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Gli Stati Uniti sono «il più grande promotore della crisi in Ucraina»

di Antonio Catalano - 31/01/2023

Gli Stati Uniti sono «il più grande promotore della crisi in Ucraina»

Fonte: Antonio Catalano

E c’è ancora chi, come Panebianco sul “Corsera”, si ostina a sostenere che la guerra in Ucraina non è guerra per procura, esprimendo così una malafede che non può che irritare il buon senso.  Perché, al di là della retorica, i fatti mostrano ormai con palmare evidenza che gli Usa/Nato stanno cinicamente e criminalmente usando il popolo ucraino per i propri interessi di dominio. Al punto che la stessa Cina abbandona il linguaggio diplomatico per dire, tramite la portavoce del ministro degli Esteri Mao Ning, che se davvero gli Usa dicono di voler risolvere la crisi ucraina «dovrebbero smettere di inviare armi e raccogliere i frutti della guerra». Ma la Portavoce va oltre: «Gli Usa sono il più grande promotore della crisi in Ucraina», nella convinzione che l’invio di armi faccia aumentare «costantemente la durata e l’intensità del conflitto».
Possiamo dirlo a ragion veduta: il popolo ucraino è stato letteralmente consegnato a una cricca di criminali golpisti filo nazisti che gestiscono la situazione pro domo Usa. Popolo usato come carne da cannone (con perdite umane che diventano sempre più ingenti), costretto ad andare in guerra dai 18 ai 60 anni (maschi) da uno spietato reclutamento che utilizza tutte le forme più subdole e violente, con un malcontento generalizzato che si può cogliere ormai un po’ ovunque, in particolare abbiamo negli occhi la drammatica protesta di donne ucraine esasperate che chiedono della sorte dei propri uomini, dei propri mariti al comando militare il quale reagisce con nervosismo e arroganza, senza però che le giovani donne arretrino di un passo.
I paesi Nato continuano a esprimere la propria “solidarietà” al popolo ucraino inviando armi e mezzi sempre più sofisticati, con l’Italia della “sovranista” Meloni (in tutta continuità con l’esecutivo precedente) in procinto di passare alla fornitura dei sistemi di difesa antiaerea Samp/T e con il Regno Unito che addestra soldati ucraini con la partecipazione dell’elicottero da trasporto pesante americano CH-47 Chinook.
A proposito di Regno Unito forse pochi sanno del “Piano Orbital” avviato nel febbraio 2015, piano con il quale l’esercito britannico ha avuto il compito di fornire addestramento alle truppe terrestri ucraine. È infatti proprio da quell’anno che l’Ucraina è stata “invitata” ad adottare gli standard Nato, e per questo comincia a ricevere una significativa assistenza dall’Alleanza. Così ci spieghiamo meglio il tanto darsi da fare britannico con il suo ex premier Boris Johnson (dimesso da premier per avere più campo libero nella sua compulsiva azione?) che esorta ad armare l’Ucraina con tutte le armi possibili e che tra un volo e l’altro a Kiev s’inventa (sulla scia di Blair) la storiella di Putin che avrebbe minacciato di bombardare il Regno Unito.
Che il popolo ucraino comprenda di essere pedina di un macabro ingranaggio e rovesci al più presto la cricca Zelenzy!