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Due scienziati viventi e l'ecologia profonda

di Guido Dalla Casa - 16/04/2025

Due scienziati viventi e l'ecologia profonda

Fonte: Guido Dalla Casa

  L’Ecologia Profonda non è una specie di “ritorno alle origini” o “visione nostalgica”, anche se è presente in molte tradizioni religiose e spirituali antiche, o culture del passato, ma è soprattutto basata sulla conoscenza di alcune tendenze della scienza moderna, che non riescono a diventare “di maggioranza” perché richiedono un forte mutamento di paradigma, molto lontano dal paradigma cartesiano-newtoniano della scienza meccanicista, quella che viene divulgata.
  Il richiamo spirituale dell’Ecologia Profonda non è un rifiuto della razionalità o un irrazionale misticismo, ma una visione del mondo che si basa su: la Fisica Quantistica, la Biologia, l’Evoluzione, le Scienze Naturali, la Dinamica dei Sistemi, gli studi sulla Mente, l’Ecopsicologia, le ricerche sulla mente animale e vegetale. Gli aspetti sociali ed economici sono del tutto secondari, conseguenze di un sottofondo filosofico: l’economia è un modesto dettaglio dell’Ecologia e non viceversa, come si può vedere anche dalla scala dei tempi del tutto diversa.  
  Arne Naess, insieme a George Sessions, ha definito nel 1985 gli otto principi basilari dell’Ecologia Profonda e con molta chiarezza ha ribadito che “L’attuale interferenza dell’uomo nel mondo non umano è eccessiva e la situazione sta peggiorando progressivamente”.
  L’ecologia di superficie si batte per la conservazione dell’ambiente- scriveva Naess - ma  esso rimane di fatto una risorsa a disposizione dell’uomo. Se guardiamo al pianeta come un sistema vivente complesso, gli organismi viventi, le montagne, i fiumi, la terra stessa, vanno protetti nel loro equilibrio, attraverso tecnologie a basso impatto ambientale e pochissima interferenza umana. La cultura industriale e la crescita economica moderna sono dunque per l’Ecosistema una gravissima patologia.
Le basi dell’Ecologia Profonda
-    L’umanità è una specie animale, parte di un Tutto (Natura), che è più della somma delle parti;
-    Tutti gli esseri senzienti (animali – piante - esseri collettivi – ecosistemi - Gaia) hanno diritto ad una vita degna e all’autorealizzazione;
-    La Terra e tutti i sottosistemi vanno considerati in una visione sistemica-olistica;
-    La Natura ha una profonda spiritualità e sacralità. Quindi ha un valore “in sé” e non in funzione umana. La Mente è ovunque;
-    Ne consegue una forma di animismo-panteismo che richiede il massimo rispetto per tutte le entità naturali;
-    Lo sviluppo economico è una grave patologia della Terra.
  Cercherò di ribadire queste idee riportando citazioni di due scienziati viventi, con formazione diversa, proveniente da due rami della scienza. Naturalmente sono considerati “eretici” dalla scienza materialista imperante, ormai schiava della tecnologia, dell’economia e dell’industria.
Fritjof Capra (Fisica)
  La nuova visione della realtà è una visione ecologica in un senso che va molto oltre le preoccupazioni immediate della protezione dell’ambiente. Per sottolineare questo significato più profondo dell’ecologia, filosofi e scienziati hanno cominciato a fare una distinzione fra “ecologia profonda” e “ambientalismo superficiale”. Mentre l’ambientalismo superficiale è interessato ad un controllo e ad una gestione più efficienti dell’ambiente naturale a beneficio dell’”uomo”, il movimento dell’ecologia profonda riconosce che l’equilibrio ecologico esige mutamenti profondi nella nostra percezione del ruolo degli esseri umani nell’ecosistema planetario. In breve, esso richiederà una nuova base filosofica e religiosa.
                                                                                                     (Il punto di svolta)
  L’ecologia superficiale è antropocentrica, ovvero centrata sull’essere umano, pone gli esseri umani al di sopra o al di fuori della Natura e li considera come sorgente di tutti i valori, attribuendo alla Natura solo un valore strumentale o “d’uso”. L’ecologia profonda, invece, non separa gli esseri umani – o qualsiasi altra cosa – dall’ambiente naturale e vede il mondo non come una serie di oggetti isolati ma come una rete di fenomeni fondamentalmente interconnessi e interdipendenti. L’ecologia profonda riconosce il valore intrinseco degli esseri viventi e considera gli esseri umani solo come uno dei tanti elementi nella rete della vita.                   (Vita e Natura-Una visione sistemica)
