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Calin Georgescu escluso dalle presidenziali in Romania

di Daniele Dell'orco - 10/03/2025

Calin Georgescu escluso dalle presidenziali in Romania

Fonte: Daniele Dell'orco

Dopo l'arresto (e il rilascio) di pochi giorni fa, nel giorno della presentazione della ricandidatura alle presidenziali di maggio, Calin Georgescu, che aveva vinto il primo turno della tornata di dicembre e si avviava a diventare il prossimo presidente della Romania prima dell'annullamento dell'elezione, è stato escluso dalla corsa alla prossima elezione che, sondaggi alla mano, avrebbe in pugno.
L'Ufficio elettorale centrale (BEC) ha diramato le motivazioni alla base del rifiuto della sua candidatura. E sono tanto fumose quanto quelle che portarono all'invalidazione della tornata scorsa.
In sostanza, siccome il 6 dicembre 2024 la Suprema Corte rumena (sulla base di un dossier di intelligence con accuse indiziarie e mai provate di interferenze russe nella campagna elettorale tramite l'ausilio di TikTok), allora Georgescu non ha diritto a ripresentarsi ancora. Ciò, nonostante fossero valide le 390.000 firme presentate e non ci fossero stati intoppi nella presentazione di questa nuova candidatura. Stesso dicasi per i sospetti che hanno portato al suo fermo (per poche ore) per via di presunte attività sovversive di alcuni suoi collaboratori. Bisogna notare che dopo la sentenza della Suprema Corte, oggettivamente discutibile, in Romania non è esposto alcun atto di violenza o rivolta fomentato da Georgescu o dai suoi sostenitori.
Semplicemente, Georgescu era certo di vincere al termine di libere e democratiche elezioni.
Ora invece, è fuori.
Nelle prossime ore presenterà ricorso presso la stessa Corte che gli aveva annullato il primo posto al primo turno scorso.
Le speranze che la Romania possa tenere elezioni corrette sono quindi ridotte al lumicino. E se così non fosse si rischierebbe di creare un precedente davvero pericoloso in tutta la storia delle istituzioni europee.