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Crimini di guerra

di Pino Cabras - 28/09/2024

Crimini di guerra

Fonte: Pino Cabras

L'esercito del G3N0c1D4 1N K4P0 usa anche a Beirut lo stesso metodo che applica nella Striscia: lancia alla popolazione civile di una vasta area urbana un ultimatum di poche ore per dire a tutti i residenti di evacuare, perché presto gli aerei e i missili del G3N0c1D4 1N K4P0 spianeranno B31rut Sud con bombardamenti a tappeto. La cosa terribile è che questo ipocrita e terrorizzante "avvertire prima" è bastevole per i complici occidentali per poter ripetere pappagallescamente la frase coniata proprio dalla classe dirigente del G3N0c1D4 1N K4P0: "siamo l'Ezerzito cchiù M0raL3 del Mondoh". Moralissimo, come no?
Noi sappiamo invece che l'articolo 51 del Primo Protocollo aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 1977 proibisce espressamente gli attacchi indiscriminati e afferma che:
1) Non possono essere attaccati i civili: gli attacchi contro la popolazione civile o singoli civili sono proibiti.
2) Devono essere evitati danni sproporzionati: gli attacchi che possono causare perdite umane o danni civili sproporzionati rispetto al vantaggio militare diretto atteso sono vietati.
3) Le minacce di violenza: il diritto internazionale vieta anche le minacce di attacchi che violano queste norme.
Riguardo al caso di un ultimatum che impone ai civili di evacuare un quartiere entro un breve lasso di tempo, la situazione è paradossale. Dare un avvertimento, come un ultimatum, per permettere ai civili di evacuare potrebbe, in linea teorica, essere conforme al principio di precauzione nel diritto umanitario, che richiede di prendere misure per proteggere i civili prima di un attacco.
Tuttavia, ci sono diverse questioni che fanno sì che un tale ultimatum violi il diritto internazionale:
a) Tempo insufficiente: se l'ultimatum dà un lasso di tempo inadeguato per l'evacuazione, questo non è un avvertimento ragionevole e non rispetta il principio di precauzione.
b) Attacchi sproporzionati: se l'attacco minacciato provoca danni sproporzionati rispetto all'obiettivo militare, anche l'avvertimento potrebbe essere irrilevante dal punto di vista della legalità dell'attacco.
c) Impossibilità di evacuazione: se i civili non hanno realisticamente la possibilità di evacuare (ad esempio, per mancanza di mezzi, per la presenza di combattimenti in corso, o perché il tempo è troppo breve), l'ultimatum potrebbe essere considerato una violazione dei diritti umanitari.
Abbiamo peraltro sotto gli occhi dei precedenti di portata massiccia anche recentissimi: milioni di persone trasformate nella Striscia in profughi disperati che dovevano sfuggire alle bombe e che poi subivano anche i bombardamenti delle tendopoli e il tiro al bersaglio sulle file per il pane. In nome della moralità, ovviamente.
Poco prima del massiccio bombardamento di Beirut, il G3N0c1D4 1N K4P0 ha avuto l'ardire di parlare all'Assemblea delle Nazioni Unite, accusando l'ONU di essere una "palude antisemita e terrapiattista". Molte testate hanno pertanto titolato che Egli "accusa l'ONU". Un modo efficace per nascondere il macroscopico fatto contrario: è l'ONU che da tempo accusa Lui. E non per antisemitismo, ma perché è un criminale di guerra, perché è un G3N0c1D4. Purtroppo trova molti complici in seno a questo Occidente che vuole portarci in guerra.