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Dall'inganno "antifascista" della sinistra all'inganno "anticomunista" della destra

di Riccardo Paccosi - 20/08/2024

Dall'inganno "antifascista" della sinistra all'inganno "anticomunista" della destra

Fonte: Riccardo Paccosi

Cominciamo con l'esporre tre dichiarazioni a titolo esemplificativo: due rilevanti e internazionali, una di portata soltanto italiana.
1) Il 18 gennaio, durante la riunione annuale del World Economic Forum a Davos, il presidente dell'Argentina Javier Milei prende la parola attaccando politicamente l'istituzione ospite e affermando che "l'Occidente è in pericolo" perché starebbe imboccando la "strada del socialismo". Tale strada, secondo Milei, prevede sempre più Stato e sempre più regolamentazione laddove, invece, sarebbe necessario lasciare che il mercato si governi da solo.
2) Il 18 agosto, durante una conferenza stampa, Donald Trump afferma che, in caso di vittoria di Kamala Harris, tutti saranno gettati entro "un sistema comunista" nel quale si correrebbe il rischio che chiunque possa ottenere assistenza sanitaria gratuita.
3) Venendo al piccolo esempio italiano, nella giornata di ieri 19 agosto il giornalista Mario Giordano scrive su La Verità un editoriale sotto forma di lettera rivolta al direttore dell'OMS Tedros Ghebreyesus, nella quale quest'ultimo viene accusato di essere "comunista".
La destra, storicamente, non ha mai elaborato una critica alla matrice neoliberista del mondo occidentale. Ha contestato il nichilismo, la decadenza, la modernità, ma non il neoliberismo. Quest'ultimo è oggi analizzato criticamente soltanto da filosofi come Alain De Benoist che provengono sì da destra ma che, non a caso, non si riconoscono più in tale categoria.
Negli ultimi decenni, come si sa, la sinistra è divenuta la più estremista sostenitrice dell'assoggettamento della società al mercato e della dissoluzione della sovranità popolare in favore del conferimento di ogni potere a organismi sovranazionali. Il crescente dissenso popolare che questo processo ha generato, ha posto quindi la destra nella non scelta condizione di aggregatore del dissenso, con conseguente incertezza di auto-definizione rispetto a tale ruolo.
Gli esempi di cui sopra, ebbene, indicano chiaramente che l'incertezza è finita e che la destra ha scelto di mettere in atto - in modo opposto ma esattamente speculare - lo stesso dispositivo retorico-ideologico della sinistra, ovvero cavalcare, amplificare all'estremo, la polarizzazione fra le categorie di destra e di sinistra, come se queste fossero l'unica chiave interpretativa della storia e della società.
Il risultato di questa scelta, risulta esiziale per ogni ipotesi di opposizione politica e sociale giacché entrambe le polarità spostano l'attenzione dell'opinione pubblica dal neoliberismo - che è sistema vigente e ideologia egemone - per focalizzarla verso la memoria spettrale di "fascismo" e "comunismo".
Così, da una parte abbiamo un inganno di sinistra che bombarda l'opinione pubblica sulla minaccia del "fascismo", mentre le grandi multinazionali assumono il controllo totale degli organismi sovranazionali ed eliminano il potere decisionale dei Parlamenti.
Dall'altra, abbiamo un inganno di destra che straparla di comunismo, laddove stiamo invece assistendo alla privatizzazione non solo di ogni bene comune e di ogni spazio di socialità, ma anche della stessa nuda vita attraverso i dati genetici che, presto, andranno a implementare i Big Data delle corporation.
Forse, non c'è niente che possa avversare e rovesciare il duplice inganno ideologico messo in atto dai neoliberisti di sinistra e dai neoliberisti di destra.
Come per tutti gli altri aspetti di questa fase storica, però, il problema non riguarda solo il fare ma anche il testimoniare, ovvero il piantarsi dritti a testa alta testimoniando il proprio rifiuto non solo del sistema esistente ma anche delle sue categorie di pensiero.
L'autonomia di ciascuna singola persona, oggi più che mai, si esprime solo attraverso la capacità e il coraggio di sentirsi e dichiararsi - pienamente, senza infingimenti - CONTRO LA DESTRA E CONTRO LA SINISTRA.
Solo coltivando singolarmente ed eticamente questo rifiuto duplice e assoluto, si può sperare che un giorno l'autonomia dei singoli si possa tramutare in Autonomia Popolare.