Darwinismo? Sempre meno accoliti
di Harun Yahya - 15/11/2017
Fonte: Il Talebano
Dal giorno in cui fu presentata per la prima volta da Darwin, la teoria dell’evoluzione è sempre stata forse l’argomento maggiormente discusso al mondo. La teoria infatti viene discussa non solo nel campo della biologia, ma anche nei programmi di filosofia, politica, sociologia e arte. Nessuna teoria scientifica è mai stata oggetto di tali controversie e polemiche legate a campi diversi, correlati tra loro e non.
Come è risaputo, l’emergere col passare del tempo di nuove prove a sostegno di una teoria la rafforza e la rende più concreta. Al contrario, quando delle prove vengono rifiutate, la teoria in questione viene accantonata e classificata come “non valida e inconsistente”.
Tuttavia, questa procedura standard non è mai stata applicata alla teoria dell’evoluzione, un insieme di falsità senza alcuna prova scientifica a sostegno, e basate su ipotesi illogiche. Nonostante questo, il darwinismo è sempre stato favoreggiato e difeso dai circoli accademici, ideologici e politici, nei quali la visione del mondo ateista e materialista regna suprema. Mantenere viva la teoria dell’evoluzione è sempre stato fondamentale per la sopravvivenza della visione del mondo ateista e materialista e, per questo, coloro che rifiutavano la teoria venivano ritenuti contrari alla scienza, ignoranti, fanatici e retrogradi.
Tuttavia, sin dal momento della sua introduzione da parte di Darwin, la teoria dell’evoluzione è stata smentita da tutti i campi di studio scientifico ad essa correlati:
- I rami della scienza come la biomatematica e la statistica hanno dimostrato l’improbabilità che anche la più piccola molecola proteica, che costituisce la cellula, cioè l’unità fondamentale della vita, possa generarsi “da sola” in condizioni naturali
- La paleontologia ha portato alla luce più di 700 milioni di fossili antichi, molti dei quali risalenti a decine di milioni di anni fa, dimostrando che le forme di vita non si sono mai evolute. Tutti i fossili scoperti fino ad ora hanno dimostrato che, dalla loro prima comparsa sulla terra ad oggi, le forme di vita non hanno mai subito alcun processo evolutivo
- Le immaginarie forme transitorie e specie interconnesse che, secondo gli evoluzionisti, sono un tempo esistite, non appaiono in nessun registro fossile. Inoltre, è stato dimostrato che tutte le forme di vita presentate come “forme transitorie” al fine di mantenere viva la teoria erano, in realtà, degli esseri viventi perfetti, con anatomie e sistemi complessi, esistiti in alcuni periodi della storia e poi estinti. Darwin stesso, nel suo libro, ammise questa realtà che rende la sua teoria del tutto invalida, dicendo:
“Perché, se le specie sono discese da altre specie attraverso una progressione inconsapevolmente sottile, non vediamo ovunque innumerevoli forme transitorie?… devono essere esistite innumerevoli forme transitorie, ma perché non ne troviamo innumerevoli incastonate nella crosta terrestre?… Perché, allora, tutte le formazioni geologiche e gli strati non sono pieni di elementi intermedi?… e questa, forse, è l’obiezione più ovvia e grave che possa essere mossa contro la mia teoria”. (Charles Darwin, L’origine delle specie, pag. 172, 280)
- Le ricerche non solo hanno rivelato che è assolutamente impossibile che delle mutazioni, definite come uno dei due cosiddetti meccanismi di guida che stanno dietro l’evoluzione, trasformino e migliorino una specie; al contrario, l’unico effetto chiaro che hanno sugli organismi è quello di provocare danni permanenti e distruzione. La definizione delle leggi dell’ereditarietà ha rivelato che è scientificamente impossibile che la selezione naturale, il secondo cosiddetto meccanismo evolutivo, produca nuove specie.
