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Il piano degli Stati Uniti per "espandere la guerra oltre l'Ucraina"

di Mike Whitney - 16/07/2024

Il piano degli Stati Uniti per "espandere la guerra oltre l'Ucraina"

Fonte: Sinistra in rete

La concentrazione di forze NATO in Finlandia crea un esercito ostile alle porte della Russia

2 moigiy2.jpgL’amministrazione Biden ha deciso di estendere la guerra oltre l’Ucraina portando truppe da combattimento e armi letali in 15 basi militari in Finlandia. Non si sa ancora se il dspiegamento includerà missili balistici dotati di armi nucleari, ma la minaccia alla sicurezza della Russia è comunque seria. Si può immaginare cosa farebbe Washington se Mosca scegliesse di costruire 15 basi militari completamente equipaggiate e operative al confine tra Stati Uniti e Messico. Gli Stati Uniti eliminerebbero rapidamente la minaccia con la forza delle armi. Nessuno ne dubita. La domanda è se Putin seguirà la stessa linea d’azione degli Stati Uniti o se tergiverserà finché la minaccia non diventerà troppo evidente da ignorare. Questo pezzo è tratto da un articolo del The Defense Post:

Lunedì il Parlamento finlandese ha approvato all’unanimità un patto di difesa con gli Stati Uniti, che consentirà una maggiore presenza militare statunitense e lo stoccaggio di materiali da difesa in Finlandia…. L’accordo, mirato a rafforzare le capacità di sicurezza e difesa della Finlandia, arriva dopo l’adesione del paese nordico alla NATO nell’aprile 2023 …I rapporti della Finlandia con la vicina Russia, con cui condivide un confine lungo 1.340 chilometri (830 miglia), sono diventati sempre più tesi dopo l’adesione della Finlandia all’alleanza l’anno scorso. L’accordo dà agli Stati Uniti accesso a 15 basi militari in Finlandia e consente la presenza e l’addestramento delle forze statunitensi e il preposizionamento di materiale da difesa nel territorio finlandese. Rafforza inoltre la cooperazione tra i due paesi in situazioni di crisi.

La Russia afferma che risponderà alla Finlandia che concede agli Stati Uniti l’accesso alle basi [1], The Defense Post

La cosiddetta “presenza militare rafforzata degli Stati Uniti” di Washington in Finlandia non serve alcun interesse nazionale né fornisce alcun beneficio materiale al popolo americano.

È una chiara provocazione progettata per intimidire la Russia ed espandere la guerra oltre l’Ucraina. Non sorprende che replichi le stesse condizioni che hanno innescato il conflitto nel febbraio 2022, ovvero installa l’infrastruttura militare della NATO in luoghi che rappresentano una minaccia esistenziale per la sopravvivenza della Russia. Non ci si può aspettare che la Russia conviva con basi militari e missili ostili a portata di mano, così come un uomo normale non può vivere con una pistola puntata alla testa. Putin deve rispondere per difendere la sicurezza nazionale del suo paese. Mercoledì, un portavoce del ministero degli Esteri russo ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Posso solo confermare che la Russia non lascerà senza risposta il rafforzamento militare della NATO ai nostri confini, che minaccia la sicurezza della Federazione Russa“, ha affermato il vice portavoce Andrei Nastasin. “Adotteremo tutte le misure necessarie, anche di natura tecnico-militare, per contrastare le decisioni aggressive della Finlandia, così come dei suoi alleati della NATO”, ha aggiunto.

Ministero degli Esteri russo: Mosca risponderà alla Finlandia che concede agli Stati Uniti l’accesso alle basi [2], ibc.group

È chiaro che l’amministrazione Biden non ha alcun interesse per la Finlandia se non quello di usarla come base operativa avanzata nella guerra dell’Occidente contro la Russia. In effetti, i leader finlandesi hanno messo il loro Paese in una posizione in cui potrebbe subire la stessa catastrofica distruzione della vicina Ucraina se Mosca si sentisse troppo minacciata dal proposto rafforzamento militare. Ecco Putin:

“[Tra i nostri Paesi] non c’erano problemi, ma ora ci saranno, perché ora creeremo lì il distretto militare di Leningrado e sicuramente vi concentreremo le nostre unità militari”, ha aggiunto Putin nell’intervista…“Loro (l’Occidente) hanno preso la Finlandia e l’hanno trascinata nella NATO! Perché? Abbiamo avuto delle controversie con la Finlandia? Tutte le controversie, comprese quelle di natura territoriale a metà del XX secolo, sono state tutte risolte molto tempo fa”, ha detto Putin in un’intervista pubblicata domenica. CNN [3]

