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Contro l’Iran. La stampa occidentale e la favola della superiorità israeliana

di Alessandro Orsini - 05/11/2024

Contro l’Iran. La stampa occidentale e la favola della superiorità israeliana

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Il bombardamento israeliano dell’Iran ha precipitato i media italiani in un nuovo delirio emozionale. Israele è stato ritratto come una potenza smisurata che umilia l’Iran a piacimento. Sono state dette cose talmente assurde da far impallidire il celebre: “I russi combattono con le pale a Bakhmut”. Quando il delirio emozionale si impossessa della sfera pubblica, esiste un solo modo per tornare alla realtà: il ragionamento critico. Inizierò introducendo due informazioni assenti in Italia.

La prima è che, il 10 febbraio 2018, la difesa aerea della Siria ha abbattuto un F-16 israeliano nei cieli d’Israele. La Siria aveva ricevuto quel sistema antiaereo dall’Iran. Breve: la contraerea iraniana è in grado di abbattere gli F-16 israeliani. La seconda informazione è che i caccia israeliani, nel primo bombardamento del 19 aprile 2024, hanno sparato senza entrare nello spazio aereo dell’Iran. La ragione è presto detta: Israele ha paura che i propri aerei vengano abbattuti dalla difesa aerea iraniana. E, adesso, veniamo al bombardamento israeliano del 26 ottobre. I media italiani hanno detto che Israele è entrato nei cieli di Teheran con 120 aerei: dove sono le foto? Netanyahu avrebbe un interesse smisurato a pubblicarle, ma quelle foto non esistono perché gli aerei israeliani non sono entrati nei cieli di Teheran. Che Netanyahu abbia paura che l’Iran abbatta i suoi aerei è dimostrato dal fatto che la prima azione degli aerei israeliani è consistita nel bombardamento della difesa aerea iraniana. Se l’Iran è privo di difesa aerea, perché Israele ha bombardato la difesa aerea dell’Iran? La ragione critica deve dire altro. Per bombardare l’Iran, Israele ha dovuto mobilitare: 1) aerei per il lancio dei missili; 2) aerei-spia per monitorare possibili minacce; 3) aerei per il rifornimento in volo; 4) aerei-salvataggio per raccogliere i piloti paracadutati dopo un eventuale abbattimento. La domanda è scontata: se l’Iran non ha alcuna difesa aerea, perché Israele ha prefigurato lo scenario dell’abbattimento dei suoi aerei da parte della difesa aerea dell’Iran?
L’ultimo stadio del delirio emozionale si concentra intorno a due idee. La prima è che Israele possa chiudere la partita con l’Iran bombardando i suoi siti nucleari. È incredibile che nessuno dei grandi media italiani si renda conto che l’Iran potrebbe replicare bombardando le centrali nucleari d’Israele. La seconda idea è che Israele, un Paese di sei milioni di abitanti con un territorio minuscolo senza risorse, possa mettere in ginocchio un Paese di novanta milioni di abitanti con un territorio enorme e risorse smisurate, ricorrendo a un raid aereo. Per mostrare l’assurdità di questa idea, basta ricorrere agli studi storici. Tra il 1980 e il 1988 l’Iran ha combattuto una guerra con l’Iraq spaventosamente distruttiva. I morti iraniani furono moltissimi, probabilmente 500.000. E l’Iran non si è mosso di un centimetro. Come si può pensare che Israele metta in ginocchio l’Iran con un raid aereo? Queste idee sono sballate come l’idea che l’Ucraina avrebbe distrutto la Russia. Se i media italiani partoriscono così tante idee assurde in modo iper-sistematico senza imparare dagli errori, è chiaro che c’è qualcosa di patologico nella cultura europea che non riusciamo a vedere perché in essa siamo immersi. Sono i complessi di superiorità dell’Occidente, che ho analizzato in Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali (Paper First 2024). I complessi di superiorità si riversano nelle analisi sulla politica internazionale recidendo il contatto con la realtà. L’Ucraina non sta vincendo; sta morendo. Vivere nei sogni precipita negli incubi.