I sette motivi per cui la Terza guerra mondiale si intensificherà
di Riccardo Paccosi - 18/12/2024
Fonte: Riccardo Paccosi
I SETTE MOTIVI PER CUI, DOPO IL 20 GENNAIO, LA TERZA GUERRA MONDIALE CONTINUERA' E SI INTENSIFICHERA'
.
Dopo l'uccisione a Mosca del generale Kirillov ad opera degli ucraini e con il quasi certo coinvolgimento dei servizi americani e britannici, l'impressione è che la Russia non possa continuare a consentire al nemico - come invece ha fatto finora - il superamento di tutte le linee rosse possibili e immaginabili.
Ma soprattutto, viene da pensare che le cose si siano spinte ormai troppo, troppo oltre perché la volontà personale di Donald Trump di chiudere il conflitto russo-ucraino possa dischiudere una fase di pace nel mondo.
Certo, una tregua nello specifico del fronte russo-ucraino potrebbe essere possibile: ma sarebbe ridicolo, totalmente privo di senso, il pensare che si possano ridefinire gli assetti del mondo emersi dopo la Seconda Guerra Mondiale senza un'altra guerra che sia, prima o poi, pienamente dispiegata.
Dunque, anche in caso d'un futuro incontro fra Russia, Stati Uniti e Ucraina che sancisca una sospensione delle ostilità, la Terza Guerra Mondiale in corso continuerà e, se lo farà, non potrà andare avanti all'infinito col freno a mano tirato.
.
Al netto d'un eventuale periodo di tregua dalla durata non prevedibile, il conflitto globale dunque continuerà e s'intensificherà per i seguenti motivi:
1) Perché a parte Germania, Ungheria e Slovacchia, tutti i capi di stato europei hanno espresso pubblicamente ed esplicitamente l'intenzione di entrare in guerra aperta con la Russia anche in caso di fine del conflitto russo-ucraino.
2) Perché in vari paesi si stanno attuando enormi manovre politiche ed economiche per la costruzione di rifugi antiatomici, per il ripristino della leva militare e, soprattutto, per aumenti esponenziali delle spese militari.
3) Perché la Commissione Europea è l'istituzione che sta di fatto mantenendo allineati tutti i paesi del continente intorno alla prospettiva della guerra, riducendo al minimo la volontà e l'influenza dei recalcitranti.
4) Perché l'ipotesi di Trump di dividere l'asse russo-cinese arriva con dieci anni di ritardo: dopo la separazione irreversibile fra Russia ed Europa e dopo l'avvio della militarizzazione del Pacifico, tale ipotesi è divenuta nulla più che una chimera.
5) Perché se la tregua è possibile in qualsiasi contesto, la pace è invece determinata, sempre, da un nuovo diritto internazionale che la sancisce. La filosofia di Trump, però, è ostile a qualsivoglia dimensione giuridica delle relazioni internazionali. E pensare che si possa scongiurare il conflitto globale soltanto attraverso incontri bilaterali fra capi di stato che si fanno l'occhiolino e si danno pacche sulla spalla - come avvenuto fra Trump e Kim Jong-Un nel 2018 - non può che rivelarsi sul lungo termine una completa scemenza.
6) Perché c'è una ex-potenza talassocratica in preda a crisi economica e sociale crescente, i cui governanti desiderano per davvero l'innesco di una guerra termonucleare globale e difatti, da dieci anni, essi lavorano alacremente e incessantemente a tale obiettivo.
7) Perché c'è una potenza sionista che sta ridisegnando a proprio vantaggio gli assetti pluridecennali del Medioriente senza incontrare alcun ostacolo, al governo della quale siedono figure impregnate di fanatismo visionario-escatologico.