Alle prossime elezioni, vogliamo parlare di sovranità monetaria?
di Fabio Conditi - 05/02/2017
Fonte: monetapositiva
Le elezioni politiche sono ormai alle porte, probabilmente ci saranno prima della loro scadenza naturale del 2018, e quindi probabilmente da oggi si comincerà a parlare di programmi elettorali e di proposte per uscire dalla crisi economica.
Allora voglio chiarire a tutte le forze politiche un concetto chiaro e semplice: inutile che ci parliate di proposte come gli 80 euro o l’eliminazione dell’IMU sulla 1° casa, che sono come l’acqua calda per un tumore, noi vogliamo conoscere la vostra posizione sulla sovranità monetaria e sulla possibilità che lo Stato la usi per risolvere i problemi ed uscire dalla crisi economica.
Oggi il denaro si crea, ma solo per le banche ed i mercati finanziari
Mario Draghi ha dovuto finalmente ammettere che “non possono finire i soldi“, perché “abbiamo ampie risorse per far fronte a tutte le nostre esigenze“, dimenticandosi di ammettere che le “loro esigenze” sono solo le banche ed i mercati finanziari, mai che si sia impegnato per venire incontro alle esigenze di noi cittadini e dell’economia reale, neanche nel caso di eventi tragici come un terremoto o un’alluvione.
Quindi smettiamola con il solito mantra che ci ripetono sempre i Governi: “Vorremmo risolvere i problemi e venire incontro alle esigenze dei cittadini, ma purtroppo non ci sono i soldi e dobbiamo ripagare un debito enorme, per cui è necessario continuare a fare i sacrifici altrimenti sono guai peggiori.”
La moneta si crea e lo fanno di continuo ed in grandi quantità, serve solo la volontà politica di utilizzarla per il bene di tutti e non solo di pochi privilegiati. Questo è quello che vi chiediamo.
La scarsità di denaro è voluta per aumentare il debito
L’Italia è una nazione che ha risorse umane, ambientali e culturali in abbondanza, come nessun altro paese al mondo, ma stiamo assistendo impotenti alla loro distruzione per mancanza di soldi, che è l’unica risorsa di cui potremmo disporre in abbondanza, visto che non si trova in natura ed è creata dal nulla dall’uomo attraverso lo Stato, come strumento per realizzare gli scambi di beni e servizi.
Per mancanza di soldi stiamo sprecando le nostre risorse più importanti, il nostro immenso patrimonio ambientale ed artistico che si deteriora, ma soprattutto le grandi competenze e capacità dei cittadini, che non possono essere utilizzate a causa dell’aumento delle persone disoccupate o costrette a riciclarsi in lavori sempre più umili e sottopagati.
I politici e gli economisti corrotti e vassalli del sistema, ci hanno fatto credere che il denaro è un problema se è creato dallo Stato, che oggi crea solo le monete metalliche, mentre è sicuramente meglio se viene creato quasi interamente dal sistema bancario, cioè la BCE, la Banca d’Italia e tutte le banche private, attraverso i prestiti che siamo costretti a chiedere per la scarsità della moneta di stato, rendendo ineluttabile e matematico il nostro indebitamento continuo, sia pubblico che privato.
Ma mentre lo Stato almeno deve rendere conto ai cittadini delle proprie scelte, il problema è che in realtà la BCE ed il sistema bancario rendono conto solo ai propri azionisti ed hanno come unici obiettivi la massimizzazione del loro profitto ed il mantenimento di questo enorme potere e privilegio che gli abbiamo concesso.
La sovranità monetaria è dello Stato
Non serve scomodare la Banca d’Italia per comprendere che “lo Stato è il titolare ultimo della sovranità monetaria” www.bancaditalia.it/compiti/emissione-euro/signoraggio/index.html.
Se è lo Stato, per conto dei cittadini, che determina il valore del denaro attraverso l’imposizione del corso legale, è chiaro che solo lui può decidere quali strumenti monetari dichiarare “legali”, attraverso la loro accettazione per il pagamento delle tasse all’interno del proprio territorio.
E fino a quando la fiscalità sarà di sua esclusiva competenza, com’è attualmente previsto dai Trattati, lo Stato potrà sempre “inventare” un qualsiasi strumento che può dichiarare di accettare per il pagamento delle tasse sul proprio territorio.
Per quanto riguarda gli strumenti che hanno invece validità all’interno di tutta l’Unione Europea, come le banconote e le monete metalliche fino a 2 euro, questi sono di competenza esclusiva dell’Eurosistema, costituito dalla BCE e dalle Banche Centrali Nazionali.
