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C'era una volta la democrazia in America

di Vincenzo Costa - 26/09/2024

C'era una volta la democrazia in America

Fonte: Vincenzo Costa

Non è interessante la tifoseria rispetto alle elezioni americane. Più interessante sarebbe un'analisi strutturale. Ci sono almeno tre punti di analisi strutturale.
Il primo riguardo il sistema finanziario americano, che non naviga in buone acque, ma la cui analisi qui tralascio. Mi interessano gli altri due.
1) comunque vada e chiunque vinca gli USA escono da queste elezioni come un paese spaccato, e il vincitore non sarà riconosciuto dall'altro.
Non è più una competizione entro un ambito di valori comuni e condivisi. È' una guerra assoluta.
Dopo le elezioni questo conflitto è probabile che si acutizzi, sicché avremo degli Stati Uniti dilaniati da una spaccatura incolmabile.
2) Che a guidare la più grande potenza politica, economica e militare possano essere due personaggi sciatti come Harris e Trump indica che la società americana non ha più risorse immunitarie, altrimenti avrebbe confinato nel limbo due personaggi così inconsistenti, privi di visione, di senso della storia e di senso della realtà.
In entrambi i casi le capacità politiche sono sostituite da isterie, pregiudizi, volgarità (la harris compete molto bene con Trump su questo terreno).
In entrambi i casi il mondo rischia di deflagrare. Con Trump non andrebbe meglio che con la Harris.
La democrazia americana ha perso la capacità di produrre leadership globale.
Il punto è che negli Stati Uniti la democrazia non è più funzionale, il sistema politico produce più problemi di quanti ne risolva.
Questo è ciò che si chiama "crisi": un momento in cui un malato non si sa se supererà una fase.
Comunque vada gli Stati Uniti sono un mondo che muore, senza più capacità egemonica, senza attrattiva, dilaniato, senza più funzione storica.
Soprattutto: è un mondo che muore perché è una società incapace di generare legame sociale. Ma questa è una questione diversa e più radicale, che va oltre l'analisi del sistema politico