Bitcoin e techno-narcisismo
di James Howard Kunstler - 16/12/2017
Fonte: Comedonchisciotte
I lucidascarpe degli aeroporti di tutto il mondo devono mormorare a proposito del Bitcoin dato che la criptomoneta ha preso il volo, fino a sfiorare il traguardo dei diecimila dollari. Anche Ethereum manda qualche ruggito, come la maggior parte delle altre criptomonete, da ByteballBytes a Tattoocoin (edizione limitata). Qualunque cosa ne pensiate voi, questa infatuazione manda un messaggio e forse più di uno. Uno dovrebbe essere sicuramente: ”Arricchitevi in fretta “. Otto mesi fa, avreste potuto comprare dei Bitcoin per soli 1000 dollari, dai primi di settembre, avevano toccato 5000 dollari, il che sembrava già fantascientifico. Durante le ultime due settimane, abbiamo avuto una doppia impennata del diagramma di cambio. A qualcuno questo deve sembrare irresistibile. Il risultato è una fissazione di altri tempi, una speculazione sui numeri come quella sui tulipani di una volta. (si riferisce alla speculazione sui bulbi di tulipani fatta in Olanda nel 1637 – N.d.T.). Un altro messaggio che vi si può trovare riguarda probabilmente qualcosa come “defilarsi e svicolare.
In una certa misura, il Bitcoin può fare il lavoro che faceva una volta l’oro, per l’aura in cui è avvolto di bene rifugio contro una possibile mega tempesta finanziaria mondiale. L’ultima volta che è capitata una roba del genere, spuntata dal nulla dopo il crollo della “base permanente” del 1929, il governo ha confiscato la maggior quantità di oro materiale possibile. Allora chi è che ne vuole ancora? Dati i tempi che corrono, lo spirito del tempo è rivolto allo stesso modo verso nuovi e sofisticati intrallazzi governativi che spingano i popoli del mondo intero verso regimi monetari senza contante, così che le autorità possano sorvegliare e controllare tutte le transazioni e ricavarne pure delle tasse. E c’è questa teoria, che almeno i computer che costituiscono la catena di blocchi del Bitcoin sarebbero al sicuro dalle grinfie di qualunque governo. Non sono così ottimista a proposito della supposta inviolabilità del Bitcoin, e neanche nei confronti di molti altri suoi seducenti attributi. L’affare MtGox del 2014 deve essere stato dimenticato ormai, ma all’epoca, alcuni hackers avevano piratato 850.000 bitcoins del valore di più di 450. 000.000 di dollari, intercettando gli scambi di funzione che trattavano circa i due terzi di tutte le transazioni mondiali in Bitcoin. MtGox ha fatto fallimento. Il Bitcoin è crollato ma l’affare si è riorganizzato nascostamente per 3 anni finché il Golem d’oro della grandeur è stato eletto capo del mondo libero. È una coincidenza? Mah…
Pochi lettori comprendono veramente le funzioni che reggono la blockchain (il metodo di generazione dei Bitcoin -N.d.T) e io che scrivo sono tra quelli. So però che la supposta sicurezza del Bitcoin risiede nella sua caratteristica di algoritmo distribuito tra una rete di computer nel mondo intero, di modo che esiste contemporaneamente un po’ dovunque e in nessun posto, un fantasma che ha una grande fiducia nella meta-macchina tecnoindustriale. Intanto, l’energia elettrica necessaria per configurare ogni Bitcoin, vale a dire i calcoli necessari per aggiornare la rete della blockchain (che genera i Bitcoin per mezzo di un algoritmo -N.d.T.), è sufficiente per far bollire circa 2000 litri d’acqua. Questo capita in tutto il mondo e una grande parte della configurazione dei Bitcoin è alimentata da centrali elettriche a carbone, il che ne fa la prima “moneta a vapore”. Se il Bitcoin continua a salire fino a un milione di dollari per unità, esaudendo le speranze e le preghiere di molti investitori, non ci sarà più abbastanza energia elettrica nel mondo per continuare.
Scusatemi se sembro scettico. Anche senza la richiesta supplementare di energia introdotta dal Bitcoin nel panorama americano, la rete elettrica americana è già una piattaforma che sta invecchiando, con tante parti malridotte... Vi sono vari tipi di incidenti che potrebbero interrompere il servizio, anche per periodi lunghi nel caso di un’interferenza elettromagnetica (EMP – ElectroMagneticPulse) (EMP: causata da un’esplosione nucleare o da una violenta tempesta solare – N.d.T.). Poi non sono convinto che le criptomonete possano sfuggire alle grinfie del governo. Dovunque nel mondo, nelle campagne governative per trasformare tutta la moneta in moneta elettronica, deve esserci un interesse profondo a impadronirsi delle catene di blocchi esistenti, o anche a creare dei fondi pubblici ufficiali per istituzionalizzare un controllo totale sulle transazioni finanziarie, come i governi desiderano. Comunque sia, esistono già più di 1300 criptomonete private e apparentemente vi è la capacità teoricamente infinita di crearne delle nuove – anche se l’energia elettrica richiesta sembra essere un fattore limitante. Potrebbe darsi che i governi le chiudano perché sono dei divoratori di energia. Il mio punto di vista personale sul fenomeno è che esso rappresenti il punto culminante del techno-narcisismo, l’idea che la tecnologia ormai sia tanto magica da vincerla sulle leggi della fisica. Per me quello sarebbe proprio un argomento molto forte per “vendere”. Troverei detestabile essere nella corsa finale per uscire dall’affare. E poi chissà quale altro genere di corsa verso altre uscite questa potrebbe ispirare.
(traduzione a cura di GIAKKI49)