   In contrasto con la concezione meccanicistica cartesiana del mondo, la visione del mondo che emerge dalla fisica moderna può essere caratterizzata con parole come organica, olistica ed ecologica. Essa potrebbe essere designata anche come una visione sistemica, nel senso della teoria generale dei sistemi. L’universo non è visto più come una macchina composta da una moltitudine di oggetti, ma deve essere raffigurato come un tutto indivisibile, dinamico, le cui parti sono essenzialmente interconnesse e possono essere intese solo come strutture di un processo cosmico.                    (Il punto di svolta)
Nel nuovo paradigma il rapporto fra le parti e il tutto è invertito. Le proprietà delle parti possono essere comprese solo alla luce della dinamica dell’intero. In definitiva, le parti non esistono. Ciò che chiamiamo parte è solo una configurazione in una rete inseparabile di relazioni.  (Il punto di svolta)
  Secondo Bateson la mente è una conseguenza necessaria e inevitabile di una certa complessità, la quale ha inizio molto tempo prima che degli organismi viventi sviluppino un cervello e un sistema nervoso superiore. Egli sottolineò anche che caratteristiche mentali sono manifeste non solo in singoli organismi, ma anche in sistemi sociali e in ecosistemi, che la mente è immanente non solo nel corpo ma anche nelle vie e nei messaggi fuori dal corpo. Una mente senza un sistema nervoso? La mente si manifesterebbe in tutti i sistemi che soddisfano certi criteri? La mente sarebbe immanente in vie e messaggi fuori dal corpo? Queste idee erano così nuove per me che, a tutta prima, non riuscii a dar loro un senso. La nozione di mente di Bateson non sembrava aver nulla a che fare con le cose da me associate alla parola “mente”.                            (Verso una nuova saggezza)
  Per l’ecologia profonda, la questione dei valori è cruciale e di fatto è la caratteristica che la definisce. Mentre il paradigma meccanicistico si basa su valori antropocentrici, l’Ecologia Profonda si fonda su valori ecocentrici. E’ una visione del mondo che riconosce il valore inerente alla vita non umana, riconoscendo che tutti gli esseri viventi sono membri di comunità ecologiche, legati insieme in reti di interdipendenze. Quando questa percezione ecologica profonda diventerà parte della nostra consapevolezza quotidiana, emergerà un sistema etico radicalmente nuovo.  
                                                                             (Vita e Natura-una visione sistemica)
  Le approfondite esplorazioni delle relazioni fra scienza e spiritualità degli ultimi trent’anni hanno reso evidente che il senso di unità, che è la caratteristica chiave dell’esperienza spirituale, è pienamente confermato dalla comprensione della realtà nella scienza contemporanea. Quindi, vi sono numerose somiglianze fra la visione del mondo dei mistici e dei maestri spirituali – sia orientali che occidentali – e la concezione sistemica della Natura che si sta sviluppando in numerose discipline scientifiche.
La consapevolezza di essere connessi con tutta la Natura è particolarmente forte nell’Ecologia. Connessione, relazione e interdipendenza sono concetti fondamentali dell’ecologia, e connessione, relazione e appartenenza sono anche l’essenza dell’esperienza spirituale. Crediamo perciò che l’ecologia – e in modo particolare la scuola filosofica dell’Ecologia Profonda – sia un ponte ideale fra scienza e spiritualità.                                  (Vita e Natura-Una visione sistemica)
Come si può notare, Capra ha esplicitato più volte la sua completa adesione ai principi dell’Ecologia Profonda.
I libri di Capra tradotti in italiano:
 - Capra F. – Il Tao della fisica – Adelphi, 1982
 - Capra F. – Il punto di svolta – Feltrinelli, 1984
 - Capra - Spretnak – La politica dei Verdi – Feltrinelli, 1986
 - Capra F. – Verso una nuova saggezza – Feltrinelli, 1988
 - Capra F. - Steindl Rast D. – Matus T. - L’universo come dimora - Feltrinelli, 1993
 - Capra F. - La rete della vita - Rizzoli, 1997
 - Capra F. - La scienza della vita - Rizzoli, 2002
 - Capra F. – Ecoalfabeto. L’orto dei bambini – Stampa Alternativa, 2005
