E chi sarebbero i negazionisti?
di Antonio Catalano - 10/05/2024
Fonte: Antonio Catalano
Il dato storico, la verità dei fatti accaduti va rimossa, nessun inciampo è ammesso, negare innanzitutto, negare e poi negare, altro che negazionismo col quale si vogliono bollare posizioni critiche e scomode al sistema. E così accade che il presidente Mattarella l’altro giorno a New York, intervenendo all’assemblea generale delle Nazioni Unite, pronuncia un discorso curiale, di quelli graditi all’ambiente di corte, in questo caso la Nato, che sempre più oscenamente confeziona il “discorso pubblico” occidentale nel modo a essa utile e funzionale. L’essenza del discorso di Mattarella si esprime in queste sue parole: «La Russia si è assunta la grande responsabilità storica di aver riportato la guerra sul suolo europeo». Riportato la guerra sul suolo europeo? Eppure il nostro presidente 25 anni fa era ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia decise di partecipare con propri aerei e portaerei ai bombardamenti della Serbia in quella operazione Nato (neanche autorizzata dall’Onu) chiamata “Allied Force”. Smemorato? O semplicemente che negare l’evidenza è ormai la linea di condotta delle nostre corrotte e subalterne classi dirigenti europee? La guerra alla Serbia (ultimo frammento di una Jugoslavia che andava smantellata perché di impedimento all’avanzata verso est della Nato) fu condotta a suon di quelle che spudoratamente, e vigliaccamente, furono chiamate “bombe umanitarie”, in ossequio alla nascente religione neopagana del diritto-civilismo.