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Coronavirus: i numeri che incoronanano il successo del modello scandinavo

di Federico Giuliani - 02/11/2020

Coronavirus: i numeri che incoronanano il successo del modello scandinavo

Fonte: Inside Over

Danimarca, Norvegia e Finlandia sono i tre Paesi europei che, almeno fino a questo momento, hanno limitato meglio di tutti gli altri i danni della seconda ondata di coronavirus. A differenza della Svezia, che non ha mai attuato alcun lockdown, scegliendo di abbracciare un modello di contrasto al virus sui generis, le tre nazioni citate hanno attuato una strategia molto più semplice. E allo stesso tempo efficace.

Prima di svelare il loro “segreto” è interessante dare un’occhiata ai numeri. Dall’inizio della pandemia la Danimarca conta 46.351 casi e 721 decessi. Al momento ci sono 11.107 casi attivi di cui 19 in condizioni critiche. La Norvegia ha registrato 20.332 casi e 282 vittime; 8.186 casi attivi e 10 pazienti in gravi condizioni. In Finlandia ci sono 16.291 casi complessivi e 358 vittime, con 4.633 casi attivi e 10 pazienti critici. Per quanto riguarda l’incremento giornaliero, in tutti e tre questi Paesi abbiamo assistito a un aumento anche se notevolmente ridotto se raffrontato ai numeri registrati da altri Paesi. Soltanto la Danimarca, da qualche giorno, ha sfondato i mille casi giornalieri.

I numeri del successo

Ci sono altri due aspetti da analizzare, a conferma delle fin qui efficaci strategie del blocco scandinavo. Primo: considerando il numero di pazienti ospedalizzati per milione di abitanti (al 29 ottobre), notiamo come Norvegia, Danimarca e Finalndia possano vantare i numeri più bassi d’Europa. La Norvegia ha fatto registrare 13,5 ospedalizzati ogni milione di abitanti, la Danimarca 24,1 e la Finlandia appena 9,9. Giusto per fare un confronto, l’Italia è ferma a 263,6 mentre la Spagna addirittura a 374,8.

Prendiamo adesso i pazienti Covid in terapia intensiva, sempre raffrontati sul milione di abitanti. Anche qui i tre Paesi citati vantano i dati migliori del continente. La Norvegia ha 1,7 pazienti Covid in terapia intensiva per milione di abitanti, la Finlandia 1,8 e la Danimarca 2,9. Anche qui il confronto con un buon numero di altre nazioni è impari: in Belgio questo valore schizza a 86 mentre in Repubblica Ceca addirittura a 96,4.

casi covid svezia

Questo significa che i governi scandinavi non solo sono stati capaci di limitare la diffusione del virus, ma hanno anche saputo evitare la saturazione degli ospedali. Dovessimo fare un confronto tra la situazione attuale e quella della prima ondata, Danimarca, Norvegia e Svezia sono praticamente gli unici Paesi europei ad aver segnalato un aumento piccolissimo del numero di pazienti ricoverati.

Il modello degli scandinavi

Se quelli appena elencati sono i risultati, una domanda sorge spontanea: qual è il trucco dei Paesi scandinavi? Mentre la Svezia ha adottato un approccio all’apparenza più utilitaristico, con una diversa tolleranza al rischio, Danimarca, Finlandia e Norvegia hanno bilanciato maggiormente l’aspetto sanitario e quello economico-politico. Helsinki, ad esempio, ha avuto quasi il 90% di decessi pro capite da Covid-19 in meno rispetto a Stoccolma. Non solo: nella prima metà del 2020 la sua economica si è contratta di meno.

Il modello adottato dal blocco scandinavo può essere riassunto in due fasi. Nel primo step le autorità hanno imposto un lockdown quasi immediato (la Danimarca è stata la seconda nazione europea), accompagnato tuttavia – e qui sta il valore aggiunto – da una seconda fase in cui i governi hanno fatto di tutto per mantenere alta la guardia e prendere le misure al virus in vista di una possibile seconda ondata. In ogni caso l’assunto base è uno: evitare quanto più possibile il ricorso a misure drastiche.

Da qui alle prossime settimane, prima di arrivare all’extrema ratio di un nuovo lockdown, è pronto l’inasprimento di una serie di misure di contenimento del virus che saranno via via sempre più stringenti. Nel caso in cui tutto ciò non dovesse bastare, allora potrebbe essere evocata una serrata nazionale. Ma per il momento non c’è stato bisogno di alcuna serrata. Rapidità, chiarezza, precisione e organizzazione: ecco i quattro segreti alla base del modello scandinavo, comune a Danimarca, Norvegia e Finlandia.