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Iene

di Mario Adinolfi - 18/11/2024

Iene

Fonte: Mario Adinolfi

Alle Iene fanno un’altra scoperta: dopo aver esaltato in un primo servizio le due ragazze del Calippo tour, si accorgono in un secondo servizio che non si tratta della generosa donazione di atti sessuali a sconosciuti, ma di un ingegnoso modo per spennare polli su Onlyfans. Uh che sorpresa. Ora lo chiamano Calippogate. Se si impegnano un po’, scatta il terzo servizio: scopriranno un’agenzia che gestisce le ragazze e ci fa i soldi sopra. Ancora una volta basta avvicinare la lente di ingrandimento e si scopre che l’ennesimo inno all’autodeterminazione della donna è invece solo uno spot utile a chi sfrutta nuove forme della prostituzione. Il Calippo tour (come Chinotto tour o Sexy Roulette) ottiene da mesi spazi mediatici senza che nessuno abbia mai verificato l’ovvio: le ragazze sono usate e marchiate a vita per far fare soldi a chi le sfrutta, a partire da Onlyfans che è un sito che andrebbe chiuso perché tutte hanno “l’agenzia” cioè il pappone. Stupirsi e fare gli scandalizzati ora è da ingenui e alle Iene non sono ingenui. Resta il quesito: vi sta bene un mondo in cui alle nostre figlie viene rappresentato come libero e conveniente mezzo di emancipazione la vendita della propria intimità? Se vi sta bene, ci sarà ovviamente chi ci lucra sopra. A me non sta bene e infatti con lo stesso autore del servizio sul Calippogate andai a fare mesi fa un lunghissimo servizio in Austria contro altre forme di sfruttamento della prostituzione. È l’unico servizio della storia delle Iene fatto sparire dagli archivi del programma. Quella non è libertà, questa è la nuova forma di sfruttamento organizzato del corpo femminile e fare i sorpresi è da ipocriti. Chiudete Onlyfans, le “accademie della pornografia” e ogni contesto che usa i social per far prostituire le ragazze con l’ovvio guadagno delle “agenzie” che le sfruttano. Oppure non scandalizzatevi se vostra figlia vi dirà che vuole fare la troia anziché studiare e cercarsi un lavoro onesto, perché vi dirà che il “sex working” è un lavoro assai più conveniente e non avrete argomenti da opporre. O esiste una categoria del bene e vendere la propria intimità è l’opposto del bene (e della libertà) oppure il bene non esiste e vale tutto. Ma allora almeno risparmiateci l’ipocrisia di trasformare il Calippo Tour in Calippogate, perché le ragazze inginocchiate a fare i calippi ce le avete messe voi.