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Ideologia al potere

di Carlo Freccero - 18/08/2024

Ideologia al potere

Fonte: La Verità

Carlo Freccero, che cosa sta succedendo in Occidente? Sembra che la pressione ideologica stia aumentando a dismisura, anche con qualche inquietante deriva giudiziaria, vedi l’Inghilterra.
«La verità dell'Occidente non è più l’unica verità perché, con la nascita dei BRICS, si esce definitivamente dal pensiero unico del neocolonialismo e altre culture si affermano con orgoglio. Le agende elencate nel libro-manifesto *Il grande reset* di Klaus Schwab, con cui l’Occidente intendeva ripristinare il suo dominio sul mondo, non sembrano procedere con la necessaria velocità. Assistiamo allo sforzo finale dell’Occidente per recuperare il suo dominio. L’ultima risorsa prevista è una guerra mondiale a partire da uno dei due fronti: ucraino o palestinese. Ma, nonostante le provocazioni, anche il progetto di guerra mondiale sembra non decollare. Tutti sanno che, in tempi di guerra, l’informazione si trasforma in propaganda. Oggi l’Occidente è in guerra con il resto del mondo, soprattutto sul piano ideologico, e tenta disperatamente di imporre la sua propaganda. Per questo non è previsto alcun pluralismo e libertà di espressione».

In effetti, chi prova a esprimere un pensiero critico o semplicemente a fare esercizio di buonsenso, spesso va incontro a qualche forma di censura. Qualche giorno fa è successo a Richard Dawkins, oscurato su una piattaforma per aver detto che i sessi sono due.
«È il tentativo di imporre una verità, la verità delle agende del potere, contro la verità empirica del qui e ora, la verità dell’evidenza. È il concetto stesso di verità che è stato hackerato. Ma cos’è la verità?».

Appunto: che cos'è?
«Si parla di verità quando un enunciato si adegua alla realtà, quando la realtà è rispecchiata da un messaggio. Oggi la realtà è sostituita dall’utopia. Le élite esprimono una loro visione del mondo che non si identifica nel mondo così com'è, ma piuttosto nel mondo come deve diventare per compiacere le élite stesse. E arriviamo a un esempio tratto dalle Olimpiadi e dalle polemiche sul sesso dei concorrenti al torneo di boxe femminile».

Il caso di Imane Khelif e Lin Yu.
«Sì. Due concorrenti scartate dalla IBA, di sesso maschile, sono invece stati giudicate idonee alle gare dal CIO. Dal lato della IBA abbiamo una verità che esprime la realtà biologica della diversità cromosomica dei concorrenti. Dal lato del Comitato Olimpico abbiamo la verità di chi si sente oltre la realtà biologica e afferma la femminilità come diritto. Abbiamo dunque due verità. Una basata sulla realtà, l’altra basata sul diritto a un’autodeterminazione che appartiene alla cultura woke. Emanuela Corvaglia è intervenuta con un paradosso che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità sul web. Se una persona dice di sentirsi donna, può gareggiare in un campionato femminile; allora un bambino che si sente adulto può guidare l’automobile, bere alcolici e fare qualsiasi cosa. Per lo stesso motivo, se mi sento miliardario, potrei aver diritto ai miei miliardi. Ma tutti sanno che non è così!».

A piacimento si può negare la realtà e affermare una verità artificiale.
«La verità basata sulla negazione della realtà non vale per tutto, ma solo per le agende perseguite dalle élite: agenda digitale, agenda verde, agenda woke, agenda sanitaria, agenda bellica. La realtà può essere negata non in tutti i casi, ma solo nei casi in cui si scontra con gli obiettivi dichiarati dalle élite attraverso agende che, con le buone o con le cattive, il popolo deve accettare perché costruite per il suo bene».

