Ci hanno isolato gli uni dagli altri. Ci hanno messo gli uni contro gli altri.
di Luca De Netto - 19/04/2020
Fonte: Luca De Netto
Ci hanno isolato gli uni dagli altri. Ci hanno messo gli uni contro gli altri. Hanno fatto in modo che la rabbia si riversasse contro fantomatici irresponsabili. Hanno speso soldi pubblici (cioè nostri) per droni, pattuglie, elicotteri per dare la caccia al cittadino. Hanno lasciato gli anziani abbandonati e isolati. Ora dicono che i nonni non dovranno più rivedere i nipoti. Metteranno plexiglas tra marito e moglie quando usciranno a cena. Basterà una voce di popolo per distruggere l'attività di un parrucchiere, un ristoratore, un esercente e mandare sul lastrico le famiglie. E tutto ciò per colpa nostra. Per la nostra paura irrazionale. Perchè non ci siamo resi conto fin dall'inizio che un virus che gira soprattutto negli ospedali perché il personale è stato abbandonato e gettato allo sbaraglio dalle scelte politiche, non poteva essere gestito con l'isolamento sociale, con la psicosi, con il panico. Un anziano vorrebbe trascorrere quello che gli resta da vivere in compagnia di figli e nipoti, non da solo senza nessuno. Un ammalato cronico vorrebbe vedere il sorriso degli altri, sentire l'affetto. Non rimanere in un bunker freddo bombardato dalle notizie della televisione. Una qualsiasi persona normale vuole vivere a contatto con gli altri, avere relazioni, incontrarsi. Una qualsiasi persona normale vuole vivere, non essere rinchiusa in una gabbia di plastica. L'uomo è essenzialmente un essere sociale. Uccidere la sua socialità, isolarlo, è uccidere l'uomo. È l'idea malvagia di scienziati pazzi. Un virus è un aggregato biologico. Non è un essere vivente. L'uomo è la creatura più complicata ed affascinante dell'universo. E non vive di solo pane. Anche perché inizia a mancare anche quello...