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A Kursk la guerra a cinque dimensioni della NATO si rivela un fallimento

di Declan Hayes - 03/09/2024

A Kursk la guerra a cinque dimensioni della NATO si rivela un fallimento

Fonte: Come Don Chisciotte

Gengis Khan avrebbe fatto scuoiare vivo il generale Olexsandr Syrski, comandante in capo delle forze armate ucraine, dopo il monumentale errore della sua incursione a Kursk. Syrski, che è solo un pupazzo da ventriloquo per Zelensky e i portaborse della NATO di Ramstein, pensava di essere un Annibale o uno Scipione che avrebbe trionfato attaccando la Russia dalle retrovie con i suoi guerrieri di Azov a cinque dimensioni; i ceceni stanno ora raccogliendo i loro resti e mettono in sacchi di plastica.

Syrski è una macchia unidimensionale a quattro stelle sia per l’esercito che per il popolo ucraino. I suoi risultati nell’attuale guerra con la Russia sono così disastrosi che è un peso per l’Ucraina tanto quanto lo è il travestito Zelensky. Lungi dall’essere un altro Annibale o un altro Scipione, Syrski è un incapace che ha sacrificato migliaia di uomini senza una ragione precisa e la sua promozione al posto di comando sembra essere dovuta solo alla sua particolare abilità nel leccare il culo di Zelensky.

Sebbene la sua incursione a Kursk sia stata paragonata alla controffensiva delle Ardenne della Werhmacht, essa è di gran lunga più azzardata di qualsiasi altra impresa compiuta dai migliori generali di Hitler. Syrski ha mandato in Russia le sue truppe migliori con il loro equipaggiamento migliore, senza alcuna speranza di essere rifornite e senza un obiettivo realistico da raggiungere. Inoltre, i suoi uomini hanno torturato e ucciso indiscriminatamente civili e coscritti russi, facendo in modo che i ceceni non vedano l’ora di spazzarli via il prima possibile.

Poiché queste truppe d’invasione sono state addestrate a caro prezzo e con grande clamore dai leccapiedi della NATO nella Repubblica Ceca, in Gran Bretagna, in Spagna e in Francia, anche coloro che le hanno addestrate dovrebbero condividere il loro destino. Come lo stesso Syrski, anche i suoi sostenitori della NATO sono da disprezzare.

Ma c’è qualcosa di ancora peggiore. Le truppe d’assalto naziste di Syrski avrebbero dovuto mettere in pratica una Blitzkrieg 2.0, irrompere a Kursk e, con una guerra a cinque dimensioni, rispedire i russi verso la Siberia. Non è andata così.

Quando, nel maggio 1940, la Wehrmacht aveva invaso i Paesi Bassi ed era entrata in Francia, era costituita da truppe guidate e addestrate in modo professionale che utilizzavano tattiche innovative (Blitzkrieg) contro i francesi, impreparati a resistere efficacemente. Non è questo il caso della Russia moderna e il fatto stesso che Zelensky e i suoi colleghi sniffatori di coca pensino il contrario dovrebbe essere fonte di profonda preoccupazione per i loro compagni fascisti.

Anche se, per ipotesi, le divisioni ucraine che sono entrate a Kursk avessero avuto il miglior addestramento possibile, ora hanno scoperto che le cose funzionano in modo molto diverso quando dalla teoria si passa alla realtà. Sebbene i loro crimini significhino che saranno fortunati se verrà loro mostrato un po’ di rispetto, questo non è il tipo di fortuna a cui si riferivano Eisenhower e il grande Napoleone quando dicevano di volere generali fortunati.

Un problema molto più serio è rappresentato dai Rambo di Ramstein, che pensano che sia giusto sacrificare le vite dei loro soldati in stupidi giochi di guerra, come a Kursk, senza alcun vantaggio percepibile. Per quanto possa sembrare strano, questi cretini della NATO non hanno nemmeno capito come si è trasformata la Russia da quando Eltsin ha abbandonato la scena. La Russia non è più un patetico ubriaco che la NATO può scippare quando vuole. È in ottima forma e ha dimostrato più volte che può e vuole difendersi, a qualunque costo.

Il problema, a mio avviso, è che i vertici della NATO sono pieni di pagliacci che stanno ancora combattendo le guerre di successione jugoslave e sovietiche, dove l’Occidente aveva ogni possibile vantaggio, tranne quello dell’intelligenza. La loro stupidità di fondo si manifesta nell’analisi della perdita della Crimea all’epoca di quella che avevano chiamato la Rivoluzione della Dignità, ma che, in realtà, era stato un pogrom molto poco dignitoso condotto dai nazisti tatuati della NATO contro russi disarmati e secolaristi vari a Odessa e Kiev. Anche se Zelensky e i suoi amici possono raccontare tutte le favole che vogliono al riguardo, non c’è nulla di dignitoso nell’incenerire degli adolescenti di Odessa e scattarsi dei selfie mentre lo si fa. Nemmeno i nazisti veri lo facevano.

Per quanto riguarda la Crimea, non c’è più nulla da vedere. La NATO aveva cercato di prendere il controllo della Crimea, ma Putin li aveva battuti sul tempo, si era assicurato la Crimea e quindi il futuro della flotta russa del Mar Nero. Non c’erano state lezioni di sotterfugio russo o di guerra moderna da imparare. La NATO aveva tentato una mossa veloce, ma l’Alto Comando russo era stato più rapido.

