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Il dettato neoliberale

di Fabio Falchi - 01/11/2019

Il dettato neoliberale

Fonte: Fabio Falchi

In Italia ci sono già leggi che puniscono chi offende, chi è responsabile di apologia di reato o di istigazione a delinquere, e vi è pure la legge Mancino che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.
Pertanto, la senatrice Segre poteva benissimo difendersi avvalendosi di queste leggi. In realtà la Commissione Segre ha un altro scopo ovvero arrivare a mettere il bavaglio a chi non è neoliberale, il quale invece può tranquillamente insultare o minacciare di morte non solo politici come Salvini o la Meloni e pure chi li ha votati ma chiunque non si dichiari neoliberale.
Si giungerà al punto che chi non dichiarerà di odiare "Dio, patria e famiglia" o vorrà reagire se verrà chiamato "italiano di me*da" sarà punito perché considerato un populista nazionalista che diffonde odio. Per ora siamo al "certificato antifascista" ( ma poi si chiederà pure quello anticomunista perché "ce lo chiede l'Europa") per potere usufruire di uno spazio pubblico, ma il "liberal-fascista" (ossia chi in pratica è una sorta di "fascista alla rovescia") non si fermerà certo qui, sempre che non ci pensi qualcuno a fermarlo prima che sia troppo tardi.