabbricare e sviluppare proprie armi. L’ex-presidente Salah era un alleato degli Stati Uniti che ricevette importanti aiuti militari nei primi anni della “Guerra al terrore”. Quindi non c’è carenza di armi nello Yemen. E i media hanno dimenticato blocco a terra, in mare e aereo imposto dai sauditi?

6. al-Qaida è un alleato degli USA nello Yemen.
Perché l’Arabia Saudita bombarda i civili nel territorio della Resistenza mentre al-Qaida continua a prosperare in altre aree? Al-Qaida è un alleato e pedina di Arabia Saudita e Stati Uniti. Questo fino a quando non diventa troppo forte, quando gli Stati Uniti entrano in azione compiendo certe operazioni speciali confuse e di alto profilo. In alcune parti del sud dello Yemen, membri di al-Qaida combattono al fianco delle truppe filo-saudite. Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti impiegano mercenari locali. Chi ha detto che non ci sono membri di al-Qaida tra costoro? Nessuno, perché questo non se ne è mai discusso. Indipendentemente da ciò, al-Qaida e la coalizione saudita combattono lo stesso nemico: Ansarullah. L’obiettivo principale saudita in questa guerra è distruggere il movimento di resistenza dello Yemen, non al-Qaida. Qualsiasi attacco ad al-Qaida dagli Stati Uniti avviene per fare pressione su Ansarullah, non per spazzare via il gruppo, proprio come usano lo SIIL in Siria e Iraq.

7. Ansarullah ed alleati combattono contro SIIL e al-Qaida.
L’unica forza che combatte al-Qaida e SIIL nello Yemen è Ansarullah insieme agli alleati. Sono l’unico vero nemico di tali gruppi terroristici nel Paese. Come movimento rivoluzionario, ha un ruolo importante nel mantenere le comunità al riparo da violenze e forze reazionarie intolleranti come al-Qaida. Ansarullah ed alleati sono le uniche entità nello Yemen che prendono provvedimenti sostanziali per sradicare i gruppi terroristici dal territorio. Le forze di sicurezza creano checkpoint e sopprimono potenziali attacchi terroristici. Questo fatto, ovviamente, viene convenientemente ignorato dai media. D’altra parte, gli attacchi suicidi di gruppi come SIIL o al-Qaida sono relativamente frequenti nel territorio occupato da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

8. Il blocco uccide più velocemente delle bombe.
Stime ufficiali registrano il bilancio delle vittime della guerra in Yemen a circa 12000. Le fonti locali riportano un numero molto più alto. Eppure, questo dato riflette solo i morti negli attacchi aerei e nelle operazioni militari. Sì, la campagna aerea saudita uccide civili quasi quotidianamente. Ma solo da aprile, oltre 2000 persone sono morte per un’epidemia di colera senza precedenti. E ancora una volta, è solo un dato ufficiale. Il blocco via terra, aria e mare imposto dai sauditi è direttamente responsabile dell’innesco di tale focolaio. Ciò è chiaramente intenzionale e strategico. Non solo i sauditi negano l’ingresso agli aiuti per lo Yemen, ma non consentono ai civili di partire per cure mediche, ed hanno distrutto le infrastrutture portuali yemeniti. Per non parlare, a causa del blocco, dei milioni di yemeniti sull’orlo della carestia.

9. ONU e comunità internazionale non hanno fatto letteralmente nulla.
Dato che le potenze mondiali si alleano con l’Arabia Saudita e i loro amici nel Consiglio di cooperazione del Golfo, le grida di aiuto yemenite cadono nel vuoto. A parte qualche rimprovero, le Nazioni Unite non hanno fatto assolutamente nulla per fermare la guerra. Non hanno fatto pressioni sull’Arabia Saudita per aprire l’aeroporto di Sana. Raramente incoraggiano i colloqui di pace. E non hanno esortato Stati Uniti e Regno Unito smettere di armare l’Arabia Saudita. Di fatto, su pressione dell’Arabia Saudita, il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha effettivamente rimosso vari Paesi che violano i diritti umani dei bambini. Che altro aspettarsi da un’organizzazione che ha eletto il peggiore violatore dei diritti umani del mondo (Arabia Saudita) al Consiglio per i diritti umani e al Comitato per i diritti delle donne?

I media occidentali nascondono i crimini di guerra e condannano “le violenze da tutte le parti”
Fino alla fine della guerra nello Yemen, i media occidentali continueranno ad agire ambiguamente. Secondo le parole immaginifiche di Donald Trump, continueranno a condannare “la violenza da tutte le parti”. (Non ha senso, ma sembra suonare bene). E naturalmente ignoreranno completamente che una parte ha l’aeronautica e il sostegno delle potenze mondiali, mentre l’altra si difende da invasori e terroristi. I media occidentali continueranno a condannare i gruppi sbagliati mentre occultano il comportamento terroristico di Arabia Saudita ed alleati.Traduzione di Alessandro Lattanzio