Cos'è successo in Germania?
di Matteo Brandi - 24/02/2025
Fonte: Matteo Brandi
Nulla che non avessimo già previsto mesi fa. D'altronde, bastava avere i piedi per terra.
La CDU-CSU di Merz porta a casa un 28,6% camminando sulle macerie del SPD di Scholz (16,4%), totalmente screditato in patria e già destinato a saltare in aria, come un Nord Stream qualsiasi.
I globalisti woke della Linke (8,7%) si confermano primo partito tra i più giovani e nelle grandi città. Probabilmente passeranno i prossimi giorni a discutere se parlare di vittoria o di vittorio.
BSW della Wagenknecht non riesce ad entrare nel Bundestag per una manciata di voti (4,97%). Alcuni imputano il mancato obiettivo alle scellerate alleanze in Turingia e Brandeburgo con CDU e SPD, in nome di un ridicolo quanto anacronistico antifascismo. Resta comunque una realtà che, alla sua prima elezione nazionale, sfiora l'impresa. E conta cinque europarlamentari.
I guerrafondai green dei Verdi (Grüne) calano all'11,6% mentre i liberali FDP sperimentano i loro amati vincoli restando sotto la soglia di sbarramento (4,33%).
Il vero boom è del partito AfD che raddoppia i propri voti arrivando a uno storico 20,8%. Parliamo dei "cattivi" per antonomasia, contro i quali si erge il "cordone sanitario" e si organizzano manifestazioni pagate con soldi pubblici dal governo.
La cartina parla chiaro: la Germania è spaccata politicamente in due, sulla faglia della ex DDR. AfD è il primo partito tra i lavoratori e il secondo tra i giovanissimi. Alice Weidel non parla solo a una Germania stanca dell'immigrazione di massa irregolare, delle follie green e del politicamente corretto. Le aperture a Mosca, sempre più palesi, mostrano la volontà di riprendere in mano la naturale (e vitale) propensione tedesca a guardare a Oriente. L'anima ultraliberista e filo-israeliana di AfD piace invece molto ai conservatori americani, meno la volontà di ricucire i ponti energetici e industriali con la Federazione Russa (tagliati da Washington proprio grazie alla guerra in Ucraina).
E ora? Ora prepariamoci ai balletti per la nascita della maggioranza di governo. Un governo che probabilmente sarà traballante e vorrà comunque portare avanti quelle politiche (in primis, austerità economica e sostegno a Kiev) che hanno portato la Germania al disastro attuale. Ciò, nel medio e lungo periodo, avvantaggerà AfD, a cui basterà attendere sulle rive del fiume.
Dell'idiozia europea, che vedrà presto nuovi picchi, ne abbiamo già parlato abbastanza. In effetti, è come sparare sulla croce rossa.
PS Antifascismo e anticomunismo esistono oggi per impedire che possa sorgere l'alternativa al liberismo.