L’espansione della NATO in Finlandia mostra come lo sviluppo dell’Alleanza abbia alterato radicalmente l’ambiente della sicurezza in Europa. Nei 33 anni trascorsi dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica (1991), la Russia non ha mai iniziato una guerra di aggressione territoriale contro nessuno dei suoi vicini. Mettete a confronto questo fatto con il record belligerante della NATO in Kosovo, Iraq, Libia e Afghanistan. I fatti parlano da soli. Ora la NATO sta continuando la sua inesorabile marcia verso est nonostante le modeste richieste di sicurezza della Russia o la crescente minaccia di una terza guerra mondiale.

A questo proposito, gli USA insistono di routine sul fatto che le nazioni sovrane (come la Finlandia) hanno il diritto di scegliere qualsiasi accordo di sicurezza desiderino. Ma è chiaro che non è così. Gli Stati Uniti e ogni nazione della NATO hanno firmato trattati (Istanbul nel 1999 e Astana nel 2010) che stabiliscono che non possono migliorare la propria sicurezza a detrimento degli altri Paesi. Il principio alla base di questi accordi è definito “indivisibilità della sicurezza”, il che significa che la sicurezza di un certo stato non può essere separata dalla sicurezza degli altri. In termini pratici, ciò vuol dire che i firmatari di questi trattati non sono liberi di sviluppare la propria capacità militare al punto da rappresentare un pericolo per i loro vicini. Questi termini sono particolarmente applicabili all’Ucraina e alla Finlandia che cercano di unirsi a un’alleanza militare apertamente ostile alla Russia. L’adesione alla NATO è sempre stata una “linea rossa” per Putin, che ha dichiarato ripetutamente che non consentirà che basi NATO, truppe da combattimento e siti missilistici siano situati sul suo confine occidentale, dove sarebbero a meno di 10 minuti di volo da Mosca. Bisogna anche ricordare che il Segretario di Stato americano Antony Blinken si è recentemente vantato del fatto che l’amministrazione Biden ha di fatto ricostruito una cortina di ferro che impedisce alla Russia di integrarsi economicamente con l’Europa, un accordo che ha avvantaggiato l’UE più della Russia. (Ad esempio, l’interruzione del gas a basso costo del NordStream ha intensificato la deindustrializzazione della Germania, infliggendo al contempo un duro colpo all’economia). Ecco Blinken:

Ora disponiamo di una rete di accordi di cooperazione in materia di difesa che si estende dall’Europa settentrionale a quella meridionale, dal Mar di Norvegia al Mar Nero, che garantisce la sicurezza e la stabilità delle persone in tutto il continente“. Mi sembra proprio una cortina di ferro.

La storia in evoluzione della trasformazione della Finlandia in una rampa di lancio per l’aggressione degli Stati Uniti contro la Russia non ha ricevuto quasi nessuna copertura nei media mainstream, il che è comprensibile data la propensione dei media a nascondere i dettagli delle provocazioni implacabili di Washington. Purtroppo, lo scontro tra NATO e Mosca non scomparirà solo perché non viene riportato dai media di sistema. Le condizioni peggioreranno progressivamente finché un incidente inaspettato farà da catalizzatore per una conflagrazione diretta tra elementi rivali. Ciò che questa ultimo episodio in Finlandia dimostra è che le élite della politica estera occidentale hanno deciso di espandere il conflitto oltre i confini territoriali dell’Ucraina che, con ogni probabilità, farà precipitare una porzione ancor più grande dell’Europa orientale in una guerra vera e propria. Perché altrimenti avrebbero costruito le infrastrutture militari della Finlandia nello stesso modo in cui avevano costruito quella dell’Ucraina prima della guerra?

Risposta: perché vogliono ottenere lo stesso risultato. Questo pare ovvio.

