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Asia Argento e la "rana bollita"

di Enrica Perucchietti - 21/08/2018

Asia Argento e la "rana bollita"

Fonte: Enrica Perucchietti

Il rapporto tra Brigitte e Macron appena quindicenne? Un esempio di puro amore che ha abbattuto i paletti moralistico-bigotti del perbenismo borghese (sic). L'amore non ha età (e di sto passo legalizzeremo la pedofilia). L'attore che ha denunciato Asia Argento? Un diciassettenne dovrebbe essere ben lieto di farsi sedurre da una donna di 20 anni di più matura... 
Sono questi i commenti che ho letto e che sto leggendo. Premesso che ognuno è libero di pensarla come meglio crede, secondo me i problemi sono i seguenti: i predatori, che siano uomini o donne, abusano comunque della propria età adulta e posizione, del proprio carisma, del proprio ruolo e l'adolescente può arrecare danno o almeno turbamento psicologico da un rapporto squilibrato. Lo stesso avviene se la vittima è adulta e si sente "costretta" a cedere alle lusinghe o a un vero e proprio abuso (magari sul posto di lavoro). Il diritto di dire NO dovrebbe valere per tutti, uomini, donne, trans, etero, gay, bisex, bambini e adulti. Anche se chi ci prova con noi è bello, affascinante e carismatico. Devo essere libero/a di rifiutare e non devo sentirmi "costretto" a fare qualcosa che non avrei voluto fare. Se un uomo è sposato oppure è gay, deve comunque vergorgnarsi di cedere alle pressioni di una sua capa che ci prova con lui? Sarà ben libero di dire no? E lo sarà se in quel momento non è predisposto per un atto sessuale?
Che poi un maschio debba essere sempre accondiscendente in caso di fare sesso mi sembra la strada per equiparare un uomo a una macchina e quindi renderlo anche non responsabile dei propri impulsi.
Si tratta comunque di molestie.
Secondo punto: se si continua ad abbassare l'età per cui non ci si scandalizza più, tra poco vedrete risogere i vari Kinsey e Money dalle proprie tombe e festeggiare perché sono riusciti a manipolare talmente a fondo il cuore della società da sdoganare la pedofilia. Ci stanno cuocendo per gradi, come la rana bollita di Chomsky. 
Terzo punto: rimane un problema di doppia morale e di ipocrisia. Se una donna accusa un produttore di averla abusata quando aveva 21 anni (e poi lo ha continuato a frequentare e ci ha fatto dei film dopo il fatto) in una camera d'albergo e poi si scopre che ha fatto qualcosa di molto simile in una camera d'albergo con un ragazzino di 17 anni (ma poteva averne anche di più o di meno poco importa) la dinamica è simile, e fa effetto specchio. Il ragazzino ha lo stesso diritto di denunciare un abuso (sempre che si sia trattato di questo) come lo hanno avuto centinaia di attrici, aspiranti tali o modelle. Se il ragazzino ci sta marciando su per farsi dei soldi perché la sua carriera è al capolinea ed era consenziente, la donna in questione è stata poco accorta e in ogni caso può avere abusato della sua posizione (tanto non lo sapremo mai). 
Dubito che quelle attrici che hanno avuto la carriera stroncata (e i nomi sono molti) così come tutte quelle donne che ogni giorno respingono le avances dei propri superiori si trovino poi a fare lo stesso (sempre ovviamente che i fatti siano avvenuti come è stato riferito dal NYT).
Quarto punto: la denuncia e la sua spettacolarizzazione. Persino quello che sto scrivendo io ora, mostra come sia facile distruggere una carriera e una vita basandosi su indiscrezioni o accuse che vengono date in pasto ai media prima di poter essere confermate (pensate al caso Brizzi), amplificate, distorte e poi ognuno diventa libero di commentare, insultare, denigrare sui social. Insomma, distruggere. Annichilire una persona. Ci nutriamo ormai di dettagli morbosi, abbiamo spettacolarizzato tutto, reso persino la cronaca nera e la politica alla stregua del gossip. Per questo si diffondono le fake news più strampalate o vanno di moda i talk show figli del plastico della villetta di Cogne. Il potere ci distrae dandoci in pasto i circensi e noi come bestie fameliche ce ne nutriamo in attesa di altro sesso e altro sangue.
E' il riflesso di una società malata che si crede libera, autodeterminata, democratica, sotto il cui manto si celano abusi impensabili, cattiverie, maldicenze e le vittime di sempre: i più deboli.