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Il famoso "fascismo negazionista epidemiologico"---

di Giuseppe Masala - 01/08/2020

Il famoso "fascismo negazionista epidemiologico"---

Fonte: Giuseppe Masala

La porca rogna della sinistra di inserire da tutte le parti la dicotomia fascista/antifascista. Porre in dubbio le verità ufficiale in tempi dove si godeva di libertà era segno di franchezza, di volontà di capire, di curiosità, ora invece - che di libertà ne abbiamo poca - ciò sarebbe un chiaro sintomo di fascismo. Il famoso "fascismo negazionista epidemiologico". Io non ho alcuna competenza in merito, ma scusatemi, il dubbio lo coltivo. Io non ho la statura intellettuale di Giorgio Aganben e non ho strumenti per capire se ha ragione nello specifico caso. Ma la mosca al naso mi salta.
Io però l'"Informazione italiana serva del potere" (destra, sinistra, Franza o Spagna...basta che se magna) credo di conoscerla: fare frastuono e baccano sulle dichiarazioni di Bocelli ad un convegno sul Covid è un modo furbo per oscurare le gravissime affermazioni di Zangrillo, Gismondo e altri nello stesso convegno. E questo mi lascia perplesso. E se il convegno l'ha organizzato Salvini non mi interessa.
Io non sono un medico, non so se l'Idrossiclorochina sia un valido farmaco nella cura del Covid. Però noto che nonostante l'Oms ne abbia vietato l'utilizzo molti medici e luminari continuano a chiederla. L'altro giorno un virologo di Yale su Newsweek, oggi l'associazione dei Medici di Famiglia in Italia. E se è stato il presunto fascista Trump il primo a dire che va usata non mi interessa. E' chiaro che vorrei capire.
Io non sono un giurista. Ma se sento le severe critiche del Comitato Rodotà o di Cassese o di Mirabelli in merito alla proroga dello stato di emergenza qualche dubbio mi viene. E mi ritorna alla mente ciò che dice Aganben. E volendo pure ciò che dice Foucault ne "La città impestata".
Se guardo alla politica folle di distribuzione in tutto il territorio nazionale di migranti spesso positivi al Covid19 mi preoccupo. Anche perchè questi scappano. Bisogna forse essere Napoleone, von Clausewitz, Rommell o Zhukov per capire che forse sarebbe bene costituire dei campi militari dove tenerli il tempo necessario in quarantena prima di distribuirli su tutto il territorio nazionale?
Non sapevo che porsi delle semplici domande fosse una pericolosa deriva fascista.
PS Non capisco una cosa, ma che necessità ha il Governo di secretare i verbali del cosiddetto Comitato Tecnico-Scientifico che ha deciso i Lockdown se questo ha agito in Scienza e Coscienza alla luce dei dati e delle conoscenze mediche che in quel momento si avevano?
E aggiungo, l'avvocato di Stato che ha fatto il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio di desecretare ha invocato ragioni di "ordine pubblico", perchè?
Io credo che la massima trasparenza sia dovuta quando si parla di una vicenda che riguarda 36000 morti e perdite economiche quantificabili a quelle che si avrebbero con una guerra.
Uno Stato democratico deve essere in grado di spiegare tutte le sue decisioni in maniera limpida e cristallina, proprio per non alimentare alcun retropensiero, alcuna teoria complottistica o strumentalizzazione.
L'invocazione del Segreto di Stato è un segnale brutto.