Non si è parlato nemmeno del drammatico cambiamento nell’approccio di Putin al conflitto dopo l’attacco missilistico dell’Ucraina su una spiaggia in Crimea, avvenuto a fine giugno, che ha ucciso quattro cittadini, tra cui due bambini. I missili utilizzati in quell’attacco erano ATACMS forniti dagli Stati Uniti, che necessitano di appaltatori statunitensi, oltre che di intelligence e coordinate fornite dall’esercito americano. Putin ha affrontato l’uso di questi missili in un discorso di maggio in cui ha detto:

…. la selezione del bersaglio finale… può essere fatta solo da specialisti altamente qualificati che si basano su questi dati di ricognizione, dati di ricognizione tecnica. … Anche il lancio di altri sistemi, come l’ATACMS, ad esempio, si basa su dati di ricognizione spaziale, gli obiettivi vengono automaticamente identificati e comunicati agli equipaggi interessati, che potrebbero anche non rendersi conto di cosa stiano esattamente lanciando. Un equipaggio, magari anche ucraino, prepara la missione di lancio corrispondente. Tuttavia, la missione è messa a punto da rappresentanti dei Paesi della NATO, non dall’esercito ucraino.

Il punto di vista di Putin era semplice e può essere riassunto in questo modo:

  • Le armi di precisione a lungo raggio (ATACMS) sono fornite dagli Stati Uniti.
  • Le armi di precisione a lungo raggio sono gestite da esperti o appaltatori statunitensi.
  • Le armi di precisione a lungo raggio devono essere collegate ai dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO.
  • Anche gli obiettivi in Russia sono forniti da dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO.

In altre parole, i missili a lungo raggio sono realizzati dalla NATO, forniti dalla NATO, gestiti e lanciati da contractor della NATO, i cui obiettivi sono selezionati da esperti NATO utilizzando dati di ricognizione spaziale forniti dalla NATO. Sotto ogni aspetto, il lancio di armi di precisione a lungo raggio contro obiettivi in ​​Russia è un’operazione NATO-USA. Il fatto che il sistema possa essere localizzato sul suolo ucraino non attenua il coinvolgimento diretto di Washington. Quattro civili russi sono stati uccisi dagli Stati Uniti in un flagrante atto di aggressione sul suolo russo, pertanto, Putin deve rispondere per le rime. Ecco come ha affrontato la questione due settimane fa:

“Se qualcuno pensa che sia possibile fornire tali armi a una zona di guerra per attaccare il nostro territorio e crearci problemi, perché non dovremmo avere il diritto di fornire armi della stessa tipo a regioni del mondo dove ci saranno attacchi a strutture sensibili di quegli stessi paesi (occidentali)?” ha detto. “Cioè, la risposta potrà essere asimmetrica.”

Ha ragione, non vi pare? La salsa per l’oca è la stessa per il papero. Se uccidi civili russi, dovresti aspettarti lo stesso trattamento in risposta. E se fornisci missili a lungo raggio ai nemici della Russia, la Russia farà lo stessa cosa. Questo è il precedente che Washington ha creato attaccando la Crimea. Putin sta semplicemente accettando le nuove regole del gioco. Ciò che è interessante, tuttavia, è il modo in cui Putin svela le sue carte; ammette candidamente che non risponderà allo stesso modo di Washington. Invece, la sua risposta sarà “asimmetrica”, il che significa che sarà proporzionale ma indiretta. E così è stato. Nelle ultime settimane, Putin ha schierato navi da guerra a Cuba (una fregata della marina russa e un sottomarino a propulsione nucleare) per dimostrare a Washington che la Russia può piazzare navi dotate di armi nucleari sul confine meridionale degli Stati Uniti (proprio come Washington ha intenzione di fare in Romania e Polonia). È anche volato a Pyongyang dove ha firmato un patto di assistenza militare con la Corea del Nord che di fatto pone fine al regime di sanzioni degli Stati Uniti, uno strumento essenziale dell'”ordine basato sulle regole”. E ora (secondo Newsweek) si sta preparando a fornire missili da crociera balistici antinave agli Houthi dello Yemen, il che affosserà il piano di Washington di ripristinare il traffico commerciale nel Mar Rosso. Questo pezzo è tratto da Newsweek :

Ci sono indicazioni che il presidente russo Vladimir Putin stia valutando la possibilità di fornire missili da crociera balistici antinave al movimento Houthi yemenita alleato con l’Iran, ha riferito sabato Middle East Eye (MEE) — citando un alto funzionario statunitense rimasto anonimo. Mosca si è coordinata con gli Houthi nell’ambito del suo crescente allineamento con l’Iran, con il Cremlino che cerca nuove e più forti alleanze tra potenze anti-occidentali… (Dal 7 ottobre), gli Houthi hanno attaccato le navi commerciali e le imbarcazioni militari occidentali che operano nel Mar Rosso, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Arabico. L’organizzazione ha giurato di continuare ed espandere i suoi attacchi a meno che Israele non si ritiri completamente da Gaza…. Ali al-Qahoum, membro dell’ufficio politico degli Houthi, ha affermato che esiste “la costante cooperazione e sviluppo delle relazioni tra Yemen, Russia, Cina e gli stati BRICS, nonché uno scambio di conoscenze ed esperienze in vari settori”.