 - Capra – Luisi - Vita e Natura. Una visione sistemica. Aboca, 2014
 - Capra – Mattei - Ecologia del diritto – Aboca, 2017
 - Capra F. - Leonardo da Vinci. Lo scienziato della vita – Aboca, 2023
 - Capra F. – I principi sistemici della vita – Aboca, 2024
Rupert Sheldrake (Biologia)
  La scienza meccanicista, quella che viene divulgata, crede di aver già compreso la natura della realtà.  Rupert Sheldrake, uno degli scienziati più innovativi ed esponente di un approccio "organicista", pensa invece che le scienze stiano attraversando un periodo difficile determinato da ipotesi date per sottintese, mai messe in dubbio, ma accettate come articoli di fede. Egli sostiene che la scienza meccanicista, vincolata alle sue premesse trasformate in dogmi, sia diventata un sistema di credenze, quali: tutta la realtà è materiale o fisica, il mondo è una macchina e la materia è priva di coscienza; il libero arbitrio è illusorio, le leggi di natura sono costanti e la natura è senza finalità; la coscienza non è altro che l’attività fisica del cervello, e così via. Sheldrake individua dieci "dogmi" del materialismo e li mette in discussione.  Svincolandosi da tali dogmi, la scienza sarebbe più libera, più interessante e anche più divertente. L’adesione di Sheldrake all’Ecologia Profonda è evidente, anche se forse non l’ha mai dichiarato esplicitamente.
  Da qualche secolo una minoranza colta dell’Occidente ritiene che il nostro pianeta sia morto, sia una semplice sfera nebulosa di pietre inanimate che ruota attorno al Sole seguendo le leggi meccaniche. Questa è un’opinione molto azzardata, ove la si consideri in un contesto umano più ampio. Nel corso della storia quasi tutta l’umanità ha ritenuto che la Terra fosse viva. …..
    L’ipotesi di Gaia è indubbiamente un notevole passo avanti verso un nuovo animismo; proprio per questo motivo è così discussa. D’altro canto suscita molto interesse perché ci ricollega agli schemi di pensiero del pre-meccanicismo e del pre-umanesimo.  ……
Se Gaia è in qualche modo animata, allora deve possedere qualcosa di simile a un’anima, un principio organizzatore con fini e obiettivi propri. Ma non dobbiamo supporre che la Terra sia cosciente solo perché sembra viva e provvista di intenzionalità. Potrebbe essere cosciente, ma se lo fosse la sua coscienza probabilmente sarebbe incredibilmente diversa dalla nostra, che è inevitabilmente influenzata dalla cultura e dal linguaggio degli uomini. D’altro canto potrebbe anche essere completamente inconscia. Oppure potrebbe, come noi, essere una creatura dalle abitudini inconsce provvista, a volte, di una certa dose di coscienza. Questo interrogativo deve restare aperto.  …..
    Che cosa cambia se consideriamo la natura viva piuttosto che inanimata? Primo, mettiamo in crisi le ipotesi umanistiche su cui la civiltà moderna è basata. Secondo, instauriamo un rapporto diverso con il mondo naturale e acquistiamo una prospettiva diversa della natura umana. Terzo, diventa possibile una nuova sacralizzazione della natura.                      (La rinascita della Natura)
Le dieci illusioni, o dogmi, della scienza meccanicista, sono:
-    La Natura si comporta come una macchina;
-    Il complesso energia-materia è rimasto costante da sempre e per sempre;
-    Le leggi della Natura restano invariate;
-    La materia non ha alcun genere di coscienza;
-    La Natura non ha alcuno scopo, né obiettivo;
-    Tutta l’eredità biologica è trasmessa nella materia;
-    Tutto ciò che è nella memoria è registrato come tracce materiali;
-    La mente è un prodotto soltanto del cervello;
-    I fenomeni psichici sono illusioni;
-    La medicina materiale meccanicista è l’unica che funziona veramente.
                                                                                  (Le illusioni della scienza)
I libri di Sheldrake tradotti in italiano:
Sheldrake R. – La rinascita della Natura – Corbaccio, 1994
Sheldrake R. – Sette esperimenti per cambiare il mondo – Corbaccio, 1995
Sheldrake R. – I poteri straordinari degli animali – Mondadori, 2001
Sheldrake R. – La mente estesa – Apogeo Urra, 2006
Sheldrake R. - La presenza del passato – Crisalide, 2011
Sheldrake R. – Le illusioni della scienza – Apogeo Urra, 2013      

                                                                                                                Aprile 2025