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Cariche dinastiche

di Paolo Borgognone - 19/07/2024

Cariche dinastiche

Fonte: Paolo Borgognone

Le cariche istituzionali nella UE ormai sono a vita e, non c’è da stupirsi, in futuro probabilmente saranno pure dinastiche. Questo perché il sistema è in guerra, e in guerra qualsiasi modifica degli assetti stabiliti può essere interpretato come cedimento al nemico, e perché il sistema è in crisi (e, se cambia anche solo a livello estetico, dà l’idea di un segno di debolezza all’interno). Inoltre, le élite sono per definizione conservatrici sul piano pratico. Per cui tendono a perpetuarsi il più a lungo possibile uguali a se stesse. Infine, le élite sanno che le grandi rivoluzioni sono state innescate, nella Storia, da piccole ma significative concessioni fatte dall’alto verso il basso o dall’alto a segmenti di élite “concorrenti”. Concessioni che hanno fatto da detonatore involontario ma sostanziale ai processi rivoluzionari. Consci di ciò, le élite al potere nella UE, ossia le élite liberal-globaliste, non concederanno neanche un frammento di unghia o un tozzo di pane raffermo a chi si oppone alla loro agenda perché sanno che se si avventurano a tanto, al netto del malcontento che comunque esiste nei Paesi europei, e anche in USA, l’effetto potrebbe essere lo scoperchiamento del vaso di Pandora (e la loro conseguente rimozione dai posti di potere politico, economico e culturale). Per questa ragione si comportano da sepolcri imbiancati, inamovibili. E per questa ragione faranno DI TUTTO per non concedere neanche un millimetro ai loro oppositori, neanche ai globalisti moderati, o nazional-globalisti. Anzi, è del tutto probabile che di qui a breve attueranno un ulteriore giro di vite nei confronti dei loro oppositori. Non mollano perché sanno che se mollano anche di pochissimo, nelle condizioni attuali, potrebbero vedere il loro potere sfumare per sempre. È in questo contesto che, a mio parere, vanno letti (al di là delle ipotesi sulla dinamica tecnica e logistica degli eventi) gli episodi concernenti gli attentati a Fico e a Trump.