Le soluzioni per creare denaro da parte dello Stato possono essere tante e diverse, a seconda delle necessità : noi proponiamo da tempo ad esempio monete metalliche superiori a 2 euro, biglietti di stato, moneta elettronica e titoli di stato a valenza fiscale, l’importante a che siano strumenti non previsti dai Trattati e dichiarati dallo Stato validi per il pagamento delle tasse solo all’interno del nostro territorio.
Questo uno stralcio del mio intervento alla Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, durante l’incontro organizzato dal M5S il 4 novembre 2017 su “Banche e creazione di moneta” : https://www.youtube.com/watch?v=0vPIKzYxYDk.
Ma più recentemente, precisamente il 31 gennaio 2017, anche Claudio Borghi Aquilini a Milano, nell’incontro “Oltre l’euro“, ha proposto “Bot a valenza fiscale“, in formato cartaceo e di piccolo taglio, dichiarandoli dei veri e propri “biglietti di stato“.
Gli schieramenti alle prossime elezioni politiche
Alle prossime elezioni politiche, noi cittadini dovremo essere attenti alla corretta valutazione degli schieramenti e delle proposte, che saranno sostanzialmente caratterizzati da due diverse visioni della società e dell’economia :
- quelli schierati dalla parte del sistema finanziario e bancario, che vogliono proseguire con le politiche di austerity che stiamo ancora subendo (semplificando quelli che hanno votato la Clinton, il NO alla Brexit ed il SI alla Riforma Costituzionale);
- quelli schierati dalla parte dei cittadini, che vogliono politiche di espansione creando denaro per aumentare il benessere di tutti e non solo di pochi privilegiati (semplificando quelli che hanno votato Trump, il SI alla Brexit ed il NO alla Riforma Costituzionale).
In pratica le forze politiche dovranno dichiarare in maniera esplicita se sono per la ridistribuzione della ricchezza prodotta a favore del 99% di popolazione sempre più povera, o se vogliono seguitare a fare gli interessi di quell’1% di popolazione che si arricchisce sempre di più a scapito di tutti gli altri.
Certamente gli argomenti classici come il lavoro, l’immigrazione, la corruzione, l’evasione fiscale, la sanità, la scuola, saranno importanti e dovranno essere discussi, ma se per la loro risoluzione seguiteranno a proporci la solita ricetta dell’indebitamento e dell’austerity, dobbiamo rispondere in coro … no grazie, abbiamo già dato !
La moneta deve essere di proprietà dei cittadini e libera dal debito
Alle prossime elezioni politiche, dobbiamo pretendere da tutte le forze politiche, che dichiarino in modo chiaro ed esplicito, al 1° punto del proprio programma, se vogliono che il sistema monetario seguiti ad essere controllato e gestito dalle banche e dai mercati finanziari, o se si impegnano a fare in modo che sia lo Stato a farlo per conto e nell’interesse di tutti i cittadini, visto che è il solo titolare della sovranità monetaria e fiscale sul proprio territorio.
Posta in questi termini la questione, la discussione sull’eventuale uscita dall’euro diventa secondaria, perché in realtà saranno la Commissione Europea e la BCE a dover valutare se l’Italia soddisfa ancora le condizioni necessarie per l’adozione dell’euro o se non sia necessario applicare ad essa la denominazione di “Stato membro con deroga”, come previsto agli artt.139 e 140 del TFUE per la Danimarca ed il Regno Unito.
L’Italia nel frattempo comincia ad emettere euro italiani a valenza fiscale nazionale, in modo da favorire la crescita economica e la piena occupazione, che in realtà sono gli obiettivi economici e sociali previsti dal Trattato dell’Unione Europea che abbiamo firmato e che non vengono rispettati :
“Art.3 – comma 3 – L’Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi (ndr cioè inflazione 2%), su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico.”
E’ chiaro che l’utilizzo da parte dello Stato Italiano della propria sovranità, anche se fosse di natura esclusivamente fiscale e non monetaria, potrebbe far nascere conflitti con il sistema finanziario e bancario attuale e con la Germania che ne è capofila, i quali non accettano la limitazione del proprio potere, minacciando ritorsioni o addirittura di farci uscire.
Ma in questo caso, uno Stato che ha già cominciato ad usare la propria sovranità monetaria, avrebbe sicuramente maggiori armi per eventualmente contrastare questi attacchi e limitare i danni economici e finanziari che ne deriverebbero, evitando il ricatto e l’obbligo di mantenere ed incrementare le disastrose politiche di austerity ordinate dalla Troika.
Dobbiamo però essere noi cittadini a pretendere che le forze politiche dichiarino, senza tentennamenti, se sono disposte a mettere finalmente al 1° punto del proprio programma, l’utilizzo della sovranità monetaria a favore dei cittadini.
Questa sarà la vera posta in gioco nei prossimi mesi.
Presidente dell’Associazione Moneta Positiva