In breve, secondo i normali criteri scientifici, il darwinismo non è altro che una fallacia che avrebbe dovuto essere rifiutata decine di anni fa, secondo razionalità, logica e buon senso. In altre parole, il darwinismo è il più grande e il più organizzato imbroglio scientifico nella storia della scienza. Ma questa verità viene tenuta nascosta dalle potenze ideologiche che stanno dietro le quinte. Nel tentativo di mantenere viva la filosofia ateista-materialista, esse ricorrono all’uso di metodi inimmaginabili per nascondere il fallimento del darwinismo e farlo sembrare in linea con la scienza. Ma, col passare dei giorni, anche questa maschera sta diventando sempre più debole, in gran parte per via delle confessioni che i darwinisti stessi hanno dovuto fare.
Le attività scientifiche che abbiamo svolto dall’inizio degli anni 2000 ad oggi al fine di smascherare e mettere a nudo l’infondatezza scientifica della teoria dell’evoluzione, si sono dimostrate molto efficaci in questo senso. Le informazioni che dimostrano l’invalidità del Darwinismo, partite dalla Turchia e, in seguito, diffusesi in tutto il mondo, hanno aiutato l’umanità a svegliarsi da questa ipnosi di massa. In questi anni, con il contributo di studi in campi scientifici quali la microbiologia, la paleontologia e la genetica, centinaia di libri sono stati scritti e tradotti in molte lingue, rivelando l’invalidità del Darwinismo. Sono state tenute centinaia di conferenze scientifiche in ogni parte del mondo e sono stati girati circa 100 film documentario contenenti immagini di alta qualità e stupefacenti dati scientifici. Grazie alle esposizioni di fossili presenti in molti paesi tra i quali Stati Uniti, Regno Unito, Olanda e Hong Kong, i visitatori hanno testimoniato la scientificità della creazione.
In un ambiente oscuro, i nostri sforzi hanno tirato le tende facendo entrare la luce della conoscenza che ha illuminato le persone aiutandole a capire che, senza dubbio, “il sole esiste”. Questo fatto può essere verificato anche attraverso i numerosi sondaggi svolti nel mondo occidentale, negli ultimi anni. Secondo uno di questi sondaggi, il 50% dei britannici ha ammesso di essere FORTEMENTE contrario alla teoria o confuso. Per quanto riguarda il resto degli intervistati, solo il 25% crede all’evoluzione, mentre il restante 25% ha espresso dubbi in merito dicendo che la teoria è “probabilmente vera”. Per la Gran Bretagna, paese considerato la culla del Darwinismo, queste statistiche sono a dir poco impressionanti.
Anche il numero di settembre della famosa rivista scientifica evoluzionista “New Scientist” ha parlato della questione sotto il titolo “Un terzo degli adulti britannici mette in discussone l’evoluzione“. L’articolo scrive:
Quasi il 30% degli adulti nel Regno Unito afferma che l’evoluzione non è in grado di spiegare l’origine dell’uomo”. “Inaspettatamente, il 44% (degli adulti britannici) crede che i processi evolutivi non siano in grado di spiegare l’esistenza della coscienza umana.
Secondo il sondaggio, anche coloro che hanno espresso la loro fede nell’evoluzione, affermano che questa non può fornire spiegazioni in merito all’anima umana. I recenti sondaggi pubblici condotti da Pew e Gallup hanno rivelato che quasi la metà dei cittadini degli Stati Uniti non crede all’evoluzione. Nell’agosto 2017, un canale notiziario statunitense ha trasmesso la notizia secondo la quale il 99% della popolazione musulmana turca non crede nel darwinismo, ma creda invece nella creazione.Ricerche e indagini analoghe hanno mostrano un graduale declino dei tassi di credenza nel Darwinismo all’interno delle società occidentali, soprattutto negli ultimi 10 anni; al contrario, il numero di persone che credono in Dio è in aumento in tutto il mondo. Le ricerche e le statistiche rivelano chiaramente l’indiscutibile verità che nessun demagogo potrà mai nascondere: le persone non credono più all’evoluzione. Un numero sempre maggiore di persone rifiuta l’evoluzione in quanto crede nella scienza, tiene in considerazione le prove scientifiche, e agisce razionalmente e secondo coscienza. Più queste persone si illuminano e approfondiscono la loro conoscenza del tema, più si rendono conto che il darwinismo è l’inganno scientifico più grande nella storia del mondo.
L’umanità ha iniziato a risvegliarsi dopo una profonda ipnosi durata un intero secolo.