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Di una chiesa destinata all'irrilevanza diventata il braccio spirituale dell'élite globalista

di Antonio Catalano - 05/09/2024

Di una chiesa destinata all'irrilevanza diventata il braccio spirituale dell'élite globalista

Fonte: Antonio Catalano

A quanto pare la Chiesa tedesca (ormai definitivamente protestantizzata), a leggere l’Avvenire, si espone a difesa dei valori cristiani e della democrazia, preoccupata dai risultati delle recenti elezioni in Turingia e Sassonia dove insieme AfD e BSW raggiungono quasi il 50% dei consensi. Un successo dovuto principalmente al contrasto di una politica di immigrazione iper liberista, ma nel quale c’è pure la contestazione della posizione guerrafondaia anti russa e della sciagurata transizione verde che sta deindustrializzando la Germania.  
I vescovi tedeschi sono allarmati. In una lettera pubblica invitano «i partiti democratici affinché si accordino rapidamente per una coalizione praticabile per il bene del nostro Paese».
Che siano proprio i “partiti democratici” ad aver determinato una situazione di forte crisi sociale grazie a un bellicismo agli ordini Nato (che ha comportato l’interruzione dei proficui approvvigionamenti provenienti dalla Russia), a un ambientalismo figlio del grande capitale speculativo finanziario e a un immigrazionismo selvaggio utilizzato in chiave destabilizzante questo sembra proprio non destare nessun interesse al clero tedesco.
«Faremo la nostra parte per garantire che la Turingia e la Sassonia rimangano länder accoglienti e cosmopoliti. Il nostro compito più urgente è e resta quello di difendere la dignità umana, soprattutto a fianco dei deboli».
Eh sì, la dignità umana! Proprio come fa Bergoglio che rispolvera il peccato (in questo caso grave), ma non in riferimento all’allontanamento da Dio e dalle sue leggi, come ci si aspetterebbe da un papa, bensì per chi non favorisce il libero flusso migratorio. Infischiandosene dei continui e severi pronunciamenti della Chiesa africana che, al contrario, invita i giovani a non cedere al miraggio di una migrazione destinata solo a depauperare di energie i propri Paesi e a precipitare il più delle volte i giovani illusi di trovare l’eldorado in Europa in condizioni di grande degrado materiale e morale, oltre che spirituale.  
Sarà un caso che la promozione dell'immigrazione selvaggia – con l’ipocrito corredo di retorica accogliente – veda uniti nella stessa barca tutti i sostenitori di questa marcia Europa nemica giurata dei suoi popoli? Sarà un caso che tutti i bigotti sostenitori dell’accoglienza a buon mercato siano gli stessi che poi se ne infischiano della fine che fanno i loro “migranti”?
Sì perché una volta che arrivano, di tutti quei “migranti” (parola cara al globalismo) che non riescono a trovare nessuno sbocco dignitoso non interessa più una beneamata cippa ai cosiddetti accoglienti. Come dimostra il sindaco piddino di Roma Gualtieri che ha il problema di sloggiare per il prossimo Giubileo i tanti accampati lungo le vie del centro e per questo pensa di alzare cancellate per allontanare dai luoghi più visibili i poveri disgraziati.
E poi, facile questa accoglienza a buon mercato a scapito della sicurezza sociale! Ma i tanti edifici svuotati dal quasi azzeramento delle vocazioni (un dubbio no?) perché non destinarli agli amati migranti invece che alla ricettività turistica?