Cristo forse non è entrato a Notre Dame
di Vincenzo Costa - 09/12/2024
Fonte: Vincenzo Costa
La cerimonia di riapertura di Notre Dame, spettacolarizzata e privata di ogni significato, è pura merce-immagine, mero oggetto di consumo, promozione turistica.
Lo stile del cardinale, i colori e i gesti sembravano alludere a goldrake. L'apertura della porta è avvenuta con un oggetto che ricordava l'alabastra spaziale più che il bastone del pastore di anime. Ho temuto che risuonasse Ufo-robot, ufo-robot.
Poi un discorso tenuto a gente a cui del cristianesimo non frega proprio niente. Sembrava il ballo dell'ipocrisia.
Viene da chiedersi: era necessaria questa pagliacciata? Questa ennesima rappresentazione teatrale senza sostanza? Perché dissolvere tutto, rendere il cristianesimo una specie di marmellata?
C'erano tutti lì, c'era il potere del mondo. E col potere una chiesa servile, sempre più inutile, una chiesa in cui manca il centro, ridotta a pura parvenza, con un po' di moralismo, ma senza niente da dire all'esistenza.
A guardare questo simulacro, questo nulla di esperienza, mi veniva in mente Vladimir Solov’ev, un passo del suo Il dialogo dell’Anticristo:
L’imperatore si rivolse ai cristiani dicendo: “Strani uomini… ditemi voi stessi, o cristiani, abbandonati dalla maggioranza dei vostri capi e fratelli: che cosa avete di più caro nel cristianesimo?”. Allora si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: “Grande sovrano! Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui, poiché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità".
Adesso sono rimasti solo precetti, regole, una morale noiosa che scasserebbe la minchia a un santo.
Io credo che a Notre Dame Cristo si sia ritratto inorridito e schifato.
Non è un sepolcro di Dio, perché forse Dio non frequenta i sepolcri.
Notre Dame è solo un'attrazione turistica.
Bisogna cercare altrove.