La fondazione dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe risale al 25 gennaio 1763, cioè a prima che George Washington mettesse insieme il suo Esercito Continentale. Non c’è il minimo dubbio che [allo Stato Maggiore] abbiano imparato qualcosa in tutti questi anni, dato che hanno sconfitto più volte grandi eserciti invasori. Sia Napoleone che Hitler erano arrivati a Mosca [o nelle sue vivinanze] con i migliori eserciti della loro epoca. Ed entrambi avevano fatto un buco nell’acqua, proprio come era successo allo svedese Carlo XII che aveva usato le stesse tattiche più di un secolo prima che Bonaparte conducesse la sua Grande Armata alla rovina.

Per quanto riguarda quel brufolo che è l’incursione di Syrski a Kursk, la Russia ha 100.000 truppe che stanno facendo girare i pollici nella vicina Bielorussia, truppe che avrebbero potuto agire come pompieri a Kursk, se fossero state necessarie. Ma non sono servite perché la Russia ha rapidamente messo Kursk sotto controllo senza il loro aiuto.

La situazione attuale della Russia è che ha un’economia che paga più che bene i suoi conti e può permettersi le forze armate esperte di cui dispone per proteggere se stessa e i suoi interessi. La NATO, invece, ha esaurito la sua carta di credito e ha fatto saltare il gasdotto Nord Stream in una forma di hara kiri economico che sfida ogni logica e pianificazione. Dopo aver prevalso contro Grenada e Saddam Hussein, pensano di poter sconfiggere una potenza quasi equivalente come la Russia.

Anche se la Russia può essere facilmente battuta nelle simulazioni che si tengono a Ramstein, dei cretini che giocano ai cowboy e agli indiani non sono la realtà. Dare un calcio ad un nido di vespe a Kursk è la realtà, ma non è una cosa intelligente. Non solo è una cosa molto stupida, ma anche molto costosa.

Le forze armate di Australia, Gran Bretagna, Canada, Georgia, Polonia, Tailandia e Dio solo sa chi altro hanno scritto infiniti trattati sulla guerra a cinque dimensioni che, in questo caso, comporterebbe una guerra lampo contro la Russia via terra, mare e aria, mandando contemporaneamente in tilt il suo cervello elettronico e incapacitando le sue cellule nervose.

Sebbene in una caffetteria di Manstein o di Langley tutto questo possa sembrare facile come una passeggiata nel parco, sono solo stupidaggini, tutta apparenza e niente sostanza. Anche se i modelli predatore-preda sono deliziosi esercizi intellettuali, attualmente i pagliacci della NATO non hanno alcuna speranza realistica di superare l’Alto Comando russo, che ha vissuto e respirato i punti di forza e di debolezza del proprio habitat per tutti gli ultimi 260 anni. Se Hitler, Napoleone e Carlo XII non erano riusciti ad andare oltre la prima base, che speranza hanno degli spogliarellisti travestiti come Zelensky e dei nazisti tatuati di Azov sotto la guida unidimensionale di Syrski?

Sebbene la guerra a cinque dimensioni sia la strada del futuro, l’ignoranza sfrenata e l’arroganza criminale rendono degli incapaci come Zelensky, Syrski e le sagome di cartone che occupano la Casa Bianca inadatti al ruolo.

Kursk ha dimostrato che il comando supremo, in tutte le dimensioni che si desiderano, è una sintesi di arte e di scienza applicata avanzata e multidimensionale, che richiede una serie di abilità che vanno ben oltre le capacità dei buffoni di Kiev e Ramstein a cui Syrski risponde. Anche se Gengis Khan avrebbe fatto scorticare vivo Syrski, di una cosa del genere non c’è più bisogno. Tutto ciò che serve è che Syrski, Zelensky e gli altri pagliacci della NATO si dimettano, che Zelensky torni al suo lavoro diurno di spogliarellista. Per quel che riguarda il generale unidimensionale a quattro stelle Olexsandr Syrski, alias il macellaio di Bakhmut, lungi dall’essere un eroe dell’Ucraina, questo idiota è responsabile di più morti ucraini a Kursk e in Ucraina di chiunque altro, ad eccezione dello stesso Zelensky dai tacchi alti.

La guerra a cinque dimensioni contro la Russia, dovrà quindi attendere finché la NATO non ne avrà acquisito i rudimenti. La NATO deve, con urgenza, arrestare Zelensky, Syrski e tutti gli altri buffoni che rispondono ai pezzi grossi di Ramstein e magari anche Hunter e Joe Biden, se si vuole salvare qualcosa dal completo sfacelo che questi Neroni e Caligola monodimensionali della NATO hanno fatto ricadere su tutti noi. Le madri, le vedove e i figli dei caduti ucraini dovrebbero maledirli tutti fino all’ultimo in questo mondo e nel prossimo, per tutta l’eternità.

 

Fonte: strategic-culture.su
Link: https://strategic-culture.su/news/2024/09/01/natos-fifth-dimensional-warfare-comes-a-cropper-in-kursk/
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

 

Declan Hayes, pensatore e attivista cattolico, ex docente di Finanza presso l’Università di Southampton.