Dopo è tardi
di Pierluigi Fagan - 25/04/2022
Fonte: Pierluigi Fagan
Cosa possiamo dire in succo di tutta questa enorme e bruttissima faccenda in cui ci troviamo da due mesi? Cosa dovremmo imparare da questa severa lezione? L’unica cosa che mi viene da pensare è questa sentenza: “dopo è tardi”.
Dopo decenni e decenni di ignoranza sugli equilibri ambientali ti ritrovi a dover far fronte a cose che prese per tempo avrebbero permesso un adattamento progressivo spalmato nel tempo, dopo è tardi.
Dopo che hanno tutti ignorato gli allarmi della comunità scientifica che si cumulavano dalla fine degli anni Novanta a proposito dei virus a trasmissione aerea (i coronavirus), quando arrivano e prendono forma di pandemia, è tardi.
Dopo che il sistema economico-finanziario aveva dato ripetuti segni di collasso sistemico per anni e ti trovi che niente più funziona come funzionava una volta che già non ti andava bene sebbene in qualche modo funzionasse, è tardi.
Dopo che da tempo covavano contraddizioni ed approfittatori di contraddizioni pochi stati più ad oriente del tuo e scoppia il pandemonio, ti trovi che non sai più neanche per chi tifare e capisci che forse è proprio il tifare il problema, tifare per una situazione di cui non ti sei interessato per tempo ed ora conflagra come un bubbone purulento al punto che l’unica cosa che ti viene da sentire è il profondo schifo. Una paralisi del giudizio che non può che constatare, per l’ennesima volta, che “dopo è tardi”.
Dopo che la tua civiltà di appartenenza ha ignorato per decenni i profondi movimenti del mondo che cambiava in modo radicale, un modo che per trovarne radicalità similare tocca andare indietro non di anni o secoli ma millenni, e ti trovi circondato da matti che pensano sia giunto il momento di difendersi ad ogni costo, costi quel che costi, ti ritrovi a pensare “dopo è tardi”.
Quante cose non sappiamo e di quante non ci occupiamo per tempo arrivando sempre a cose fatte, quando cioè è tardi? Ecco, il segno dei tempi è in questo rammarico per il quale “dopo è tardi”.
Capire fino in fondo cosa comporti tale constatazione sarebbe già qualcosa. Sperando non sia troppo tardi.