Ultimamente vengono fatte accettare con le cattive, anche tramite ricorso alla via giudiziaria.
«In quanto al ricorso ai tribunali per colpire il dissenso, il meccanismo è ancora più sottile e sofisticato. Non si persegue chi dissente direttamente per le sue idee, ma per stalking, odio sociale, persecuzione. Imane Khelif ha denunciato Elon Musk e Joanne Rowling perché, negando la sua presunta femminilità, la sottoponevano a discriminazione, stress e sofferenza. È un Juan Guaidò dello sport, anziché della politica: costruita a tavolino come tutti gli eroi del nostro tempo. È una ventriloqua del potere. Non a caso, dopo la vittoria, si è fatta fotografare con la medaglia d’oro che copre l’occhio, a significare che alle sue spalle c’è un’intera organizzazione. E i suoi concittadini, quantunque musulmani, hanno sostenuto la sua femminilità anche quando si è posta a cavalcioni dei colleghi maschi, postura inaccettabile nell’Islam per una donna. La verità del potere prevarica la verità oggettiva e può farlo perché il potere è potere».

A proposito di derive giudiziarie, il governo inglese, in seguito alle rivolte, ha deciso di perseguire e incarcerare anche chi pubblica commenti sui social.
«Tornerei al discorso iniziale e alla necessità di portare a termine le agende il più velocemente possibile. Ciò impone ritmi dissonanti rispetto alla finestra di Overton che, come sappiamo, si muove lentamente portando un concetto all’opposto del suo significato iniziale con una serie di tappe successive conquistate nel tempo. Non c’è più tempo per tollerare un dissenso sugli argomenti obiettivo. È come se saltassimo alcune tappe o finestre per arrivare subito alla fine del percorso. E ciò rende evidente una repressione della libertà di espressione che prima era mascherata da naturale evoluzione del progresso sociale».

Insomma, non è più il tempo della libertà di espressione.
«Mentre la finestra di Overton procede, il concetto di verità precedente si riduce e sparisce. Ciò avviene per oblio naturale, ma anche per rimozione attiva dei contenuti che potrebbero contraddire il presente e il futuro che si vuole affermare. Non a caso si parla di cancel culture. Il Pew Research Center ha condotto uno studio analizzando i dati del decennio 2013-2023, rilevando che il 38% delle pagine web esistenti dieci anni fa non risultano più accessibili. Molto è caduto nel dimenticatoio e recentemente Google ha ripulito i suoi archivi da tutti i contenuti scomodi, in linea con i social che devono imporre le regole della comunità. Siamo ipnotizzati e manipolati dalla propaganda, sia attiva che passiva. Solo pochi percepiscono l’importanza di difendere la libertà di espressione, dato che la libertà di espressione stessa viene presentata come un reato d’odio o come reato antisociale».

Grazie al vaiolo delle scimmie abbiamo anche un grande ritorno del terrore sanitario...
«L’agenda sanitaria non è mai stata chiusa, né può essere abbandonata, perché rappresenta il nuovo dispositivo del potere per quello che doveva essere il nuovo ordine mondiale. Non è più la politica, che è divisiva, ma la sanità, che è universale e può essere imposta dall’alto. Tutti devono essere sottoposti alla vigilanza sanitaria per il bene di tutti. Se non ti vaccini, ti ammali e muori o fai morire. Chi dissente dall’agenda sanitaria è un potenziale assassino. L’emergenza sanitaria è sopra la democrazia e le decisioni degli Stati. E le agende dell’OMS, riforma del regolamento sanitario internazionale e del piano pandemico, mirano a superare le costituzioni degli Stati in nome di un bene superiore. Se passeranno, gli Stati non avranno più voce in capitolo non solo in campo sanitario, ma anche rispetto alla tutela delle libertà individuali. In qualsiasi momento potrà essere istituito un lockdown che ci confina agli arresti domiciliari e le scelte relative al nostro corpo, garantite da leggi internazionali come il codice di Norimberga, diventeranno carta straccia. Dovremmo vigilare come non mai per salvaguardare la nostra libertà, ma la propaganda totale a cui siamo stati esposti in questi anni ha completamente azzerato sia il nostro senso critico che la nostra capacità di reazione».

a cura di FRANCESCO BORGONOVO