Ascoltare la scienza?
di Guido Dalla Casa - 10/09/2020
Fonte: Arianna editrice
Mai come in questo periodo, in occasione della crisi dovuta al Covid-19, si sono sentite da parte dei politicanti tante raccomandazioni di “ascoltare la Scienza”. Ma quale scienza? Naturalmente pensano a quella ufficiale, riconosciuta dal sistema e divulgata, anche perché di solito i politicanti non ne conoscono altre. Anzi, salvo possibili rare eccezioni, di solito parlano e comprendono solo un linguaggio sociale ed economico, qualche volta anche giuridico, ma del linguaggio scientifico-filosofico non conoscono neppure l’alfabeto, molto spesso per la loro stessa formazione di base.
Ci sono tante “scienze” quanti sono gli scienziati, forse anche di più: ci sono diversi paradigmi in cui i singoli scienziati inquadrano le proprie conoscenze. C’è quella che abbiamo chiamato “scienza ufficiale”, che è sostanzialmente la raccolta delle conoscenze che si inquadrano nel paradigma cartesiano-newtoniano, tuttora ritenuto da molti “la verità” malgrado sia stato falsificato più volte. Spesso i fatti che non si inquadrano in quel paradigma vengono semplicemente negati. In altre parole, viene chiamata “scienza” quella che considera reale soltanto la materia.
Lo scienziato inglese Rupert Sheldrake, molto noto nel mondo anglosassone, ha posto in evidenza, nel suo libro Le illusioni della scienza (Apogeo Urra, 2013), le premesse che vengono prese come dogmi dalla scienza newtoniana-cartesiana:
- La Natura si comporta come una macchina;
- Il complesso energia-materia è rimasto costante da sempre e per sempre;
- Le leggi della Natura restano invariate;
- La materia non ha alcun genere di coscienza;
- La Natura non ha alcuno scopo, né obiettivo;
- Tutta l’eredità biologica è trasmessa nella materia;
- Tutto ciò che è nella memoria è registrato come tracce materiali;
- La mente è un prodotto soltanto del cervello;
- I fenomeni psichici sono illusioni;
- La medicina materiale meccanicista è l’unica che funziona veramente.
Naturalmente ci sono molte eccezioni, cioè ci sono scienziati non-meccanicisti, ma vengono guardati con sospetto: le loro idee circolano solo fra specialisti, o poco più. Comunque chi la pensa diversamente dal mondo ufficiale “riconosciuto e accettato” (ma da chi?) viene bollato come “antiscientifico”!
Si noti che di norma le falsificazioni dei dogmi sopra citati provengono dalla scienza stessa. Se ne deduce che la cosiddetta scienza, quella venerata da molti politicanti e giornalisti come se fosse un’unica voce infallibile, non crede più neanche a sé stessa.
Sia ben chiaro, personalmente sono decisamente a favore della Scienza, quella che si è liberata dai dogmi meccanicisti, ma non di quella scienza che si autoproclama la verità oppure un assoluto, che serve solo a perpetuare il sistema.