Questo è necessario per far annegare l’America, gli Stati Uniti e l’Occidente nella [crisi] nel Mar Rosso…” Putin Mulls Arming Houthis With Cruise Missiles: Report [4], Newsweek

Ci si può fidare del rapporto di Newsweek? Non ne siamo sicuri. Dopo aver osservato Putin per molti anni, sembra improbabile che voglia gettare benzina sul fuoco di un conflitto in Medio Oriente, anche se pensasse che la Russia potrebbe trarne qualche beneficio. Anche così, crediamo che l’uccisione di russi sul suolo russo abbia cambiato fondamentalmente le regole del gioco e che dovremmo aspettarci che Putin persegua una serie di strategie asimmetriche, tra cui l’allentamento dei vincoli sulla fornitura di armi letali ai paesi alleati. Invece di trattenere queste armi nell’interesse della pace e della sicurezza, Mosca è ora pronta a fornirle ad alleati che, come la Russia, si trovano nel mirino di Washington. In che modo la decisione di Putin di “togliersi i guanti” inciderà sulla crescente instabilità geopolitica in tutto il mondo? Le cose andranno molto peggio prima di migliorare. Le élite miliardarie che dettano la politica in Occidente stanno diventando sempre più disperate, mentre Russia e Cina stanno diventando sempre più stufe dell’arrogante e maldestra ingerenza di Washington. Qualcuno dovrà cedere. È inevitabile che ci sia uno scontro tra i globalisti occidentali ancora aggrappati al potere e le economie emergenti delle grandi potenze dell’Est. La domanda è se i globalisti occidentali “andranno dolcemente verso quella buona notte” o inceneriranno gran parte del pianeta in un ultimo disperato tentativo di mantenere il potere. Ecco ancora Putin:

l’egocentrismo e l’arroganza dei paesi occidentali ci hanno condotto oggi a una situazione altamente pericolosa. Ci stiamo pericolosamente avvicinando a un punto di non ritorno. Le richieste di una sconfitta strategica della Russia, che possiede i più grandi arsenali di armi nucleari, dimostrano l’estrema sconsideratezza dei politici occidentali. O non riescono a comprendere la portata della minaccia che stanno creando o sono semplicemente consumati dalla loro nozione di invincibilità ed eccezionalità. Entrambi gli scenari possono sfociare in tragedia. È evidente che l’intero sistema di sicurezza euro-atlantica si sta sgretolando sotto i nostri occhi. Al momento, è praticamente inesistente e deve essere ricostruito. Prima che raggiungano questo obiettivo, dobbiamo collaborare con i paesi interessati, che sono molti, per sviluppare le nostre strategie per garantire la sicurezza in Eurasia e poi presentarle per una più ampia deliberazione internazionale… i tentativi infiniti delle attuali élite liberali globaliste… di mantenere il loro status e dominio imperiale in un modo o nell’altro, sono… chiaramente contrari ai genuini interessi del popolo americano. Se non fosse per questa politica senza uscita… le relazioni internazionali si sarebbero stabilizzate da tempo…

Discorso del Presidente della Russia Vladimir Putin all’incontro con lo staff senior del Ministero degli Esteri russo [5], Mosca, 14 giugno 2024

Putin sa che non è il popolo americano a volere questi sanguinari interventi, ma le “élite liberali globaliste” (come le chiama lui) che vogliono rafforzare la loro presa sul potere a qualunque costo. Questo è l’elemento canaglia che deve essere sradicato in modo che la gente comune possa riprendere il controllo del proprio governo e la guerra nucleare possa essere scongiurata. È un compito formidabile, ma deve essere fatto.


Note
  1. https://www.thedefensepost.com/2024/07/02/finland-defense-treaty-us/
  2. https://www.lbcgroup.tv/news/world-news/781886/russian-foreign-ministry-moscow-will-respond-to-finland-giving-us-acce/en
  3. https://edition.cnn.com/2023/12/17/world/putin-warns-problems-finland-nato-intl/index.html
  4. https://www.newsweek.com/putin-houthis-cruise-missiles-russia-yemen-1919434
  5. https://mid.ru/en/foreign_policy/news/1957107/